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Friuli-Venezia Giulia: riassunto di geografia

Appunto di geografia riguardante la regione Friuli-Venezia Giuli: territorio, confini, province, fiumi, laghi, clima, popolazione, storia ed economia.

Il Friuli-Venezia Giulia è una regione italiana a statuto speciale di 1.197.392 abitanti abitanti. Questa regione ha due nomi: il nome "Friuli" è di origine romana e deriva dalla città di Forum Iulii, cioè città della famiglia Giulia, fondata da Giulio Cesare; il nome Venezia Giulia è collegato sia al nome della famiglia Giulia sia a quello dell'antica popolazione dei Veneti.

Confini: il Friuli-Venezia Giulia si trova nell'Italia nord-orientale, la regione è bagnata a sud dal mare Adriatico e confina a nord con l'Austria, a est con la Slovenia, a Ovest con il Veneto.



Indice




Territorio

Il territorio della regione è montuoso nell'area settentrionale, collinare nell'area centrale e pianeggiante vicino alla costa.

Le cime più elevate non superano i 3000 metri e sono: il monte Coglians (2780 m) al confine con l'Austria, lo Jof di Montasio (2752 m) a nord-est tra Austria e Slovenia.

Tra i valichi più importanti vi sono il Passo di Monte Croce Carnico e Sella di Camporosso (o Passo di Tarvisio) che mettono in comunicazione con l'Austria e da qui con tutta l'Europa centrale.

I fiumi più importanti della regione sono il Tagliamento, l'Isonzo, il Livenza, il Torre, lo Stella, il Natisone, il Timavo, il Piave

I principali laghi naturali sono il lago di Cavazzo e il lago del Predil.

Superficie: 7.924,36 km²
Montagna: 42,6%
Pianura: 38,1%
Collina: 19,3%



Clima

Il clima della regione varia a seconda dell'altitudine: gli inverni sono rigidi sia in pianura che in montagna, mentre le estati sono fresche in montagna e afosa in pianura. Le estati sono piovose a causa dell'umidità che va accumulandosi e che rimane bloccata tra i rilievi, mentre in inverno ciò non avviene perché i venti sono più forti, in particolare nella regione di Trieste soffia la bora, ovvero un vento gelido e violento con raffiche che raggiungono i 150 km/h.



Popolazione

La popolazione si concentra soprattutto nella zona pianeggiante e lungo la costa. Tra le lingue parlate nella regione vi sono il veneto che si parla nell'entroterra veneziano, il friulano che è il dialetto regionale, il tedesco in alcune comunità insediate nel Carnia, e lo Sloveno al confine con la Slovenia.

Gli abitanti del Friuli-Venezia Giulia si chiamano friulani.



Capoluogo e province

Nel Friuli-Venezia Giulia ci sono 4 enti di decentramento regionale  (ex province) e 215 comuni.
  • Trieste, capoluogo della regione.
  • Udine, nota per il centro storico e le strade più antiche si trovano dalle parti del Castello di Udine.
  • Pordenone, è un concentrato d'arte a cielo aperto: palazzi cinquecenteschi, chiese romaniche, edifici gotici e barocchi, facciate affrescate lungo i tanti corsi porticati.
  • Gorizia, famosa per il castello medievale, il Duomo e il Museo della Grande Guerra.



La bandiera e lo stemma

La bandiera del Friuli-Venezia Giulia

La bandiera del Friuli-Venezia Giulia è formata da uno stemma che raffigura un'aquila d'oro con le ali spiegate che regge con gli artigli una corona d'argento su uno sfondo azzurro. L'immagine proviene da un bassorilievo della città di Aquileia.



Storia

Anticamente la regione era popolata dagli Euganei, poi dall'antico popolo dei Veneti (da cui prese il nome la regione del Veneto). Dal III secolo a.C. la regione passò sotto il dominio dei Romani, che bonificarono i territori, fondarono città (nasce la colonia di Aquileia) e costruirono strade attraverso i valichi alpini per rendere più efficienti le comunicazioni con le altre regioni dell'Impero romano.

Ben presto la regione divenne un passaggio obbligato per i popoli che giungevano in Italia. Tra il VI e l'VIII secolo la regione passò ai Longobardi, mentre i Bizantini controllavano la zona costiera e i traffici sull'Adriatico. Poi la regione passò ai Franchi e successivamente fece parte della Repubblica di Venezia, fino a quando nel 1797 venne ceduta all'Austria (insieme alla Lombardia e al Trentino).

Con la terza guerra dindipendenza del 1866 il Friuli divenne un possedimento del Regno d'Italia, con l'esclusione della città Trieste che venne acquisita insieme alla penisola istriana solo con la prima guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale vennero ridisegnati i confini orientali dell'italia: l'Istria e la Dalmazia passarono a quella che all'epoca era chiamata Jugoslavia, e nel 1954 Trieste fu definitivamente annessa all'Italia.



Economia

Viene praticata l'agricoltura moderna mediante tecnologie avanzate. Si producono grano, granoturco (usato per la polenta), barbabietole da zucchero. Molto praticata è la frutticultura (soprattutto mele, pere, pesche) e la viticoltura dove vino e grappe sono destinati sia al mercato interno che all'esportazione.

Un'altra importante attività è l'allevamento bovino che viene praticato con metodi moderni e quello suino, anche per la produzione del famoso prosciutto crudo di San Daniele, che dal 1970 ha il riconoscimento DOP e che viene realizzato ancora con metodi artigianali.

L'industria è il settore più sviluppato della regione, principalmente piccole e medie imprese sparse su tutto il territorio. Le industrie in questione sono legate alla produzione agricola, elettrodomestici, componenti elettronici, mobili e infissi per l'arredamento, minuteria metallica, siderurgica e tessile.

Il porto di Trieste è primo per traffico merci in Italia e il principale porto petrolifero del Mediterraneo.

Il turismo estivo è molto sviluppato per le località balneari che accolgono migliaia di visitatori italiani e stranieri, in particolare Lignano Sabbia D'Oro e Grado. Anche se il turismo invernale non è molto sviluppato come nel Trentino e nel Veneto sono da segnalare le accoglienti stazioni turistiche situate sulle Alpi.



Piatti tipici

I piatti tipici del Friuli-Venezia Giulia sono: colàz, formaggio Montasio, frico, jota, frittole veneziane, strucolo, brovade e muset, strucchi, liptauer, biga, fusi istriani, gnocchi, grissino di Resiutta, gubana, krafi, pinza triestina, putizza, prosciutto San Daniele, shulta fumât, stinco di Carnia, asparago bianco, biscotti Brazzà, biscotto di Pordenone, blecs, Buiadnik, cjalsons.



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