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Mappa concettuale: Germania


Germania è un paese che ha problemi legati all'alta densità della popolazione, all'inquinamento, ai molti immigrati e alla disoccupazione. La capitale della Germania è Berlino. Non ha confini naturali. I fiumi sono Danubio, Reno, Elba, Meno, Mosella. Al nord c'è il bassopiano germanico mentre al sud alpi e prealpi. La religione è protestante, cattolica ed islam. L'agricoltura è incentrata sulla produzione di patate, cereali, barbabietole da zucchero e si allevano suini e bovini. Le industrie tedesche sono l'industria nucleare, pesante e chimica.
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Mappa concettuale: Irlanda


L'Irlanda ha origine celtica, nel 12° secolo fu conquistata dagli anglo-normanni. Nel 1916, ci fu la Pasqua di sangue, cioè la rivolta per l'indipendenza dove l'Ulster restò al Regno Unito. Nel 1949 fu proclamata la repubblica d'Irlanda Eire, adesso è membro dell'Unione Europea. Possiede un ampia pianura centrale, ripide scogliere e alture modeste. Il fiume più lungo è lo Shannon, il clima è mite per la corrente del Golfo. La capitale è Dublino. I prodotti più commercializzati sono la torba, il tessile, il cuoio, informatica.
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Mappa concettuale: Svizzera


La Svizzera ha 26 cantoni o stati federati. E' un paese neutrale membro dell'ONU. Anticamente erano popolati dagli Elvezi, una popolazione celtica.

Monti: Cervino, M.Rosa, M.Bianco, Bernina, Jungfrau.

Laghi: Lemano o di Ginevra, di Zurigo, di Neuchatel.

Prodotti: forestali, allevamento bovino, macchine di qualità.
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Mappa concettuale: Liechtestein


Liechtestein è un principato indipendente, cioè ha un fisco favorevole e ci sono molte attività finanziarie. Ha una monarchia costituzionale ereditaria, ha il reddito più alto d'Europa e non ha esercito. La lingua parlata è il tedesco. La capitale del Liechtestein è Vaduz e si trova tra Svizzera e Austria.
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Mappa concettuale: Austria


L'Austria è una repubblica federale di 9 stati. La capitale è Vienna. Si parla il tedesco. Il territorio è per il 70% montuoso (Alti Tauri, Alpi Austriache, Alpi Salisburghesi) ed è molto sviluppato il turismo. Ci sono laghi alpini, fiumi (Danubio, Inn, Salzach, Drava). Nella pianura pannonica si allevano i bovini, e si coltivano barbabietole, cereali e frutta. Tipici del posto sono i cavalli lipizzani.
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Come installare il pulsante Segui su Facebook

Per leggere gli aggiornamenti di stato di una pagina Facebook o di un profilo personale non si deve obbligatoriamente mettere il "Mi Piace" o aggiungerlo come amico; da un po' di tempo è possibile fare click sul pulsante Segui. Tra i plugin offerti da Facebook per essere installati in un blog è presente anche il pulsante Segui su Facebook ma è poco popolare rispetto al classico Like Box. Tuttavia può risultare utile principalmente per chi non dispone di una pagina ma solamente di un profilo e dato che c'è un numero massimo di 5.000 amici, si può puntare quantomeno a mantenere alto l'interazione fra utenti permettendo agli altri di potervi seguire. E' una funzione utile anche per coloro che non vogliono rimuovere il proprio Mi Piace ad una fan-page o non vogliono eliminare alcun amico ma sono stufi di seguirlo in continuazione.

Per installare il pulsante Segui su Facebook dovete andare nella sezione Follow button di Facebook. Qui dovete inserire l'url esatto della pagina o del profilo, scegliere uno stile, un colore, se mostrare o meno le immagini profilo di chi vi sta seguendo e se necessario anche le dimensioni del pulsante.


Quando avrete ultimato le personalizzazioni del pulsante Follow button dovrete fare click su Get Code.

Dovete selezionare il codice IFRAME in quanto è quello più facile da prelevare ma se volete il codice in HTML 5 e non avete mai creato un'applicazione dovrete utilizzare entrambi i codici che vi vengono forniti incollando il primo, dopo il tag <body> ed il secondo dove volete che appaia il plugin..

