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Confini Sicilia: quali sono?

Quando pensiamo ai confini di una regione o di uno Stato, ci immaginiamo linee tracciate su una mappa, montagne che dividono territori o fiumi che segnano il limite tra due nazioni. Ma cosa accade quando la regione in questione è un'isola? La Sicilia è un'isola per cui essendo circondata completamente dal mare non confina con le altre regioni d'Italia. Questo non significa però che la Sicilia non confina con nient'altro, infatti vengono considerati come confini le acque del mare che circondano l'isola e che a seconda dell'area geografica presentano dei nomi differenti. Grazie alla sua posizione strategica nel Mediterraneo, la Sicilia ha sempre rappresentato un punto di incontro tra culture e civiltà diverse, con i suoi confini naturali che ne hanno favorito sia la difesa che lo sviluppo dei commerci marittimi. Ma quali sono e come sono chiamati questi confini?


Confini della Sicilia: cartina geografica

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Confini della Sicilia: cartina geografica

La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo, separata dalla penisola italiana dallo Stretto di Messina. La conformazione della costa siciliana è estremamente varia, con alte scogliere, lunghe spiagge sabbiose e insenature naturali che offrono paesaggi di rara bellezza. Inoltre, l'isola include diversi arcipelaghi e isole minori, come le Isole Eolie, le Egadi, le Pelagie, l'isola di Ustica e l'isola di Pantelleria, che ne arricchiscono il profilo geografico e ne ampliano i confini marittimi.

Fatta questa breve introduzione andiamo ad elencare i 3 mari che bagnano la Sicilia e sono: il Mar Tirreno, il Mar Ionio e il Mar di Sicilia.

A nord, il Mar Tirreno la collega alle coste della Calabria, ma anche a regioni più lontane come Basilicata, Campania, Lazio, Toscana e persino alle isole di Sardegna e Corsica.

A est, il Mar Ionio bagna le sue coste più frastagliate, ma lambisce anche l'Italia meridionale (Puglia, Basilicata e Calabria), oltre ad arrivare fino all'Albania e alla Grecia, un tempo terre di intensa colonizzazione greca che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura siciliana.

A sud, invece, troviamo il Mar di Sicilia, un tratto del Mediterraneo che separa l'isola dalle coste africane e da Malta. Qui si trovano anche Pantelleria e le isole maltesi, territori storicamente legati alla Sicilia per scambi commerciali e culturali.

Oltre ai tre mari principali, esistono anche passaggi marittimi che collegano la Sicilia ad altri Paesi. Il Canale di Sicilia, noto anche come Stretto di Sicilia, la separa dalla Tunisia, con Pantelleria quasi al centro di questo passaggio strategico. Più a est, il Canale di Malta divide la Sicilia dall'arcipelago maltese, un tempo parte del Regno di Sicilia. E infine, il confine più emblematico: lo Stretto di Messina, un tratto di mare di appena 3,2 km nel punto più stretto, che separa l'isola dalla Calabria, ma che è destinato a diventare un ponte che collegherà la Sicilia al resto della penisola italiana.
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Nome degli abitanti della Sardegna: come si chiamano?

Abitanti Sardegna

Gli abitanti della Sardegna sono chiamati sardi. Tuttavia, la Sardegna, la terza regione più estesa d'Italia, vanta molteplici province, città e comuni di notevole importanza storica e turistica. Di conseguenza, ciascuna di queste località ha il proprio termine specifico per nominare i suoi abitanti. Se siete curiosi di scoprire come vengono chiamati i residenti sardi di ciascuna di queste località, vi invitiamo a proseguire nella lettura.





Come si chiamano gli abitanti della Sardegna

In questa sezione, sono elencati i nomi degli abitanti della Sardegna, considerando il capoluogo di residenza, la provincia, la città o il comune (limitando l'elenco a quelli di maggiore rilevanza). La disposizione è in ordine alfabetico all'interno delle tabelle: a sinistra troverete il nome del luogo, mentre a destra sono indicati i nomi dei rispettivi abitanti. Per ragioni di spazio, non sono inclusi i nomi degli abitanti delle frazioni sarde.



Abitanti province della Sardegna

Province sarde Abitanti
Cagliari Cagliaritani
Nuoro Nuoresi
Oristano Oristanesi
Sassari Sassaresi




Abitanti delle città della Sardegna

Città sarde Abitanti
Alghero Algheresi
Bosa Bosani
Cagliari Cagliaritani
Carbonia Carboniensi, Carboniesi
Castelsardo Castellanesi
Iglesias Iglesienti
Ittiri Ittiresi
La Maddalena Maddalenini
Lanusei Lanuseini
Macomer Macomeresi
Monserrato Monserratini, Paulesi
Porto Torres Turritani, Portotorresi
Ozieri Ozieresi
Quartu Sant'Elena Quartesi
Sanluri Sanluresi
Siniscola Siniscolesi
Sorso Sorsesi, Sorsensi
Tempio Pausania Tempiesi
Tortoli Tortoliesi




Abitanti dei comuni della Sardegna

Comuni sardi Abitanti
Arbus Arburesi
Arzachena Arzachenesi
Assemini Asseminesi
Atzara Atzaresi
Barumini Baruminesi
Calasetta Calasettani
Carloforte Carlofortini, Carolini
Galtellì Galtellinesi
Laconi Laconesi
Modolo Modolesi
Orgosolo Orgolesi
Orosei Oroseini
Posada Posadini
Quartu Sant'Elena Quartesi
Sadali Sadalesi
Sant'Antioco Antiochensi
Santa Teresa Gallura Teresini
San Vito Sanvitesi
Sardara Sardaresi
Selargius Selargini
Stintino Stintinesi
Teulada Teuladini
Tinnura Tinnuresi
Villasimius Villasimiesi
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Quante città ci sono in Sardegna?

Sardegna

Nella regione Sardegna ci sono 5 province e 377 comuni, di cui 23 sono città. Il riconoscimento di "città" viene attribuito ai comuni che vantano un notevole prestigio storico o una rilevanza attuale, e possono distinguersi per estensione territoriale o densità di popolazione.





Province della Sardegna: quali sono

Le 5 province della Sardegna sono:
  • Cagliari (capoluogo di regione) = 560.978 abitanti, 4.570,41 km² di superficie.
  • Nuoro = 198.184 abitanti, 5.638,06 km² di superficie.
  • Oristano = 150.041 abitanti, 2.990 km² di superficie.
  • Sassari = 473.629 abitanti, 7.692 km² di superficie.
  • Sud Sardegna = 333.621 abitanti, 6.530 km² di superficie.


Città della Sardegna: quali e quante sono

Le 23 città della Sardegna disposte per ordine alfabetico sono:
Alghero, Bosa, Cagliari, Carbonia, Castelsardo, Iglesias, Ittiri, La Maddalena, Lanusei, Macomer, Monserrato, Nuoro, Porto Torres, Olbia, Oristano, Ozieri, Quartu Sant'Elena, Sanluri, Sassari, Siniscola, Sorso, Tempio Pausania, Tortoli.



Comuni della Sardegna: quali sono

Sebbene non siano formalmente classificati come città, essi conservano comunque una significativa importanza. La Sardegna conta complessivamente 377 comuni, ma in questa lista sono evidenziati i comuni più rilevanti dell'isola.

Arbus, Teulada e San Vito sono i comuni più estesi della Sardegna. Invece Tinnura e Modolo sono noti, invece, per essere i comuni meno estesi della Sardegna. Non superano i 4 km² di superficie.

I comuni più popolosi della Sardegna sono Quartu Sant'Elena, Selargius e Assemini. Il comune meno popoloso è Baradili con meno di 100 abitanti.

Altri comuni sardi da segnalare sono: Arzachena, Atzara, Barumini, Calasetta, Carloforte, Galtellì, Laconi, Orgosolo, Orosei, Posada, Sadali, Sant'Antioco, Santa Teresa di Gallura, Sardara, Stintino, Villasimius.
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Nome degli abitanti della Sicilia: come si chiamano?

Sicilia

Gli abitanti della Sicilia sono chiamati siciliani, ma la Sicilia è la regione più grande d'Italia e possiede numerose province e città e anche dei comuni molto importanti per la loro storia e il turismo, perciò vi sono tanti e diversi nomi di abitanti quanti sono questi luoghi. Volete sapere come si chiamano gli abitanti siciliani che vivono in ognuno di questi luoghi? Non dovete far altro che continuare la lettura. Buon divertimento!





