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I termini "intercambiabili" e "interscambiabili" esistono nella lingua italiana e, quindi, sono entrambi corretti. Sono dei sinonimi, cioè esprimono lo stesso concetto: "che si possono scambiare o sostituire con uno o più altri elementi uguali, analoghi o affini".
Non sono due termini così utilizzati, dato che possono essere facilmente sostituiti da altri più comuni, come: sostituibili, commutabili, scambiabili ecc.
Sono anche aggettivi composti, cioè formati dall'unione tra due elementi (prefissoide più un aggettivo):
- intercambiabile = inter- e cambiabile.
- interscambiabile = inter- e scambiabile.
Curiosità
Anche se è una regola non scritta e, quindi, non soggetta a delle regole grammaticali che ci obbligano a rispettarla, i due termini vengono spesso usati nel seguente modo:- Intercambiabile = quando si possono cambiare dei pezzi in un singolo oggetto ("per esempio le ruote di una bicicletta che si possono adattare alle altre della stessa misura").
- Interscambiabile = quando A e B si scambiano tra di loro ("i loro ruoli sono interscambiabili" cioè possiamo mettere uno nella posizione dell'altro e non cambia nulla, per esempio gli addendi di una somma che scambiandoli di posto otteniamo sempre lo stesso risultato, 2+3 o 3+2 fa sempre 5).
Esempio
Nell'immagine presente all'interno di questo articolo sono raffigurati due strumenti da lavoro: una chiave inglese regolabile e un martello, che però vengono utilizzati in modo illogico. Dal momento che il martello va associato al chiodo e la chiave inglese al bullone a testa esagonale, possiamo dire che i due strumenti non sono "intercambiabili" o "interscambiabili".- La scheda sim dello smartphone era intercambiabile con una sim più piccola.
- Io credo che mito e immaginazione siano in realtà concetti quasi interscambiabili e che la credenza sia la sorgente di entrambi.
- È la globalizzazione. Ci vogliono tutti uguali e intercambiabili.
- Gli addendi dell'addizione sono interscambiabili.