LEGGI ANCHE: Come inserire pulsante Segui su Google Plus
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Creare tabelle con righe e colonne su Blogger

Su Blogger manca una funzione essenziale per chi ama non solo scrivere ma anche tenere tutto in ordine: mancano le tabelle. Probabilmente il team di Blogger ha pensato che non fosse necessario implementare una funzione simile perché è facilmente realizzabile in HTML usando siti o programmi esterni. In un'altro articolo avevo spiegato come creare dei riquadri da usare per inserire codice o mettere in evidenza alcune cose. Invece in quest'articolo vi spiegherò come creare tabelle con righe e colonne su Blogger, proprio come si fa con programmi come Microsoft Word. Infatti non potrebbe essere diverso il risultato perché per realizzare una tabella per Blogger dovete utilizzare Word o un programma simile (vedi: alternative a Microsoft Office).

Aprite il vostro programma clone di Microsoft Word (o anche esso stesso, io uso LibreOffice), poi dovete selezionare dal menù principale la voce Tabella, dopodiché dovrete fare click su Inserisci ed infine nuovamente su Tabella.

Qui dovrete scegliere il nome per la tabella, inserire il numero di colonne e di righe. Per confermare l'inserimento dovete fare click sul pulsante Inserisci.



A questo non punto non sarà difficile inserire il testo, cambiare le dimensioni o il font, in quanto tutte queste funzioni sono presenti nel menù in alto.

La parte più complessa, o meglio, da tenere a mente, riguarda il salvataggio del file. Quando avrete finito di creare la tabella dovrete salvare il file con nome e selezionare come formato, quello in HTML.
In questo modo il file si aprirà come se fosse una scheda del browser (Chrome, Firefox, IE ecc.). Per poter prendere il codice HTML della tabella dovrete modificare l'estensione del file da HTML a TXT. Così facendo tutto il codice si troverà all'interno di un editor di testo.
Dovrete prendere solo tutto il codice che si trova fra i tag <HTML> e </HTML>. Il codice va incollato all'interno di un post, ma nella modalità HTML.

In alternativa potete ricopiare la tabella così com'è e poi incollarla nella modalità Scrivi di Blogger. In questo modo le scritte appariranno con il font e il colore utilizzato su Microsoft Word.
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Mappa concettuale: Danimarca


La Danimarca è il regno più antico, il re si chiama Harald Cristiano. La Danimarca comprende Islanda sino al 1944 e Groenlandia sino ad oggi. La capitale è Copenaghen. Non sono presenti monti, la terra è spianata dai ghiacciai. Ci sono molte isole: Fionia, Fyn, Sielland, Lolland, Falster, Far Oer, Groenlandia. Non passano più traghetti dato che sono stati costruiti grandi ponti e tunnel. Le risorse maggiori sono il burro, la pesca, i cereali ed i bovini. Uno scrittore danese famoso è Andersen.
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Mappa concettuale: Norvegia - Carta


Questa mappa concettuale mostra la cartina della Norvegia mettendo in risalto i luoghi più importanti e associando ad essi dei simboli per cui sono celebri queste città.
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Mappa concettuale: Norvegia


Il territorio della Norvegia è prevalentemente montuoso, ci sono le Alpi scandinave. Le coste sono frastagliate (Fiordi), e presenta due isole: Vesteralen, Lofoten. Nella sua storia ci sono stati i vichinghi, il re danese, le invasioni tedesche nel 1940, e non fa parte dell'Unione Europea.

In Norvegia c'è poca disoccupazione. Si produce energia elettrica grazie ai fiumi brevi e impetuosi. Ci sono le miniere di ferro, rame, magnesio. Si produce legname, petrolio e metano; c'è l'allevamento di ovini, bovini e renne; è molto praticata la pesca, in particolare quella del merluzzo.
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Frasi belle per auguri di Natale


Il Natale è una festa che si celebre il 25 dicembre per celebrare la nascita di Gesù e si festeggia in tutto il mondo. Spesso viene visto come un giorno dove si possono fare grandi abbuffate e ricevere tanti regali ma oltre il lato delizioso e divertente c'è soprattutto un lato religioso che non deve essere messo in secondo piano. Natale è anche un giorno di auguri, dove si chiude un occhio ai fattacci passati e si tende la mano, bisogna essere più gentile ed un buon inizio è fare gli auguri.