Come si chiamano gli abitanti della Sicilia

In questa pagina trovate il nome di tutti o quasi gli abitanti della Sicilia, cioè il nome che assumono a seconda se consideriamo il capoluogo di residenza, la provincia, la città o il comune (solo quelli più importanti). Li trovate disposti all'interno delle tabelle per ordine alfabetico, a sinistra vi è il nome del luogo e a destra quello dei rispettivi abitanti. Non trovate anche il nome degli abitanti delle frazioni siciliane solamente per questione di spazio.



Abitanti province della Sicilia

Province siciliane Abitanti
Agrigento Agrigentini
Caltanissetta Nisseni
Catania Catanesi
Enna Ennesi
Messina Messinesi
Palermo Palermitani o panormiti
Ragusa Ragusani
Siracusa Siracusani
Trapani Trapanesi




Abitanti delle città della Sicilia

Città siciliane Abitanti
Acireale Acesi, acitani
Adrano Adraniti
Barcellona Pozzo di Gotto Barcellonesi, pozzogottesi
Bivona Bivonesi
Calatafimi Segesta Calatafimesi
Caltagirone Calatini, caltagironesi
Canicattì Canicattinesi
Carini Carinesi
Castellammare del Golfo Castellammaresi
Castelvetrano Castelvetranesi
Cefalù Cefaludesi
Comitini Comitinesi
Custonaci Custonacioti
Erice Ericini
Ispica Ispicesi
Lentini Lentinesi
Marsala Marsalesi o lilibetani
Mazara del Vallo Mazaresi
Mineo Menenini
Misterbianco Misterbianchesi
Modica Modicani
Naro Naresi
Pachino Pachinesi
Paternò Paternesi, Patornesi
Patti Pattesi
Piazza Armerina Piazzesi
Porto Empedocle Empedoclini
Randazzo Randazzesi
Riposto Ripostesi
Salemi Salemitani
San Cataldo Sancataldesi
Sciacca Saccensi
Taormina Taorminesi
Termini Imerese Termitani
Troina Troinesi




Abitanti dei comuni della Sicilia

Comuni siciliani Abitanti
Aci Bonaccorsi Bonaccorsesi
Aci Trezza Trezzoti
Augusta Augustanesi, augustani
Bagheria Bagheresi
Bronte Brontesi
Butera Buteresi
Castelmola Castelmolesi
Castiglione di Sicilia Castiglionesi
Corleone Corleonesi
Gangi Gangitani
Gela Gelesi
Giarre Giarresi
Maniace Maniacesi
Mazzarino Mazzarinesi
Monreale Monrealesi
Montalbano Elicona Montalbanesi
Monterosso Almo Monterossani
Ramacca Ramacchesi
Roccafiorita Roccafioritani
Noto Netini
San Vito Lo Capo Sanvitesi
Savoca Savocesi
Scicli Sciclitani
Sperlinga Sperlinghesi
Sutera Suteresi
Sambuca Sambucesi
Vittoria Vittoriesi
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Paesi Bassi, Olanda, Belgio: differenza

Paesi-Bassi
Paesi Bassi - Cartina geografica

Se la terminologia riguardante i Paesi Bassi, l'Olanda e il Belgio dovesse mettervi in confusione, dovete sapere che non siete i soli. Questi termini vengono spesso usati in modo intercambiabile, ma in realtà rappresentano realtà geografiche e politiche differenti.





Paesi Bassi, Olanda, Belgio: differenza

I termini "Paesi Bassi," "Belgio" e "Olanda" sono spesso usati in modo intercambiabile per riferirsi a una parte dell'Europa occidentale, ma hanno significati leggermente diversi. Scoprirete perché i Paesi Bassi sono conosciuti come tali e cosa s'intende con il termine "Olanda". Di seguito andremo ad analizzarli uno alla volta.



Regno dei Paesi Bassi

Il Regno dei Paesi Bassi è il nome di uno Stato membro dell'Unione europea con capitale Amsterdam. È suddiviso in quattro nazioni costitutive: i Paesi Bassi, Aruba, Curaçao e Sint Maarten.

Anche se possiede una storia coloniale simile e condivide bandiera, capitale e sede del governo con i Paesi Bassi, non è la stessa cosa. Spesso i due termini vengono confusi erroneamente, anche perché i Paesi Bassi comprendono quasi tutto il territorio del Regno dei Paesi Bassi, mentre le altre tre nazioni costitutive sono isole che si trovano al nord del Venezuela.



Paesi Bassi

I Paesi Bassi (Nederland) sono una delle quattro nazioni costitutive del Regno dei Paesi Bassi. La capitale dei Paesi Bassi è Amsterdam, e altre città importanti sono Rotterdam, L'Aia e Utrecht.

Il termine "Paesi Bassi" si riferisce all'intero paese, che è diviso in dodici province (escluso le isole caraibiche). I Paesi Bassi sono noti per i loro famosi mulini a vento, i canali e i tulipani. L'olandese è la lingua ufficiale dei Paesi Bassi.



Olanda

Olanda
Olanda - Cartina geografica

Il termine "Olanda" è spesso usato in modo informale per riferirsi ai Paesi Bassi, ma in realtà fa riferimento solo a due delle dodici province olandesi: l'Olanda Settentrionale e l'Olanda Meridionale. Queste due province sono tra le più popolate e industrializzate dei Paesi Bassi e includono città importanti come Amsterdam, Rotterdam e L'Aia. Anche se il termine "Olanda" è comunemente usato nella lingua parlata, è importante notare che i Paesi Bassi sono molto più grandi e includono molte altre regioni oltre alle due province olandesi.



Belgio

Il Belgio, ufficialmente chiamato Regno del Belgio, è un'altro Stato membro dell'Unione europea che confina a nord con i Paesi Bassi. Il Belgio è una nazione sovrana indipendente in cui si parla il fiammingo e il francese. Bruxelles è la capitale del Belgio ed è anche considerata la capitale dell'Unione Europea.



In conclusione

In sintesi, "Paesi Bassi" è il termine corretto per fare riferimento a questo Stato a meno che non si voglia includere anche le altre tre isole caraibiche e, in quest'ultimo caso dovreste usare il nome che racchiude tutto il territorio, ovvero Regno dei Paesi Bassi. Il "Belgio" è un paese confinante a sud-est dei Paesi Bassi. Il termine Olanda è da usare solo se si sta facendo riferimento in modo specifico alle province dell'Olanda Settentrionale e Meridionale dei Paesi Bassi, quindi non si può usare questo termine per indicare l'intero paese.
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Globe Theatre, Shakespeare: descrizione breve


Il Globe Theatre fu un teatro di Londra costruito nel 1599 dalla compagnia teatrale di William Shakespeare, i Lord Chamberlain's Men. Fu distrutto da un incendio nel 1613, l'anno successivo fu ricostruito, ma qualche decennio dopo venne chiuso e poi demolito nel 1644. Nel 1997 è stata inaugurata una moderna ricostruzione del Globe Theatre, chiamata "Shakespeare's Globe".



Globe Theatre: riassunto

In questa pagina trovate una breve descrizione del Globe Theatre, ovvero una descrizione della struttura, di come avvenivano gli spettacoli teatrali e i principali collegamenti con il drammaturgo inglese Shakespeare.



Descrizione

William Shakespeare è più comunemente conosciuto come uno dei migliori scrittori di opere teatrali di tutti i tempi. Anche senza la moderna tecnologia di cui disponiamo oggi, Shakespeare è stato in grado di offrire magnifiche opere teatrali utilizzando il Globe Theatre.

Il teatro che Cuthbert Burbage costruì nel 1559 per i Chamberlain's Men aveva una capacità totale di 3.200 spettatori.
Al Globe Theatre Shakespeare ha eseguito 37 o più opere teatrali. Le opere più famose sono: "Giulio Cesare", "Amleto", "La dodicesima notte", "Otello", "Misura per misura", "Re Lear", "Romeo e Giulietta", "Macbeth", "Antonio e Cleopatra" , "Pericle, principe di Tiro", "Cimbelino", "Il racconto d'inverno".

