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Riassunto vita: William Shakespeare

Riassunto:
William Shakespeare (Stratford-on-Avon 1564-1616) è senza dubbio uno dei drammaturghi più grandi, ammirati e rappresentati di tutti i tempi per l'universalità dei temi e il linguaggio straordinariamente ricco.
Figlio di un guantaio e piccolo proprietario terriero, Shakespeare sposa a 18 anni una donna maggiore di lui da cui ha due figli.
A 22 anni abbandona la famiglia per cercare fortuna a Londra dove diventa attore oltre che autore di testi e impresario teatrale. Raggiunto il successo, grazie all'appoggio del duca di Southampton, diviene nel 1599 proprietario di un teatro, il celebre Globe, dove fa rappresentare i suoi testi.
Della sua vita privata si sa ben poco: le uniche notizie riguardavano vicende legali di scarsa importanza oppure le dati di pubblicazione o di rappresentazione delle sue opere. Dopo aver accumulato una discreta fortuna, ritorna a Stratford dove vive da gentiluomo di campagna fino alla morte.

Poetica
Le fonti delle tragedie e delle commedie di Shakespeare sono numerose. Egli attinge alla tradizione del teatro popolare inglese, alla cultura italiana, alle cronache medievali, a novelle spagnole, arabe, latine, agli storici greci, ma anche agli eventi della recente storia inglese. Rielabora, però. motivi e temi con indiscussa originalità sia nella tecnica teatrale sia nell'uso di un linguaggio di altissima poesia.
Shakespeare inventa una lingua nuova per ogni personaggio, per ogni stato d'animo, una lingua talmente immediata e concreta da dare l'impressione di essere creata nel momento stesso in cui viene scritta.
Grazie alla capacità di comprendere la natura umana, sa mettere in scena passioni e sentimenti universali, tanto umani e reali da essere lo specchio degli uomini di tutti i tempi, dando vita a un teatro tutto giocato sui contrasti: amore e odio, follia e saggezza, prepotenza e sacrificio, realtà e immaginazione.
Il grande drammaturgo inglese non solo ha saputo fare del mondo un teatro ma anche del teatro un piccolo mondo e ciò grazie alla sua straordinaria forza poetica: il suo occhio mosso da una sublime frenesia, si volge dal cielo alla terra, e dalla terra al cielo, e dà a un aereo nulla una casa in cui vivere, un nome (Sogno di una notte e mezza d'estate).
Tra le opere teatrali di Shakespeare più frequentemente rappresentate ricordiamo: La bisbetica domata, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, Molto rumore per nulla, Giulio Cesare, Amleto, Otello, Re Lear, Macbeth, La tempesta.

Romeo e Giulietta la trama
La tragedia Romeo e Giulietta è ambientata nel XIV secolo a Verona che, come altre città italiane, è teatro di una faida familiare. Le famiglie dei Montecchi e dei Capuleti si odiano ferocemente e si scontrano per la strade cittadine, incuranti degli editti del saggio principe Della Scala e delle proteste dei cittadini. Romeo, figlio del vecchio Montecchi, fa la conoscenza di Giulietta Capuleti, già promessa sposa al conte Paride. La sera stessa, Romeo si reca sotto il balcone di Giulietta e i due si dichiarano il loro amore. Coscienti dell'odio che divide le loro famiglie, si sposano segretamente con la complicità di frate Lorenzo, che è anche amico e consigliere di Romeo. Il giorno successivo, Tebaldo, della famiglia Capuleti, insulta Romeo per indurlo al duello. Questi non cade nella provocazione, che invece viene raccolta dal suo amico Mercuzio, che sguaina la spada. Il giovane Montecchi si frappone fra i due duellanti, ma Tebaldo, a tradimento, ferisce a morte Mercuzio. Romeo lo vendica, uccidendo Tebaldo. Intervengono i cittadini e il principe, il quale condanna all'esilio Romeo. Questi si trasferisce a Mantova.
Nel frattempo, il vecchio Capuleti ha stabilito per il giovedì successivo la data delle nozze di Giulietta con il conte Paride. La fanciulla chiede aiuto al frate, il quale le dà una pozione da bere la notte prima del matrimonio. L'effetto della bevanda è quello di simulare la morte per quarantadue ore. Il piano prevede che Giulietta venga sepolta nella tomba di famiglia, mentre Romeo, avvertito dal frate, dovrebbe, di nascosto, tornare a Verona, recarsi alla tomba, incontrarsi con Giulietta risvegliatasi dalla morte apparente e fuggire con lei. In realtà, a causa di un disguido, le cose si svolgono diversamente. Frate Lorenzo non riesce ad avvertire Romeo, il quale così, non sa della pozione assunta da Giulietta. Quando, a Mantova, viene informato dal suo servo che la sua sposa è morta, disperato, acquista da uno speziale un potente veleno dagli effetti immediati. Quindi si reca a Verona, nel cimitero in cui giace Giulietta. Apre la tomba e, poiché non è ancora scaduto il tempo previsto dalla pozione, gli appare la fanciulla morta. A quella vista, Romeo beve il veleno e muore. Quando la giovane si risveglia, sconvolta dalla vista di Romeo morto, prende il pugnale dell'amato e si uccide.
venute a conoscenza dei fatti, le due famiglie, addolorate, si riappacificano e si impegnano a innalzare due statue d'oro ai due amanti.



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