Il trucchetto per scegliere belle frasi di Natale è quello di trovare la frase giusta per scaldare il cuore del destinatario. Qui di seguito troverete una raccolta di frasi di auguri di buon Natale ma non tutte possono andare bene per tutti, ci sono frasi destinati ad un pubblico femminile, maschile, per amici, per il fidanzato o per la fidanzata, per familiari (mamma, papà, fratello, sorella), conoscenti o colleghi di lavoro; se saprete distinguere questo significa che siete a buon punto. Ad ogni modo non dimenticate di mettere alla fine di qualsiasi frase il solito "Buon Natale", così è sicuro che dall'altra parte, il messaggio venga capito, apprezzato e possibilmente ricambiato... ma non frainteso.

1) Il vero messaggio del Natale è che noi tutti non siamo mai soli. Buon Natale.

2) Ti auguro un buon Natale, un felice periodo di festa e una serena ripresa del lavoro... Il più tardi possibile.

3) Ti amo. E Natale è il momento più magico dell'anno per ricordartelo. Buone feste, amore.

4) Non ho la barba e il vestito rosso, ma un dono te lo mando lo stesso. Buon Natale!

5) Auguri, amore! Sei tu il mio Natale.

6) Vi auguro tanti auguri di Buon Natale per quanti sono i fiocchi di neve.Tanti auguri!

7) Il Natale regala sempre una piccola favola. La nostra, per fortuna, è iniziata da un bel pezzo. Auguri, mia dolce metà!

8) Ogni anno i soliti messaggi: stelle, amore e Babbi Natale. La semplicità è sempre apprezzata, se la si accompagna con un grande augurio: felice Natale.

9) Un dolce abbraccio al mio Babbo Natale preferito. Tanti auguri.

10) Le cose più belle della vita non sempre si vedono con gli occhi... Per te, l'augurio che la stagione del cuore sia davvero speciale. Tanti auguri di buon Natale!

11) Spero che il tuo Natale sia felice quanto il mio. Io ho ricevuto un regalo stupendo: mi sono accorta di amarti.

12) Spero di avervi portato ciò che mi avevate chiesto. Se mi fossi dimenticato qualcosa, scrivetelo pure alla Befana che provvederà a farvelo avere. Babbo Natale.

13) Guarda un po' quel caminetto! C'è un vecchietto con un pacchetto! Il suo messaggio è davvero speciale: mami e papi, buon Natale!

14) Una delle gioie più grandi del Natale è di poter dire agli amici quanto sono importanti per noi. Buon Natale.

15) Che la magia del Natale rafforzi in voi la gioia di condividere, sperare e rinnovare sempre la vostra vita. Vi voglio bene, mamma e papà.

16) Averti è stupendo e, finché tu sarai con me, ogni Natale sarà sempre più bello.

17) Ho imparato grazie a voi che le cose più belle della vita non si guardano con gli occhi ma si sentono con il cuore. Oggi voglio ricordarvelo con i miei auguri di buon Natale. Grazie, mamma e papà!

18) Con l’augurio che possa essere esaudito tutto ciò che desideri. Buon Natale.

19) Auguri per ogni sorriso che ti farà star bene, per ogni sogno che vorrai realizzare, per ogni bacio che ti scalderà il cuore. Buon Natale!

20) Un Natale di gioia e magia, che ci riempia di emozioni e gratifichi con le piccole cose: è questo il mio desiderio per tutti voi, amici miei. Tanti auguri!

21) Per questo Natale non voglio luci colorate e strade agghindate, ma tanti pensieri felici che illuminino i cuori degli amici. Per questo Natale non voglio omini ben vestiti che si fingono divertiti, ma guance dipinte di rosso per i troppi sorrisi. Per questo Natale voglio che un caloroso abbraccio avvolga il tuo cuore. Auguri sinceri.