Il palcoscenico del Globe era circondato su tre lati dalla "fossa" in cui stavano gli spettatori "da un penny" e da un anfiteatro alto tre piani, ciascuno con una galleria e posti a sedere per gli spettatori di "due penny". Mentre le gallerie della sezione da due penny potrebbero essere state parzialmente coperte, il palco e la fossa erano all'aperto. Questo palco era largo circa 13 metri e profondo 8 metri ed era rialzato di circa 1,5 metri da terra. Inoltre, il palco aveva una botola incorporata che veniva utilizzata come tomba o luogo in cui sembravano apparire fantasmi dal nulla. Il secondo palco era il palco interno. Il palco interno era collocato proprio dietro il palco principale ed era incassato nel teatro. Era dotato di una tenda rimovibile davanti ed era usato per cose come la tomba dei Capuleti in Romeo e Giulietta. Infine, c'era un balcone sopra il palco interno che veniva utilizzato per cose come la camera da letto di Giulietta.
Sul quarto lato del palco c'era un'adiacente casa "faticosa", dove venivano effettuati i cambi di costume. Era sormontato da una piccola struttura a torretta, dalla quale una bandiera e un trombettiere annunciavano le esibizioni della giornata.

Con queste fasi, Shakespeare è stato in grado di presentare opere teatrali eccezionali che potevano sostenere l'interesse del pubblico.

Poiché non c'era illuminazione, tutte le esibizioni al Globe sono state condotte, tempo permettendo, durante il giorno (probabilmente il più delle volte a metà pomeriggio tra le 14:00 e le 17:00). Poiché la maggior parte del Globe e tutto il suo palcoscenico erano all'aperto, l'acustica era scarsa e gli attori erano costretti dalle circostanze a gridare le loro battute, sottolineare la loro enunciazione e impegnarsi in gesti teatrali esagerati. Sebbene siano stati utilizzati costumi e oggetti di scena, i cambi di scena nelle opere di Shakespeare non sono stati condotti da macchinisti durante brevi chiusure del sipario. Non c'era arco di boccascena, né tendaggi, né macchinisti di cui parlare a parte gli attori stessi. Invece, i cambiamenti di scena erano indicati esplicitamente o implicitamente nei discorsi e nelle situazioni narrative che Shakespeare scriveva nel testo delle commedie.

Il Globe Theatre fu distrutto da un incendio il 29 giugno 1613. Un secondo Globe Theatre fu costruito sullo stesso sito nel giugno 1614 e rimase aperto fino allo scoppio della prima guerra civile inglese, quando il Long Parliament chiuse tutti i teatri di Londra con un'ordinanza datata 6 settembre 1642.

Una moderna ricostruzione del Globe, denominata "Shakespeare's Globe", è stata inaugurata nel 1997 a circa 230 metri dal sito del teatro originale.
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Russia: riassunto di geografia


La Russia, il cui nome ufficiale è Federazione Russa, è uno stato dell'Eurasia, cioè la sua superficie si estende sia in Asia (per la maggior parte) sia in Europa. È il più vasto Stato del mondo in termini di territorio e conta circa 144.000.000 di abitanti. Il nome "Russia" è composto dalla parola "Rus" e il suffisso greco/latino "ia", nel loro insieme danno come significato "terra dei Rus". Non si sa con certezza da cosa ha avuto origine il termine "Rus": potrebbe derivare dall'imperatore Costantino VII che si riferiva alla terre delle tribù slave con il termine "Rhosia" (con una "s" sola); potrebbe derivare dal fatto che i primi abitanti dell'antica Russia fossero in realtà vichinghi o variaghi, pertanto "Rus" assume il significato di "uomini che remano" negli antichi dialetti scandinavi, e questa teoria è avvalorata dal fatto che la parola "Rus" è simile al termine finlandese "Ruotsi", che sta per "Svezia"; oppure potrebbe derivare dal fiume "Ros" (un affluente del Dnepr che si trova in Ucraina).

Confini: la Russia è bagnata a nord-ovest dal mar Baltico nel golfo di Finlandia, a nord dal mar Glaciale Artico, a est dall'oceano Pacifico e a sud dal mar Nero e dal mar Caspio. Confina a ovest, con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia e Azerbaigian; a sud con il Kazakistan, la Mongolia e la Cina. Inoltre, per via della sovranità sull'oblast di Kaliningrad, confina anche con la Lituania e la Polonia.



Indice

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Territorio

Il territorio della Russia è prevalentemente pianeggiante.

Tra i rilievi montuosi vi sono la catena montuosa degli Urali, che si estende da nord a sud e costituisce convenzionalmente il confine tra Asia e Europa, ed ha come cime più elevata il Monte Narodnaja (1.895 m); nel sud si trova la catena del Caucaso, che ha come cima più elevata il monte Elbrus (5.642 m); l'Altai che ha come cima più elevata il monte Belucha (4506 m), i monti Saian (in comune con la Mongolia) e i monti Iablonovy (che si trovano in Siberia, Russia). Il nordest, in Kamchatka, è caratterizzato da un'importante catena di vulcani.

I fiumi più importanti sono: il Volga (3.531 km), l'Ob' (3680 km), lo Enisej (4.287 km), la Lena (4.400 km). Ve ne sono molti altri che superano i 1000 km.

I principali laghi naturali sono: il Mar Caspio (371 000 km²); il lago Bajkal (31.722 km²); il lago Ladoga (17.700 km²), che è il più grande d'Europa; il lago Onega, 9.894 km², il secondo più grande d'Europa.

Superficie: 17.125.306 km²



Clima

In Russia vi è un climapolare sulle coste settentrionali che sono bagnate dal mar Glaciale Artico; un clima temperato freddo in Siberia e al nord della Russia; un clima continentale nella zona meridionale della Russia; un clima subtropicale umido attorno al mar Nero.



Popolazione

Il vasto territorio della Russia è in gran parte spopolato: su una superficie doppia della Cina vivono circa 144 milioni di abitanti, e la maggior parte di questi vive nelle aree urbane più densamente popolate, soprattutto nell'area occidentale (nella cosiddetta Russia Europea) e nella fascia meridionale dove l'insediamento è più facile.

La lingua ufficiale è la lingua russa.

La religione più diffusa in Russia è il cristianesimo ortodosso. La seconda religione per diffusione è l'Islam, presente soprattutto tra i gruppi etnici turchi.

Gli abitanti della Russia sono chiamati russi.



Sistema politico

La Russia è una "Repubblica federale" di tipo semipresidenziale. Come stabilito dalla costituzione, il presidente (eletto a suffragio universale) è il capo dello stato e di un sistema multipartitico dove il potere esecutivo viene esercitato dal governo, guidato dal Primo ministro, che viene nominato dal presidente e approvato dal parlamento. Il potere legislativo viene gestito dalle due camere dell'Assemblea federale.



Capitale e regioni

La Russia è suddivisa in 8 circondari federali, cioè ripartizioni formate da più soggetti federali. I soggetti federali sono 83, e sono le unità politiche che costituiscono la repubblica federale (46 regioni, 21 repubbliche, 9 territori, 4 circondari autonomi, 1 regione autonoma e 2 città federali).

La capitale della Russia è Mosca.


Lista dei circondari federali

Circondario Capoluogo
Circondario federale centrale Mosca
Circondario federale meridionale Rostov sul Don
Circondario federale del Caucaso Settentrionale Pjatigorsk
Circondario federale nordoccidentale San Pietroburgo
Circondario federale dell'Estremo Oriente Vladivostok
Circondario federale della Siberia Novosibirsk
Circondario federale degli Urali Ekaterinburg
Circondario federale del Volga Nižnij Novgorod



La bandiera e lo stemma

Bandiera della Russia
La bandiera della Russia è composta da tre bande orizzontali di uguali dimensioni, i cui colori sono (partendo dall'alto): bianco, blu e rosso.
Tra ispirazione dalla bandiera dei Paesi Bassi, che all'epoca Pietro Il Grande ebbe modo di visitare. Questo il significato dei colori della bandiera russa: il rosso rappresenta il coraggio, l'amore e il sangue versato per il Paese; il blu rappresenta la speranza e il cielo; il bianco rappresenta la fede e il divino.

