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Campania: riassunto di geografia

Appunto di geografia sulla regione Campania: confini, territorio, fiumi, laghi, monti, clima, popolazione, storia, economia, piatti tipici.

La Campania è una regione italiana a statuto ordinario di 5.606.467 abitanti. È la terza regione più popolata d'Italia (dopo la Lombardia e il Lazio). Il nome della regione Campania potrebbe dal termine latino campus, che vuol dire campagna, oppure dal termine osco Kampanom, perché al tempo degli antichi Romani la pianura su cui sorgeva questa regione era chiamata Agro Capuano, poi Agro Campano. Un'altra teoria a favore del significato "campagna" è la nota espressione "Campania felix", cioè "fortunata", per il terreno fertile in questa area.

Confini: la Campania si trova nell'Italia meridionale, è bagnata a ovest dal mar Tirreno, confina a nord con il Molise, a nord-ovest con il Lazio, a nord-est con la Puglia, a est con la Basilicata.



Indice




Territorio

Il territorio della regione Campania è prevalentemente collinare. Poche le pianure che si trovano nel casertano, lungo la costiera cilentina e lungo il corso dei fiumi Garigliano, Volturno e Sarno. Le pianure più importanti sono la Pianura Campana e la piana del Sele.



Tra i rilievi montuosi vi sono: l'Appennino Campano, l'Appennino Lucano e l'Antiappennino Romano-Campano. Le vette più elevate sono il monte Miletto (2050 m), il monte Cervati (1899 m), il monte Cervialto (1809 m) e il monte Terminio (1786 m). Lungo la costa si ergono masicci di origine vulcanica, tra questi il Vesuvio (vulcano quiescente e tra i più pericolosi al mondo perché l'area circostante è molto popolata), i Campi Flegrei (una vasta area vulcanica in cui suscita particolare interesse la solfatara di Pozzuoli, con manifestazioni di potenti fumarole d'anidride solforosa, getti di fango bollente ed elevata temperatura del suolo) e il Roccamonfina. Dalla costa tirrenica ai monti dell'Appennino Campano-Lucano si estende per 181.000 ettari il Parco Nazionale del Cilento e Vallo Diano, un territorio poco abitato e che attrae per la sua bellezza. Nel quale si trovano 1800 specie floristiche (tra cui la primula di Palinuro), animali come l'aquila reale, il corvo imperiale, l'astore, la volpe, il picchio nero e il picchio muratore, il gatto selvatico, la lontra e la salamandra.

I fiumi più importanti della regione sono: il Volturno (circa 170 km), il Sele e il Garigliano.

I principali laghi naturali sono il lago Laceno, il lago di Falciano, il lago del Matese, il lago d'Averno (di origine vulcanica), il lago Lucrino e il lago Fusaro.

Le coste della Campania sono alte e frastagliate e in pianura basse e sabbiose.

L'Arcipelago Campano (anche detto Arcipelago Napoletano o Isole Partenopee) è un arcipelago formato da un gruppo di cinque isole situate ai margini del golfo di Napoli, nel Mar Tirreno. Le isole principali, in ordine di estensione, sono: Ischia (la più grande), Capri, Procida, Vivara e Nisida

Superficie: 13.670,95 km²
Collina: 50,8%
Montagna: 34,6%
Pianura: 14,6%



Clima

La Campania può essere suddivisa in due zone climatiche: nelle fasce costiere prevale il clima mediterraneo anche in inverno per l'influenza del mare, nelle aree interne e montuose prevale il clima continentale, dove gli inverni sono più rigidi e talvolta accompagnati da nevicate (specialmente nell'Irpinia).



Popolazione

La Campania è la seconda regione più densamente popolata d'Italia (dopo la Lombardia). La popolazione campana è distribuita in modo piuttosto irregolare sul territorio con una alta concentrazione a Napoli e nelle aree circostanti: la provincia di Salerno per esempio ha una superficie quattro volte superiore a quella di Napoli ma solo un terzo dei residenti del capoluogo. Nelle zone più interne, nelle province di Benevento e di Avellino la densità abitativa è di gran lunga minore. Oltre Napoli, le città più popolate sono: Salerno, Giugliano in Campania, Torre del Greco, Pozzuoli e Caserta.

Gli abitanti della Campania si chiamano campani.



Capoluogo e province

Nella Campania ci sono 5 province e 550 comuni.
  • Napoli, capoluogo di regione.
  • Avellino, rinomata per la produzione artigianale di torrone.
  • Benevento, città di monumenti romani (Arco di Traiano e Teatro Greco).
  • Caserta, in cui si trova la Reggia di Caserta.
  • Salerno, conosciuta per la sua eccellente cucina.