22) Che lo spirito del Natale possa seguirti in tutti i giorni che verranno; che la pace e l’amore riempiano il tuo cuore, la bellezza invada il tuo mondo, la felicità e la gioia risiedano nella tua dimora, ogni giorno di più. Felice Natale.

23) Per un Natale di gioie condivise, sorrisi sinceri e parole d’amore. Auguri con tutto me stesso.

24) È tempo di festa, regali inattesi, poesie sincere e frasi preconfezionate, sguardi felici e addobbi scintillanti. È un tempo speciale, che diventa straordinario se condiviso con le persone che si amano. Vi auguro il Natale più bello della vostra vita.

25) Che tu possa scoprire il significato più profondo del Natale con pace, gioia e serenità, per una profonda rinascita interiore. Tanti auguri.

26) Dolci sapori! È un giorno di festa, tra panettoni, dolciumi e liquori. Si parla di gioia di pace nei cuori, si aspetta e si spera un Natale d'amore.

27) Un albero illuminato di auguri e una stella cometa sul tuo cammino: che questo Natale possa far rinascere in te la fiducia negli altri. Tanti auguri.

28) La certezza di essere amati, e non solo a Natale, è il dono più bello da trovare sotto l'albero. Buone Feste.

29) Il Natale è Amore ed è per questo che ti auguro di avere un Natale in tutti i giorni della tua vita. Auguri!

30) Con l’augurio che il Santo Natale vi porti, fra i doni sotto l’albero, infinita serenità. Buon Natale.

31) Colgo l’occasione delle prossime feste di Natale e della fine dell’anno per esprimerle tutta la mia gratitudine per quanto ha fatto per noi.

32) Ti sono particolarmente vicino in questi giorni di festa, in cui avverto ancora più forte il calore e il conforto della tua amicizia. Tanti auguri!

33) Un bellissimo buon Natale al mio fiocco di neve preferito.

34) Cercherò la favola più bella e te la sussurrerò dolcemente perché ti arrivi fino al cuore e ti porti il mio augurio di buon Natale. Ti amo.

35) Amore, verrà Babbo Natale a mezzanotte per rapirti e portarti da me. La mia richiesta è stata chiara: voglio il gioiello più prezioso al mondo. Auguri di buon Natale.

36) Buon Natale per diletto, buon Natale con affetto, buon Natale con amore, buon Natale con il cuore, e quando il Natale passerà, auguri per l'anno che verrà! Vi voglio bene.

37) Guardo in cielo e fisso una stella, ma pur bella che sia, non sarà mai come la mia, che in un questo Natale speciale brilla come nessuna al mondo. Sei la mia stellina, solo mia. Tanti auguri!

38) Ti guardo gli occhi e vedo le stelle, ammiro il tuo sorriso e non tocco più terra, penso alle tue labbra e sento il tuo calore. In questo magico Natale il mio angelo sei tu. Ti amo.

39) Lune d'argento con stelle dorate, gnomi, folletti e fatine incantate, una pioggia di auguri e un pensiero fatato, che questo Natale possa toglierti il fiato!

40) Quella slitta sta correndo veloce nel firmamento, Babbo scende dal camino e ti lascia un regalino. Guarda bene è speciale: i miei auguri di buon Natale!

41) Le cose più belle non si guardano con gli occhi ma si sentono con il cuore. Un caloroso augurio di buon Natale.

42) Rosso e grosso, quel Babbetto, scende giu dal caminetto... Ricorda bene cosa portare: ti porge i miei auguri di Natale!

43) Che questa giornata, nata sotto una fredda coltre di neve, possa essere per te la più calda e luminosa dell'anno. Buon Natale!

44) Dal vicino caminetto viene giù un angioletto, l'ho pregato di nascosto di portare gioia in ogni posto. Tanta gioia e tanto amore agli amici che ho nel cuore!

45) Babbo Natale è arrivato, ma guarda un po' che ti ha incartato... Un pacchetto assai speciale con un grande augurio di buon Natale!

46) Non ho chiesto a Babbo Natale di portarti tanti regali: gli ho detto di mettere nel suo grande sacco un pizzico di felicità e serenità per renderti ancora più meravigliosa la vita! Auguri.

47) Di cuore le auguro di passare un felice Natale.

48) Le invio i più sentiti auguri di Natale.