Stemma della Russia
Sullo stemma della Russia è raffigurata l'aquila bicipite risalente al regno di Pietro il Grande (1682-1725), sebbene il rapace sia attualmente d'oro invece dell'originale nero imperiale. Sul corpo dell'aquila e in posizione centrata è rappresentato lo stemma di Mosca riportante San Giorgio e il drago.



Storia

L'area che oggi conosciamo come Russia è stata abitata da popoli diversi per migliaia di anni. Il primo stato moderno in Russia fu fondato nell'862 dal re Rjurik dei Rus, che fu nominato sovrano di Novgorod. Alcuni anni dopo, i Rus conquistarono la città di Kiev e fondarono il regno dei Rus' di Kiev. Tra il X e XI secolo i Rus' di Kiev divennero un potente impero in Europa raggiungendo il suo apice sotto Vladimir I di Kiev, detto il Grande, e Yaroslav I di Kiev, detto il Saggio. Durante il XIII secolo i Mongoli guidati da Batu Khan invasero l'area e spazzarono via la Rus' di Kiev, distruggendo gran parte delle città della regione.

Nel XIV secolo salì al potere il Granducato di Mosca e, a seguito della caduta di Costantinopoli nel 1453, rivendicò l'eredità dell'Impero Romano d'Oriente. Ivan IV il Terribile proseguì con determinazione la politica si incoronò primo Zar di Russia nel 1547. Il termine "Zar" era un altro nome di Cesare, poiché i russi chiamavano il loro impero la "Terza Roma". Nel 1613, Mikhail Romanov fondò la dinastia dei Romanov e governò la Russia per molti anni. Sotto il governo dello zar Pietro il Grande (1689-1725), l'impero russo continuò ad espandersi. Divenne una grande potenza in tutta Europa. Pietro il Grande trasferì la capitale da Mosca a San Pietroburgo. Durante il XIX secolo, la cultura russa era al culmine: artisti e scrittori famosi come Dostoevskij, Čajkovskij e Tolstoj divennero famosi in tutto il mondo.

Dopo la prima guerra mondiale, nel 1917, il popolo russo combatté contro la guida degli zar. Lenin guidò il partito bolscevico nella rivoluzione d'ottobre rovesciando lo zar. Subito dopo, nel 1918, scoppiò la guerra civile e vinse la parte di Lenin: nel 1922 nacque l'Unione Sovietica, il primo Stato socialista del mondo. Dopo la morte di Lenin nel 1924, Joseph Stalin prese il potere, e in questo periodo morirono milioni di persone per carestie ed esecuzioni.

Durante la seconda guerra mondiale, la Russia inizialmente si alleò con i tedeschi, fino a quando quest'ultimi non decisero di invadere la Russia nel 1941. Oltre 20 milioni di russi morirono durante la seconda guerra mondiale, inclusi oltre 2 milioni di ebrei che furono uccisi come parte dell'Olocausto.

Nel 1949, l'Unione Sovietica sviluppò armi nucleari e una corsa agli armamenti si sviluppò tra Russia e Stati Uniti in quella che fu chiamata la Guerra Fredda. In questo periodo l'economia sovietica soffrì sotto il comunismo e l'isolazionismo. Nel 1991 è avvenuto il crollo dell'Unione Sovietica (URSS), molti dei suoi paesi membri hanno dichiarato l'indipendenza e l'area rimanente è diventata il paese della Russia, a sua volta suddivisa in repubbliche autonome federate.

Nel 2014, con l'avvicinamento dell'Ucraina all'Unione Europea, la Russia in risposta a un possibile indebolimento politico annette la Crimea al suo territorio. Dal 2014 al 2022 fra Ucraina e Russia vi sono state continue guerre per l'occupazione del Donbass.

Nel 2022 il presidente russo Vladimir Putin decide di invadere l'Ucraina con l'intento di supportare l'indipendenza della Repubblica Popolare di Doneck e della Repubblica Popolare di Lugansk.



Economia

L'agricoltura viene praticata nelle regioni con un clima più mite, in particolare lungo le coste del Mar Nero e del Mar Caspio. La Russia è il maggior Paese esportatore di grano al mondo. Si coltivano anche patate, verdure e frutta.

La pesca è un'attività molto sviluppata dal momento che la Russia ha accesso all'oceano e a diversi mari.

La Russia è ha un sottosuolo ricco di giacimenti minerari che le consentono di avere numerose quantità di carbone, petrolio, gas naturale, ferro, uranio, oro e mercurio. In particolare, la Russia è un grande esportatore di gas e petrolio.

Inoltre possiede più di un quinto delle foreste di tutto il mondo.

Le industrie presenti sul territorio Russo sono: siderurgica, metallurgica, meccanica, e petrolchimica.

Per quanto riguarda il turismo le città più visitate sono Mosca (la capitale odierna) e San Pietroburgo (ex capitale). In queste due città si trovano musei di fama mondiale, teatri famosi, chiese come la cattedrale di San Basilio, la cattedrale di Cristo Salvatore, la cattedrale di Sant'Isacco e la chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, impressionanti fortificazioni come il Cremlino di Mosca e la fortezza di Pietro e Paolo, belle piazze e strade come la piazza Rossa, piazza del Palazzo e la Prospettiva Nevskij. Mosca è nota per la sua architettura e i moderni grattacieli, invece San Pietroburgo è stata soprannominata la "Venezia del Nord" per i suoi canali costeggiati da sontuosi palazzi.

Il turismo estivo è diffuso nelle località balneari lungo la costa del Mar Nero, come Soči. Il turismo invernale è basato sulle numerose montagne innevate che vantano celebri località sciistiche, come Dombaj. Per quanto riguarda il turismo naturalistico segnaliamo il lago di Bajkal e i vulcani nella penisola di Kamčatka.

La moneta della Russia è il Rublo russo.



Piatti tipici

I piatti tipici della cucina russa sono: Bliny (focaccine), Golubzy (involtini di cavolo), Insalata Olivier (insalata russa), Kotlety (polpettine di carne), Borsch (minestra a base di barbabietola), Manzo alla Stroganoff, Syrniki (frittelle), Solyanka (zuppa piccante e acida), Pel'meni (ravioli russi), Pirozhki (fagottini), Paska (pane dolce pasquale).
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Austria: riassunto di geografia

Cartina geografia - Austria

L'Austria, il cui nome ufficiale è Repubblica d'Austria, è uno stato membro dell'Unione Europea di circa 8.902.600 di abitanti. Per trovare l'origine del nome "Austria" e per capire perché si chiama così, bisogna analizzare il suo attuale nome in tedesco, Österreich, per poi giungere al suo nome nel tedesco antico, Ostarrîchi, che significa "territorio orientale". In seguito il nome tedesco di questo Stato è stato latinizzato in Austria.

Confini: l'Austria si trova nell'Europa centrale ed è uno stato senza sbocco sul mare. Inoltre, confina a ovest con Svizzera e Liechtenstein, a sud con Slovenia e Italia, a est con l'Ungheria, a a nord-est con la Slovacchia, a nord con la Repubblica Ceca.



Indice

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Territorio

Il territorio dell'Austria è prevalentemente montuoso. Presenta alcune aree collinari e pianeggianti nelle vicinanze del Danubio.

Tra i rilievi montuosi vi sono le Alpi, e 3/5 del paese sono occupati dal territorio alpino. Le principali catene sono: Alpi Venoste, e a nord Alpi Noriche, Alti Tauri. Le vette più elevate superano abbondantemente i 3 mila metri, esse sono: il Großglockner (3.798 m), il Wildspitze (3.770 m), il Gran Pilastro (3.510 m), il Pan di Zucchero (3.507 m), il Piz Buin (3.312 m).

I fiumi più importanti sono: il Danubio (2.850 km), il fiume Inn (518 km), il Lech (255 km), il Drava (710 km), Mura (464 km).

I principali laghi naturali sono: lago di Neusiedl (315 km²), Attersee (47 km²), il Traunsee (24 km²), Wörthersee (19 km²), Wolfgang Mondsee (14 km²), lago Millstätter See (13 km² ). E si trova sul suolo austriaco anche una piccola parte del lago di Costanza.