La bandiera e lo stemma

La bandiera della Campania
La bandiera della regione Campania ha uno stemma appartenuto alla Repubblica marinara di Amalfi e formato da una banda rossa in campo bianco, lo sfondo è di colore azzurro.



Storia

I primi insediamenti nella regione Campania risalgono al Paleolitico medio, al tempo dell'uomo di Neandertal, per il ritrovamento delle selci (roccia sedimentaria composta di silice) lavorate e scheggiate a patina bionda.

Nel I millennio a.C. la regione fu popolata dagli Osci, gli Aurunci, gli Ausoni, i Sidicini e i Sanniti: furono popolazioni di ceppo indoeuropeo che palavano la lingua osca. Dal VIII secolo a.C. sbarcorono i Greci che occuparono la costa, ma gli Etruschi che fondarono alcune fra le più note città della Magna Grecia (Cuma, Ischia, Pozzuoli, Napoli, Paestum) limitarono le espansioni dei coloni greci e ricacciarono le popolazioni indoeuropee verso l'interno. Il principale centro etrusco fu Capua.

Nel IV sec. a.C. giunsero i Romani: la Campania seguì le stesse sorti di Roma e divenne una delle zone più ricche e importanti dell'Impero romano, residenza di patrizi e imperatore. Questo dominiò durò per 7 secoli.

In seguito la regione venne divisa tra Bizantini e Longobardi. I ducati di Napoli, Gaeta e Amalfi divennero sempre più indipendenti e, in particolare Amalfi, fu una fiorente Repubblica Marinara nei secoli IX-XI.

Nel XII secolo i Normanni occuparono l'intera regione, poi il controllo passò agli Svevi, agli Angioini (che fondarono il Regno delle due Sicilie), agli Aragonesi, agli spagnoli, e più tardi ai Borboni, sotto ai quali ci fu una decadenza economica. Nel 1799 fu proclamata a Napoli la Repubblica Partenopea ma ebbe breve durata. Dopo la conquista garibaldina venne annessa al Regno d'Italia nel 1861.



Economia

L'agricoltura è molto sviluppata nelle pianure costiere e nelle aree pianeggianti e collinari per via del clima mite, degli abbondanti corsi d'acqua di superficie e del terreno fertile, in quanto di origine vulcanica e, quindi, ricco di elementi minerali. La coltivazione riguarda: cereali, (pomodori, melanzane, cavolfiori, peperoni), legumi (fagioli, piselli), alberi da frutto (agrumi, abicocche, prugne, ciliegie), olivi, viti, tabacco, canapa.

L'allevamento dei bufali è molto importante per la produzione della mozzarella di bufala campana. Si allevano anche bovini, suini ed ovini.

La pesca è praticata soprattutto a Torre del Greco, a Torre Annunziata e a Pozzuoli. Non è un attività ben sfruttata perché le acque non sono particolarmente adatte per la pesca e perché non vengono utilizzate attrezzature moderne. Tra i principali prodotti marini pescati vi sono le cozze e vongole del golfo di Napoli, cernie e pesci azzurri come alici. La lavorazione dei coralli è un'attività artigiale tipica di questa regione.


L'industria ricopre un ruolo importante nell'economia della regione, ma gli insediamenti industriali sono per lo più concentrati nel napoletano. Tra le industrie presenti vi sono: chimica, siderurgica, meccanica, alimentare (conservazione di prodotti agricoli, pastifici), elettronica. Importanti sono anche i cantieri navali, le vetrerie, i cementifici, le industrie per la lavorazione della pelle e i calzaturifici.

Il turismo è il punto di forza della Campania, che si attesta tra le 20 regioni più visitate d'Europa e la quinta in Italia (dopo Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana). Qui vi sono centri balneari e termali famosi in tutto il mondo (Amalfi, Ischia, Capri), città d'arte e cultura, ricchezze archeologiche uniche al mondo (le città romane di Pompei ed Ercolano, sepolte dall'eruzione del Vesuvio e riportate alla luce dagli archeologi), le aree dei vulcani e i parchi naturalistici.



Piatti tipici

I piatti tipici della Campania sono: pizza napoletana, caprese, spaghetti con colatura di alici, paccheri allo scoglio, polpo affogato, fritatta di spaghetti, salsiccia con i friarielli, impepata di cozze, minestra maritata, babà, casatiello, ragù, lardiata, parmigiana di melanzane, migliaccio, fritatta di maccheroni, zuppa di cozze, pastiera napoletana, sfogliatella, pasta al forno, pasta cacio e uova alla napoletana.



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