49) Auguro a lei e alla sua famiglia che questo Natale rinnovi la serenità.

50) Le auguro di passare il più bel Natale della sua vita. Auguri.

51) Auguri di Natale. Che questo giorno speciale possa portarvi tanta fortuna e ancora più amore.

52) Le rivolgo i più sentiti auguri per la grande stima che nutro nei suoi confronti. Auguri.

53) Auguri di serena festività, di felicità e di pace.

54) Spero che questo Natale possa riempirvi il cuore di gioia e darvi nuove energie per amare ancora di più.

55) Le auguro vivamente che sotto l'albero possa trovare dei doni speciali. Buon Natale.

56) Che questo Natale sia indimenticabile per lei e la sua famiglia. Auguri sinceri.

57) Questo Natale sia per voi un giorno sereno, in cui si possa godere un po' di pace e tranquillità. I miei migliori auguri.

58) Che la notte di Natale brilli di grazia e amore. Auguri a lei e famiglia!

59) Tanti sinceri auguri di buon Natale.

60) Che il calore del Natale entri nella sua casa per portarle gioia e serenità.

61) Il Santo Natale porti a lei alla sua famiglia felicità infinita e indescrivibile. Buon Natale.

62) Spero che questo Natale le porti non solo meravigliosi doni sotto l'albero, ma anche infinita pace. Auguri di buone feste.

63) La più bella melodia del Natale pervada la vostra casa. Buon Natale.

64) Con l'augurio che possa essere esaudito ogni vostro desiderio.

65) Che questo Natale possa farle vivere il tempo autentico dove sentirsi sempre felici. Felice Natale.

66) Liete festività e auguri sentiti di gioia e di pace.

67) Buon Natale, con l'augurio che questa festa porti tanta felicità a lei e alla sua famiglia.

68) Buone feste, con l'augurio di rivederla presto.

69) Le auguro di cuore uno splendido Natale.

70) Auguri di Natale, per lei e la sua famiglia.

71) Natale non è una data, ma uno stato d'animo. Col cuore colmo di gioia, le porgiamo i nostri auguri.

72) Passano i giorni, le settimane, i mesi, poi finalmente si arriva a Natale e come sempre l'atmosfera diventa magica, c'e' aria di festa, si pensa ai regali e agli amici più cari ed e' bello scambiarsi gli Auguri. Buon Natale a te e a tutti i tuoi cari!!

73) Un buon natale a chi mi ha sopportato, a chi mi ha illuso, a chi mi ha insultato, a chi mi ha sorriso, a chi mi ha fatto sorridere, a chi mi ha reso felice ed anche a chi mi fatto inquietare. Un buon natale a tutti coloro che nel bene e nel male sono entrati nella mia vita... siete tutti fantastici e tutti importanti!

74) Un angelo seduto su una nuvola mi ha chiesto che cosa desidero come regalo di Natale, ed io gli ho detto: prenditi cura di chi leggerà questo messaggio.

75) Che il suono melodioso delle campane avveri i desideri di chi crede ancora nell'amore, che la serenità del Natale allontani i momenti difficili della nostra vita, portando gioia dove c'è dolore, amore dove c'è odio, e tanto calore in fondo al vostro cuore, buon Natale.

76) A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi spegne la tele per fare due chiacchiere, a chi è felice il doppio quando fa la metà, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bambino e i pensieri di un uomo, a chi vede nero solo quando è buio, a chi non aspetta il Natale per essere migliore. Buon Natale!

77) Mi piacerebbe pensare che tutti trascoreranno un Natale sereno ma purtroppo non sarà così... un pensiero a chi trascorrerà queste feste da solo, negli ospedali, nelle case di riposo, a chi sarà lontano dalla sua famiglia, a chi non ha una casa, un lavoro... con l'augurio che le cose possano andare meglio nel nuovo anno che sta arrivando...

78) Vi auguro di sentire e vedere il Natale attraverso gli occhi ed il cuore dei bambini, con lo stupore e l'emozione che solo loro sanno donare!

79) Gelida l'aria ma non il cuore questi son giorni colmi d'amore. Ogni tuo sogno diventi reale, tantissimi auguri di buon Natale!