Superficie: 83.879 km²



Clima

Il clima in Austria è alpino nelle aree montuose, con estati fresche e ventilate e con inverni freddi e rigidi. A est il clima è continentale, con temperature più calde e piogge meno frequenti. Nelle regioni a sud soffia un vento caldo chiamato "föhn".



Popolazione

In Austria vi è una distribuzione poco omogenea della popolazione, che si trova maggiormente concentrata nelle città industrializzate, mentre la densità di popolazione è bassa nelle regioni alpine. Tra le città più importanti e popolate ci sono: Vienna, Graz, Linz, Salisburgo, Innsbruck, Wels, Wiener e Klagenfurt. La lingua ufficiale è il tedesco.

La religione ufficiale dell'Austria è il cattolicesimo. Vi sono minoranze di protestanti e ortodossi, inoltre dagli anni '60 in poi è in crescendo il dato di abitanti che dichiarano di non appartenere a nessuna religione.

Gli abitanti dell'Austria sono chiamati austriaci.



Sistema politico

L'Austria è una Repubblica parlamentare federale con un capo di governo (cancelliere) e un capo di Stato (presidente).

I governi regionali e federale esercitano entrambi il potere esecutivo. Il parlamento federale è costituito da due camere: la camera bassa (Nationalrat), eletta direttamente, e la camera alta (Bundesrat), eletta dai parlamenti regionali.



Capitale e regioni

In Austria ci sono 9 stati federati. Ciascuno di essi si articola ulteriormente in distretti e municipalità. La capitale dell'Austria è Vienna.

Nella tabella sottostante trovate gli stati federati dell'Austria ("Länder" in tedesco, "Land" al singolare) e i loro rispettivi capoluoghi di regione.

Stato Capoluogo
Burgenland Eisenstadt
Carinzia Klagenfurt
Bassa Austria St. Pölten
Alta Austria Linz
Salisburghese Salisburgo
Stiria Graz
Tirolo Innsbruck
Vorarlberg Bregenz
Vienna Città federata



La bandiera e lo stemma

La bandiera dell'Austria
La bandiera dell'Austria è composta da tre bande orizzontali di uguali dimensioni. I colori sono: bianco, la banda al centro, e rosso, la banda superiore e quella inferiore.

Lo stemma dell'Austria
Lo stemma dell'Austria è composto da un'aquila a una sola testa sul cui corpo è posto l'antico scudo dell'Arciducato d'Austria. Essa tiene con le zampe un martello e una falce, che sono simboli socialisti, ma che insieme alla corona murale sulla testa simboleggiano l'unità delle classi sociali (lavoratori, agricoli e industriali, borghesi). Le catene spezzate rappresentano la liberazione dalla dittatura nazista presente nel periodo della seconda guerra mondiale.



Storia

Tra i primi popoli ad occupare queste terre vi sono stati i Celti e gli Illiri. In seguito venne conquistata dai Romani, che vi rimasero per secoli e l'Austria era parte dell'Impero Romano. Ad essi seguirono Longobardi, Ostrogoti, Bavari, Alemanni e Franchi.

Gli Asburgo, una delle più importanti e antiche famiglie reali e imperiali d'Europa, scalzarono i Babenberg (famiglia franco-bavarese) e dominarono su tutto il territorio dal XIII secolo al XX secolo.

Nel 1804 venne fondato l'Impero Austriaco. Nel 1867 mutò nell'Impero austro-ungarico e con la sconfitta nella prima guerra mondiale, l'Austria subì la divisione in diversi Stati indipendenti, assumendo la sua forma attuale.

Nel 1918 l'Austria divenne una repubblica. Durante la seconda guerra mondiale i nazisti vi costruirono campi di concentramento sul territorio. Nel 1955 venne occupata dagli Alleati e divenne uno stato neutrale. Dal 1995 fa parte dell'Unione Europea.



Economia

Nonostante si tratti di uno stato alpino, l'agricoltura in Austria ha un ruolo importante in quanto è costituita da vaste superfici coltivabili soprattutto nell'area orientale, che è vicina alla pianura danubiana. Si coltivano frumento, patate, segale, orzo, avena, barbabietola da zucchero.

Si praticano l'allevamento e la frutticoltura, e sono collegati all'industria alimentare.

Il Paese dispone di risorse minerarie come lignite, piombo, zinco, rame e magnesite.

Le industrie sono di medie e piccole dimensioni, quelle più importanti sono: siderurgiche, chimiche, meccaniche e tessili.

Il turismo è un'attività molto importante per l'economia del Paese, sia quello estivo ed invernale nelle località alpine, sia quello culturale, in particolare nella capitale Vienna e a Salisburgo.

La moneta dell'Austria è l'Euro.



Piatti tipici

I piatti tipici della cucina austriaca sono: Tafelspitz (bollito di vitello), Knödel (grossi gnocchi), Gulasch, Brettljause, Schinkenfleckerl (pasta e prosciutto), Kürbiscremesuppe (zuppa di zucca), Eierschwammerlsuppe, Leberknödelsuppe, Grießnockerlsuppe, Frittatensuppe (brodo con tagliolini di crespelle), Schweinsbraten, Eiernockerl, Erdäpfelsalat (insalata di patate), Wiener Schnitzel (cotoletta viennese).
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Italia: riassunto di geografia


L'Italia, il cui nome ufficiale è Repubblica Italiana, è uno stato membro dell'Unione Europea di quasi 60 milioni di abitanti. Il nome "Italia" potrebbe derivare dall'esistenza di un Re, il re degli Enotri che pare si chiamasse Italo; oppure potrebbe derivare dall'antico popolo degli Itali, che i greci chiamavano Italòi e che risiedevano nell'estrema punta della Penisola italica, in cui si trova l'odierna città di Catanzaro.

Confini: l'Italia si trova nell'Europa meridionale ed è circondata per gran parte dal Mar Mediterraneo che, a seconda dell'area geografica è suddiviso in bacini. Nello specifico è bagnata a ovest dal Mar Tirreno e dal Mar Ligure, a est dal Mare Adriatico, a sud dal Mar Ionio. Inoltre, confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria, a est con la Slovenia. Inoltre nel centro dell'Italia sono situati gli stati Città del Vaticano e San Marino, che non hanno sbocco sul mare.



Indice




Territorio

La penisola italiana con la caratteristica forma di stivale è molto lunga, quasi 1.200 chilometri, mentre è larga, al massimo, 530 chilometri da Monte Chardonnet a Tarvisio. Il territorio dell'Italia è prevalentemente montuoso e collinare. Solo il 23% è occupato da zone pianeggianti. La pianura più estesa è la Pianura Padana, le altre occupano una superficie minore e sono localizzate sulle coste o lungo il corso dei fiumi.

Tra i rilievi montuosi vi sono le Alpi e gli Appennini. Le Alpi separano l'Europa centrale da quella meridionale e comprendono anche l'Italia. Gli Appennini invece cominciano dalla zona settentrionale dell'Italia e si estendono fino a quella meridionale.
Le vette più elevate delle Alpi sono: il Monte Bianco (4810 m) ed è la montagna più alta d'Europa, il Monte Rosa (4634 m), il Cervino (4478 m) e il Gran Paradiso (4061 m).
Le vette più elevate degli Appennini sono: il Gran Sasso (2914 m), il Monte Amaro (2795 m) e il Monte Vettore (2476 m).
I vulcani attivi sono l'Etna (3357 m) e lo Stromboli (926 m), mentre il Vesuvio (1281 m) è un vulcano dormiente, ma che potrebbe riprendere improvvisamente l'attività e pertanto è considerato tra i più pericolosi al mondo a causa dell'elevata popolazione nelle zone circostanti e perché si tratta di un vulcano di tipo eplosivo.

I fiumi più importanti sono: il Po (652 km), che è il fiume più lungo d'Italia, l'Adige (410 km), il Tevere (405 km), l'Adda (313 km), Arno (240 km).
L'Italia è un paese ricco di corsi d'acqua: in genere i fiumi alpini sono più lunghi e posseggono una maggiore portata, mentre i fiumi appenninici hanno un corso breve e sono a regime torrentizio.

I principali laghi naturali sono: il lago di Garda (370 km²), che è il lago più grande d'Italia, il lago Maggiore (212 km²) e il lago di Como (146 km²), che è il più profondo d'Italia.

