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Trieste: riassunto di geografia

Appunto di geografia riguardante Trieste, capoluogo della regione Friuli-Venezia Giulia: descrizione del territorio, storia, economia, turismo.

Trieste è il capoluogo della regione italiana a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia e conta poco più di 200.000 abitanti, detti triestini. Il nome Trieste deriva dal venetico Tergeste che risale all'epoca preromana: "terg" sta per mercato ed "este" per città, ovvero città-mercato.



Indice




Territorio

Trieste si affaccia sull'omonimo Golfo di Trieste, che è un'insenatura dell'Alto Adriatico settentrionale. È posto fra la penisola italiana e l'Istria, a circa 80 km di distanza linea d'aria dal confine con la Slovenia.

Il territorio di Trieste è formato da un pendio collinare che cresce in altitudine fino a diventare montagnoso anche nelle vicinanze del centro abitato. Comprende l'altopiano carsico, detto appunto Carso, noto per le sue grotte e le sue doline, che scende bruscamente verso il mare. E il monte più alto del Carso triestino è il Monte Cocusso (672 m).

Il terreno è di tipo argilloso e di colore rossastro derivante dall'erosione del calcare, particolarmente adatta alla coltivazione dell'uva da vino.



Clima

Il clima varia a seconda dell'altitudine e dalla distanza dal mare. Lungo la costa il clima è relativamente mite, però la città è esposta alla bora, un vento secco e freddo con violenti raffiche che superano i 100 km/h che scende dall'Altopiano carsico al mare soprattutto nella stagione invernale.



La bandiera e lo stemma

La bandiera di Trieste

La bandiera di Trieste raffigura un'alabarda di colore bianco su sfondo rosso. Un'alabarda è un'arma in asta, da punta e da taglio, ed è tagliente da entrambi i lati.
Lo stemma di Trieste

Lo stemma di Trieste è costituito da uno scudo francese antico di color rosso con una corsesca argento (detta anche alabarda, o lancia, di San Sergio) il tutto timbrato da una corona muraria da città.



Storia

I primi insediamenti stabili a Trieste risalgono al Neolitico. Nel II millennio a.C. era popolata dai castellieri, fra il X e il IX secolo a.C. giunsero gli antichi Veneti, intorno al II secolo a.C. venne conquistata dagli antichi Romani.
Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente il territorio passo nelle mani dell'Impero bizantino e Trieste entrò in un periodo di decadimento riducendosi a un piccolo villaggio di pescatori; nel 788 venne occupata dai Franchi.
Nel XII secolo la città divenne un Libero Comune, e per i successivi tre secoli il controllo della città passò nelle mani della Repubblica di Venezia, la contea di Gorizia e il Patriarcato di Aquileia.
Durante l'epoca austriaca Trieste divenne un importante porto e nelle vicinanze di esso sorsero la Borsa valori, il Palazzo della Luogotenenza e il primo cantiere navale di Trieste.
In questo periodo Trieste ebbe un crescente aumento della popolazione raggiungendo i 30.000 abitanti, per via dei numerosi immigrati (istriani, veneti, dalmati, friulani, sloveni, austriaci, ungheresi, serbi, greci).
Tra il Settecento e l'Ottocente Trieste venne occupata per 3 volte dalle truppe napoleoniche, fino al 1813 quando l'impero francese perse nella battaglia di Lipsia e il territorio ritornò all'impero austriaco (la casa d'Asburgo).
Tra il XIX secolo e i primi del XX secolo gli italiani volevano perfezionare territorialmente la propria unità nazionale liberando le terre soggette al dominio straniero, e si arrivò alla terza guerra d'indipendenza (1866), combattuta dal Regno d'Italia contro l'Impero austriaco e che portò all'annessione del Veneto, del Friuli e della provincia di Mantova. Nel 1870, lo Stato Pontificio venne annesso all’Italia e Roma ne diventò la capitale. A rimanere ancora fuori dai confini nazionali erano varie zone, ma soprattutto la regione del Trentino e la Venezia Giulia, con le rispettive città principali: Trento e Trieste.
Quando l’Italia si trovò a decidere se entrare o meno in guerra (prima guerra mondiale), la questione delle due città giocò un ruolo fondamentale. Dopo un anno di neutralità, l’Italia si trovò così proiettata nella Grande Guerra con l’obiettivo di riappropiarsi dei territori che mancavano per raggiungere una completa unità nazionale.
L’esercito italiano ottenne una vittoria decisiva a Vittorio Veneto: il 3 novembre 1918 fu firmato l'armistizio e le truppe italiane occuparono Trento, il giorno seguente entrarono a Trieste.
Al termine della seconda guerra mondiale, con l'Italia sconfitta, Trieste venne occupata prima dai militari tedeschi e poi dai militari jugoslavi.
Il ritorno ufficiale e definitivo di Trieste all'Italia avvenne in seguito agli accordi sottoscritti il 5 ottobre 1954 fra i governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti d'America e della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia con il Memorandum di Londra.



Economia

Le attività commerciali e industriali della città sono legate al porto, sebbene non abbia la stessa importanza di un tempo.

Tra le industrie presenti vi sono quella metallurgica e quella meccanica industriale e navale. Trieste è anche sede del gruppo Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera.



Monumenti e luoghi d'interesse

Trieste è una città moderna e vivace, ma a Città Vecchia, ovvero nel centro storico, si trova il più antico insediamento urbano di Trieste

Tra i luoghi di maggiore interesse a Trieste vi sono: lo storico Caffè San Marco, il Castello di Miramare, l'Arco di Riccardo, la Piazzetta Barbacan, il piccolo porticciolo di Muggia, il Museo d'arte moderna Ugo Carà, Villa Romana Parco Randaccio, Piazza Unità d'Italia (vedi foto in alto), il Castello di San Giusto, Alinari Image Museum, la Cattedrale di San Giusto, i Colli Orientali, la Risiera di San Sabba, il Borgo Teresiano, le statue degli scrittori (James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba), Museo Sartorio, Museo Revoltella, la SInagoga, il Parco San Giovanni, il Molo Audace.



Curiosità

- Il poeta triestino Umberto Saba ha dedicato una poesia alla sua città intitolata per l'appunto "Trieste": nel nostro sito potete trovare testo, parafrasi, analisi e commento.

- Del Carso, l'altopiano alle spalle di Trieste, ne ha parlato Giuseppe Ungaretti in molte sue poesie tra cui "San Martino del Carso".



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