La fascia costiera è di due tipi: sul Mare Adriatico e sul Mar Ionio si affacciano prevalentemente coste basse e sabbiose, mentre sul mar Tirreno si affacciano soprattutto coste alte e rocciose.

Superficie: 302.068,26 km²

Collina: 41,6%
Montagna: 35,2%
Pianura: 23,2%




Clima

In Italia vi sono grandi differenze climatiche tra una regione e l'altra. In particolare vi è un clima alpino nelle Alpi, un clima continentale nella pianura padana, un clima temperato nel sud Italia e nelle isole, vicino alla costa e ai laghi.



Popolazione

L'Italia è il terzo stato dell'Unione Europea per numero di abitanti. La popolazione italiana è concentrata sulle coste in misura più che doppia rispetto alla media nazionale e un terzo dei capoluoghi di regione e delle grandi città sorgono sulla costa o nelle immediate vicinanze (Roma, Trieste, Venezia, Bari, palermo, Genova ecc.). Fin dai tempi più antichi si preferiva cotruire case, paesi e città sulle alture vicino la costa per sfruttare la posizione di vantaggio e per il clima favorevole.

Tra la fine dell'800 e gli inizi del '900 molti italiani del Sud Italia e non solo, travolti dalla crisi economica che aveva colpito l'Europa, furono costretti ad emigrare verso le Americhe e l'Oceania nella speranza di avere una vita migliore.

Negli ultimi decenni l'Italia ha registrato un calo della popolazione, diventando uno dei paesi più "anziani" d'Europa: vi sono meno nascite e le famiglie sono sempre meno numerose.

La lingua ufficiale è l'italiano.

La religione ufficiale dell'Italia è il cattolicesimo.

Gli abitanti dell'Italia sono chiamati italiani.



Sistema politico

L'Italia è una Repubblica democratica la cui sovranità appartiene al popolo. Ciò vuol dire che tutte le cariche pubbliche, si riconducono direttamente o indirettamente al consenso del popolo.

Le maggiori istituzioni sono: il Parlamento, che esercita il potere legislativo; il Governo, che esercita il potere esecutivo; la Magistratura, che esegue il potere giudiziario; il Presidente della Repubblica, che è il capo dello Stato e rappresenta l'unità nazionale; la Corte costituzionale, che è il più importante organo di garanzia costituzionale.



Capitale e regioni

In Italia ci sono 20 regioni, 824 città, 14 città metropolitane e 7904 comuni. La capitale d'Italia è Roma.

Nella tabella sottostante trovate le regioni italiane e i loro rispettivi capoluoghi di regione. Non è solo un elenco ma un continuo dell'appunto sull'Italia in quanto le schede di ogni regione contengono informazioni più nel dettaglio sulla storia, sull'economia e sul turismo di ogni specifica regione.

Regione Capoluogo
Valle d'Aosta Aosta
Piemonte Torino
Liguria Genova
Lombardia Milano
Trentino-Alto Adige Trento
Veneto Venezia
Friuli-Venezia Giulia Trieste
Emilia Romagna Bologna
Toscana Firenze
Marche Ancona
Umbria Perugia
Lazio Roma
Abruzzo L'Aquila
Molise Campobasso
Campania Napoli
Puglia Bari
Basilicata Potenza
Calabria Catanzaro
Sicilia Palermo
Sardegna Cagliari



Regioni italiane: cartina geografica

regioni-italiane
Le regioni italiane - cartina



La bandiera e lo stemma

La bandiera dell'Italia
La bandiera dell'Italia è anche chiamata "Tricolore" ed è formata da tre bande verticali di colore verde, bianco e rosso. I tre colori della nostra bandiera hanno un loro significato ben preciso, ossia il verde per ricordare i nostri prati, il bianco per ricordare le nevi perenni e il rosso, per il sangue versato nelle guerre.

Lo stemma dell'Italia
Lo stemma dell'Italia è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami di ulivo e di quercia. La stella rappresenta metaforicamente il fulgido destino dell'Italia, il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, il ramo di quercia simboleggia la forza e la dignità del popolo italiano, la ruota dentata d'acciaio simboleggia l'attività lavorativa che è espressa a parole nel primo articolo della Carta Costituzionale: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro".



Storia

L'Italia ha una storia incredibilmente lunga. Numerosi sono, infatti, gli esempi di civiltà nella penisola che risalgono dalla preistoria fino all'età del Rame (dal 37 a.C. al 15 secolo a.C.).

Il popolo degli Italioti era situato nella Magna Grecia; i Sicelioti nella Sicilia greca;  i Liguri, i Veneti e le popolazioni galliche nell'Italia settentrionale; gli Etruschi in Toscana e successivamente estesero il loro dominio nel Lazio, in Campania e in Val Padana. Tuttavia, gli antenati più noti sono un po' più recenti e sono i romani (dal V secolo a.C. al V secolo d.C.). Secondo la leggenda, Roma fu fondata da Romolo nel cuore dell'Italia etrusca nel 753 a.C. Nei secoli successivi il suo territorio si espanse fino a diventare l'Impero Romano, periodo nel quale il paese prosperò.

Con la caduta dell'Impero Romano, il paese venne rapidamente diviso in regni e la penisola venne riunificata.

L'inizio del Medioevo vide il paese soggetto ad una serie di invasioni, principalmente da tribù germaniche come Ostrogoti e Longobardi, in particolare al nord, e il paese si frammentò in diverse regioni. In questo periodo nacque lo Stato Pontificio. Grazie alla crescita economica, i mercanti più ricchi si associarono ai nobili nell'esercizio del potere, dando vita ai comuni. Nell'Italia settentrionale cresceva la contrapposizione tra nobiltà e borghesia e le città iniziarono a prendere posizione in favore del papa o dell'imperatore, dando vita a due fazioni in lotta tra loro: guelfi e ghibellini. In seguito i comuni si trasformarono in signorie guidate dai gruppi familiari più potenti. Nell'XI secolo con il placarsi delle invasioni il commercio ricominciava a fiorire, così le repubbliche marinare di Genova, Pisa, Amalfi e Venezia divennero tutte grandi potenze commerciali e politiche.

Al tempo del Rinascimento, il contrasto tra il nord e il sud d'Italia era abbastanza pronunciato, con gli stati del centro e del sud economicamente poveri in forte contrasto con le ricchezze del nord. Il Rinascimento iniziò in Toscana nel XIV secolo, a Firenze, diffondendosi a Siena e poi a Roma. Qui il movimento ispirò il Papato a ricostruire la propria città e Roma rifiorì. Il movimento si diffuse anche a nord, a Milano e Venezia.

Ma ancora una volta, dopo questa epoca d'oro, ne è arrivata una oscura. Nel 1494, la Francia invase l'Italia settentrionale, e a seguire subì le invasioni di Spagna e Germania nel 1527. Nel 1559 la Spagna controllava Milano, Napoli, la Sicilia, la Sardegna e la Toscana meridionale e mantenne il controllo fino al 1713. Per gran parte del resto del XVIII secolo l'Italia fu dominata dall'Austria asburgica e questo fu periodo di pace. Nel 1796, l'Italia fu unificata da Napoleone come Repubblica Italiana e poi Regno d'Italia. Ma dopo la sconfitta della Francia napoleonica nel 1814, l'Italia fu nuovamente divisa, questa volta in 8 parti tutte sotto diverso governo.

Il Risorgimento fu un processo complesso che portò all'unificazione di tutti i diversi stati della nazione italiana. Il movimento iniziò nel 1815 con un crescente risentimento contro il dominio dell'Austria sulla penisola. Questo movimento fu guidato da Mazzini e Garibaldi e si concretizzò nel 1861.

Dall'Unità d'Italia, la storia dell'Italia non è stata meno tumultuosa, con le conseguenze disastrose della prima guerra mondiale e della seconda guerra mondiale. Gli anni '80 e '90 sono stati segnati dalla lotta contro la mafia, che è costata la vita a numerosi magistrati e uomini dello Stato, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tuttavia, l'Italia è riuscita a rivendicare la sua importante posizione a livello sociale e culturale negli affari mondiali, e i beni e servizi italiani hanno un'ottima reputazione nel mondo.



Economia

L'agricoltura è un'attività importante per l'economia e si produce vino, cereali, mais, olio, pomodori, uva da vino.

Dagli allevamenti di bovini, suini, ovini, pollame si ottiene latte e carne.

La pesca è un'attività molto diffusa, ma i mari italiani sono poco pescosi, fatta eccezione per il Mare Adriatico che è il più pescoso del Mediterraneo, con il suo carico di pesce azzurro, seppie, molluschi, cefali e latterini.

Le industrie maggiormente presenti sul territorio italiano sono: alimentare, tessile, metallurgica, siderurgica, chimica, meccanica, farmaceutica, cantieristica navale.

Le risorse naturali dell'Italia non sono così scarse e poco importanti come molti credono. L'Italia è un importante produttore di minerali industriali quali cemento, marmo, feldspato, calce, argilla, pomice, ma anche minerali ferrosi, minerali non ferrosi, calcare, pietra di gesso, creta, ardesia, ghiaia, sabbia, torba, sale, bitume naturale. Inoltre importa petrolio, gas e carbone da altri Paesi: si tratta di risorse che oggigiorno sono da considerarsi indispensabili per il carburante dei mezzi di trasporto, per il riscaldamento domestico, la cottura dei cibi e la produzione di acqua calda.

Il turismo culturale è rivolto ai monumenti e alle città d'arte e di storia, soprattutto a Roma, Firenze, Venezia. Il turismo invernale è diventato importante per l'economia delle regioni montane grazie alle numerose stazioni sciistiche. Altre attrazioni turistiche sono le località balneari, i laghi, le montagne.

La moneta dell'Italia è l'Euro.



Piatti tipici

I piatti tipici della cucina italiana sono: pizza napoletana, lasagna al forno, spaghetti alla carbonara, pesto genovese, ravioli, tortellini, agnolotti, pasta all'amatriciana, focaccia, risotto alla milanese, polenta, minestrone, bistecca fiorentina, fritto misto, tiramisù, arancino di riso, parmigiano, granita siciliana, baccalà mantecato, carciofi alla Giudia, caponata, spaghetti allo scoglio, pasta cacio e pepe, vitello tonnato, timballo.
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Capoluoghi di regione italiani: quanti e quali sono


Il capoluogo di regione è la città più importante di una regione, anche se non sempre si tratta della città più popolata, in cui hanno sede i relativi organi amministrativi locali (consiglio e giunta della regione stessa). In questo appunto di geografia andremo a parlare dei capoluoghi di regione italiani.





Capoluoghi di regione: quanti sono?

I capoluoghi di regione italiani sono 20, in quanto le regioni italiane sono 20, e ogni regione possiede un capoluogo di regione.



Capoluoghi di regione: quali sono?

I venti capoluoghi di regione d'Italia sono: Aosta, Torino, Genova, Milano, Trento, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Ancona, Perugia, Roma, L'Aquila, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza, Catanzaro, Palermo, Cagliari.



Capoluoghi di regione italiani: elenco

Regione Capoluogo
Valle d'Aosta Aosta
Piemonte Torino
Liguria Genova
Lombardia Milano
Trentino-Alto Adige Trento
Veneto Venezia
Friuli-Venezia Giulia Trieste
Emilia Romagna Bologna
Toscana Firenze
Marche Ancona
Umbria Perugia
Lazio Roma
Abruzzo L'Aquila
Molise Campobasso
Campania Napoli
Puglia Bari
Basilicata Potenza
Calabria Catanzaro
Sicilia Palermo
Sardegna Cagliari



Curiosità sui capoluoghi di regione

Oltre a essere il capoluogo della regione Lazio, Roma è anche la capitale d'Italia. Inoltre Roma è anche la città più grande d'Italia per popolazione e superficie.

In ogni capoluogo di regione gli abitanti hanno un nome particolare. Ad esempio chi è nato a Milano o vive a Milano è un abitante milanese.

Generalmente il capoluogo di regione è la città più popolosa di quella regione. A questa "regola" fanno eccezione l'Abruzzo che ha come capoluogo L'Aquila, anche se la città più popolosa è Pescara; la Calabria che ha come capoluogo Catanzaro, anche se la città più popolosa è Reggio Calabria; il Veneto che ha come capitale Venezia anche se la città più popolosa è Verona.

I capoluoghi di regione meno popolati sono: Aosta, Campobasso e Potenza.

I capoluoghi di regione sono anche capoluoghi di provincia o di città metropolitana, fatta eccezione per il capoluogo di regione Aosta, la cui regione Aosta non è suddivisa in province.



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Ucraina: riassunto di geografia


L'Ucraina (si pronuncia Ucraìna, con accento sulla i) è uno Stato dell'Europa orientale di 42.322.028 abitanti. Il nome di questo stato significa "al margine, sul confine, in periferia", perché deriva dall'antico slavo orientale "u okraina", dove "u" ha il significato di "vicino, presso", e la parola "okraina" sta per "limite, bordo".

Confini: l'Ucraina è bagnata dal Mar Nero e dal Mar d'Azov a sud, confina a est con la Russia, a nord con la Bielorussia, a ovest con la Polonia e la Slovacchia, a sud-ovest con la Romania e la Moldavia.

AVVERTENZA: A causa della guerra in Ucraina, alcune informazioni potrebbero subire modifiche nel tempo, in particolare quelle riguardanti l'occupazione del territorio della Crimea e del Donbass, ma anche il numero di abitanti che già sono emigrati o stanno per emigrare in altri Paesi, e l'economia che inevitabilmente ne uscirà pesantemente danneggiata.



Indice




Territorio

Il territorio dell'Ucraina è prevalentemente pianeggiante.

Tra i rilievi montuosi vi sono i monti Carpazi a ovest e i rilievi nella penisola di Crimea a sud.

I fiumi più importanti sono il Dnepr (2201 km, che divide in due l'Ucraina), il Donec (1053 m), il Dnestr (1370 km) e il Bug Orientale (857 km), e in minima parte è presente anche il Danubio (47 km, che segna il confine con la Romania).

I principali laghi naturali sono il lago Svitjaz' (27 km²) e il lago Senever (400-700 km²). Il bacino di Kremenčuk (2 250 km²) è un lago artificiale.

La fascia costiera è molto lunga (circa 2800 m) e molto varia: bassa, sabbiosa e in alcuni tratti paludosa.

Superficie: 576.628 km² (senza Crimea, includendo il Donbass)



Clima

Il clima è continentale, con inverni freddi e ricchi di abbondanti nevicate ed estati calde. Lungo la costa il clima è mite.



Popolazione

L'Ucraina è l'ottavo paese per numero di abitanti in Europa, anche se nel corso degli anni la popolazione è andata in diminuendo. Il fiume Dnepr è diventato un vero e proprio spartiacque tra l'Ucraina agricola popolata dagli ucraini e l'Ucraina industriale popolata dai russi.

La lingua ufficiale è l'ucraina, il russo è la seconda lingua più parlata (ed era quella ufficiale dell'Unione Sovietica).

L'Ucraina è quindi un paese plurireligioso, dove coesistono cristianesimo, Islam e giudaismo. Tra queste il cristianesimo è la religione più diffusa, nello specifico il 70% della popolazione è cristiana ortodossa. La maggior parte degli ucraini si riconoscono nella Chiesa ortodossa ucraina che appartiene all'autorità del Patriarcato di Mosca, mentre il resto si affida al Patriarcato di Kiev.

Gli abitanti dell'Ucraina si chiamano ucraini.



Sistema politico

Dopo il crollo dell'URSS il paese si è organizzato come Repubblica semi-presidenziale, con un parlamento e un capo del parlamento eletti mediante libere elezioni.



Capitale e regioni

L'Ucraina è suddivisa in 24 regioni (oblasts), a cui vanno ad aggiungersi la città di Kiev, la città di Sebastopoli e la Repubblica autonoma di Crimea: quest'ultime due occupate dalla Russia. La capitale dell'Ucraina è Kiev, ed è anche la città più grande.

Di seguito trovate le regioni dell'Ucraina e tra parentesi il loro rispettivo capoluogo di regione.
  1. Oblast' di Čerkasy (Čerkasy)
  2. Oblast' di Černihiv (Černihiv)
  3. Oblast' di Černivci (Černivci)
  4. Oblast' di Charkiv (Charkiv)
  5. Oblast' di Cherson (Cherson)
  6. Oblast' di Chmel'nyc'kyj (Chmel'nyc'kyj)
  7. Oblast' di Dnipropetrovs'k (Dnipro)
  8. Oblast' di Donec'k (Donec'k)
  9. Oblast' di Ivano-Frankivs'k (Ivano-Frankivs'k)
  10. Oblast' di Kiev (Kiev)
  11. Oblast' di Kirovohrad (Kropyvnyc'kyj)
  12. Oblast' di Leopoli (Leopoli)
  13. Oblast' di Luhans'k (Luhans'k)
  14. Oblast' di Mykolaïv (Mykolaïv)
  15. Oblast' di Odessa (Odessa)
  16. Oblast' di Poltava (Poltava)
  17. Oblast' di Rivne (Rivne)
  18. Oblast' di Sumy (Sumy)
  19. Oblast' di Ternopil' (Ternopil')
  20. Oblast' della Transcarpazia (Užhorod)
  21. Oblast' di Vinnycja (Vinnycja)
  22. Oblast' di Volinia (Luc'k)
  23. Oblast' di Zaporižžja (Zaporižžja)
  24. Oblast' di Žytomyr (Žytomyr)
  25. Kiev
  26. Sebastopoli
  27. Repubblica autonoma di Crimea (Sinferopoli)



La bandiera e lo stemma

Bandiera dell'Ucraina
La bandiera dell'Ucraina è un vessillo composto da due bande orizzontali di colore blu e giallo, che simboleggiano una distesa di campi di grano sotto il cielo azzurro.

Stemma dell'Ucraina
Lo stemma dell'Ucraina ha lo stesso colore della bandiera dell'Ucraina; uno scudo blu, circondato da un contorno giallo, contenente il tridente ucraino (tryzub) di colore giallo.



Storia

Abitata fin dall'antichità, intorno al VI e VII secolo giunsero le prime popolazioni slave dei Ruteni (Rus' di Kiev). Il territorio era frammentato, subì l'invasione dei tataro-mongoli che devastarono Kiev, poi il controllo del territorio passò alla Confederazione polacco-lituania, all'Impero austro-ungarico e all'impero ottomano. Col passare del tempo l'Ucraina divenne sempre più filo-russa fino a quando nel 1721 il principato di Kiev venne inglobato nell'Impero russo, che ebbe fine nel 1917 (= l'Ucraina ottiene l'indipendenza).

Ebbe una piccola parentesi repubblicana tra il 1918 e il 1920 e nel 1922 entrò a far parte dell'Unione Sovietica. Sotto la dittatura di Stalin i confini dell'Ucraina subirono delle modifiche, nello specifico la Crimea passò dalla Russia all'Ucraina. Dalla Crimea vennero espulsi milioni di tartari, con l'accusa di aver collaborato coi nazisti, che dovettero abbandonare la loro patria storica e vennero deportati in Uzbekistan e nelle repubbliche asiatiche. Al loro posto immigrarono i russi nella penisola. L'Ucraina riconquistò l'indipendenza nel 1991, a seguito della dissoluzione dell'URSS.

Fin quando nel 1954 tutto il territorio apparteneva all'Unione Sovietica non importava molto la spartizione delle terre, ma quando l'Ucraina rivendicò l'indipendenza la Russia chiese una "rettifica" dei confini, dal momento che sul suolo ucraino vi era una consistente minoranza di russi in Crimea e nelle città più industriali dell'est.

Il 26 aprile 1986 si verificò l'esplosione di un reattore nella centrale di Chernobyl, che ha sprigionato tonnellate di scorie radioattive nell'atmosfera. Si tratta del più grave incidente nucleare della storia dell'umanità ed è passato alla storia come "Il disastro di Chernobyl", infatti la nube riadioattiva trasportata dal vento arrivò in tutta Europa e raggiunse il Mediterraneo.

Nel 2013 si è verificato l'Euromaidan, ovvero una violenta protesta scatenata dai pro-europeisti contro la decisione del governo di sospendere le trattative di associazione con l'UE.

Il 21 marzo 2014 l'Ucraina ha firmato un accordo di associazione con l'Unione Europea, che è entrato in vigore il 1° settembre 2017. Si tratta del primo ma decisivo passo dell'Ucraina verso l'adesione definitiva all'Unione Europea, sebbene il percorso per arrivarci sia lungo e pieno di insidie. Ciò ha come conseguenza che la Federazione Russa ha occupato militarmente e annesso la Crimea dopo un referendum filorusso (non riconosciuto dagli altri Paesi all'infuori della Russia e nemmeno dall'ONU).

Nell'aprile del 2014 ha avuto inizio la guerra del Donbass: una guerra tra ucraini e russi per l'occupazione di questa parte di territorio che ha portato migliaia di morti.

Gli accordi di Minsk non portano a un cessate il fuoco e a un dialogo tra i due Paesi, e continuavano a esserci morti da entrambe le parti. Successivamente l'Ucraina perde anche le oblast di Donetsk e Lugansk, che ora si fanno chiamare Nuova Russia (2016).

Il 24 febbraio 2022 la Russia ha invaso l'Ucraina, a suo dire per supportare i Russi nel Donbass e per difendere la loro indipendenza dall'Ucraina riconoscendo la Repubblica Popolare di Doneck e la Repubblica Popolare di Lugansk (che nessun altro paese al mondo riconosce). Si tratta di una guerra che in quanto ingiusta ha portato diversi paesi a supportare l'Ucraina attraverso aiuti umanitari e in seguito anche militari. Questo evento ha riesumato un termine che sembrava ormai morto del tutto con la fine della Guerra Fredda: la Terza Guerra Mondiale.



Economia

L'agricoltura è di fondamentale importanza per l'economia. Per le vaste pianure e il suo suolo fertilissimo l'Ucraina è stata definita "il granaio d'Europa" ed è uno dei maggiori produttori di cereale a livello mondiale. Si coltiva frumento, orzo, mais, segale, avena, miglio, patate, barbabietole da zucchero, piante tessili, tabacco, ortaggi, frutta, vigneti ed esporta anche olio di girasole, miele, uova e pollame.

L'allevamento bovino e suino è molto sviluppato.

Nelle acque interne è praticata la pesca.

L'Ucraina possiede grandi ricchezze minerarie, come carbone, ferro, manganese, petrolio e metano. Oltre alle risorse presenti nella "terra nera", il settore industriale ha avuto un forte sviluppo per la disponibilità di energia nucleare e anche idroelettrica (lungo il Dnepr sono state costruite centrali idroelettriche). È nel Donbass, la regione orientale corrispondente al bacino del Donec, dove si concentrano le miniere e le industrie: rappresenta il cuore industriale del Paese e dell'Europa, per la produzione di acciaio e ghisa. Tra le industrie segnaliamo la cantieristica, le fabbriche metalmeccaniche ed elettroniche.

Sebbene l'Ucraina abbia un potenziale economico notevole, è uno dei paesi più poveri d'Europa. Inoltre importa gas e petrolio dalla Russia, dal momento che le proprie riserve non sono sufficienti per soddisfare le esigenze del paese.

Sebbene il turismo sia stato danneggiato dal disastro di Chernobyl (1986), nel 2008 l'Ucraina era classificata come l'ottavo paese per numero di visite. Inevitabilmente le tensioni per l'indipendenza e le guerre che ci sono state dal 2014 in poi hanno condizionato questo settore. Le destinazioni turistiche più scelte sono la capitale Kiev, la penisola di Crimea, la città di Leopoli, e perfino Černobyl' (dove si possono fare escursioni nella zona contaminata, dal momento che le autorità ucraine sostengono che una breve permanenza in quell'area non espone ad eccessivi rischi per la salute).

La moneta dell'Ucraina è il Grivnia.



Piatti tipici

I piatti tipici della cucina ucraina sono: Vareniki, Borsch (zuppa ucraina), Pollo alla Kiev, Golubcy (involtini di cavolo), Plov (pilaf), insalata shuba, Tovtchenyky (pesce cotto), Nalesniki (pancake), Deruny (frittelle di patate), Kholodets (aspic), Kasha (varietà di porridge), Churchkheli (caramella a forma di candela), Torta Napoleon, Sochniki (dolcetti ucraini ripieni di ricotta), Syrniki (frittelle russe), Torta Spartak.
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