80) Il nostro augurio è che buttiate i dispiaceri dalla finestra e facciate entrare gioie e soddisfazioni. Liete festività e auguri sentiti di pace e serenità. Buon Natale!

81) Natale, il momento più magico e speciale per rinnovare il nostro affetto a chi vogliamo veramente bene. Auguri di cuore.

82) Il Natale è arrivato e tutti cercano un bel regalo da fare a chi si vuol bene, ma il dono più grande e più bello rimane sempre quello di avere, nella vita di tutti i giorni, persone che ti amano e ti stanno accanto nei momenti più difficili. Buon Natale di cuore!

83) Buon Natale a tutti voi Amici.
Un pensiero soprattutto a chi è solo, a chi soffre, a chi lavora anche stanotte, a chi cerca serenità, a chi ha avuto giorni difficili e spera in un futuro migliore, a chi non si arrende, mai.


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Frasi sulla danza, sul ballo, per ballerine


Il 29 aprile si festeggia la Giornata Mondiale della Danza, istituita nel 1982 grazie all'impegno dell'International Dance Council e dell'International Institut Theatre UNESCO per festeggiare la danza nel mondo. La scelta della data non è stata ovviamente, casuale, ma dettata dalla volontà di rendere omaggio a uno dei protagonisti della disciplina ovvero il fondatore del balletto moderno Jean Georges Noverre, nato appunto il 29 aprile del 1727.

La danza è arte, è la forma d'arte più perfetta, libera, intensa che ci sia, un corpo che è anima che si muove all'unisono con una musica che è un'altra magnifica forma d'arte, un corpo libero che si fa portare, guidare dalle note, fino a sentirle dentro di se, fino a lasciarsi guidare da queste, fino a essere un corpo stesso una musica, la musica, fino ad essere un corpo stesso l'arte...
Non è sublime?

Quella sottostante è una raccolta delle più belle ed emozionanti frasi sulla danza, dei più arguti aforismi sulla danza e delle citazioni più memorabili di danzatori, coreografi, ballerini e personaggi celebri. Trovate la vostra frase preferita, scegliete la citazione più bella, l'aforisma più brillante!


Le frasi

Quando danzi tutto si allinea, tutto è in perfetta sincronia e ti senti libero. (Step Up All In)

La danza è ricca di fantasia, piena di armonia ed ha un linguaggio universale, è un sogno di gioia che si realizza giorno dopo giorno,imparando passo a passo il difficile mestiere del Danzatore. La danza fa parte della nostra vita. (Ilir Shaqiri)

La danza è la fedele compagna di ogni nostra lacrima, ogni nostro sorriso. È li a consolarci in ogni nostra caduta, li a risollevarci per continuare a vivere!

La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento. (Mata Hari)

Non cerco di ballare meglio di chiunque altro. Cerco solo di ballare meglio di me stesso. (Mikhail Baryshnikov)

Se mi chiedessero quando smetterò di danzare, risponderei: "quando finirò di vivere". (Rudolf Nureyev)

La danza non è un'arte per avere successo. Ma un dono per dare agli altri un'emozione. (Merce Cunningham)

La danza è il movimento dell'universo condensato in un individuo. (Isadora Duncan)

Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza. (Pina Bausch)

La danza è una canzone del corpo di gioia e di dolore. (Martha Graham)

La danza è soprattutto ridere. Tutti possono ridere con gli occhi, con la gola. Noi ballerini abbiamo una fortuna straordinaria: possiamo ridere con le gambe. (Maurice Bèjart)

La danza non è spiegabile a parole e nulla di quanto se ne possa dire potrà sostituire ciò che alla fine si vedrà sul palcoscenico. (George Balanchine)

Un giorno un tale mi chiese di fare poesia, io sorrisi e cominciai a danzare.

La danza è di tutti ma non per tutti. (Alessandra Celentano)

La danza può rivelare tutto ciò che la musica racchiude. (Charles Baudelaire)

La fiamma dello spirito risiede nella danza. (Luciano da Samosata)

Cercare nella natura le forme più belle e trovare il movimento che esprime l'anima di queste forme − questa è l'arte del danzatore. (Isadora Duncan)

Che cosa accadrebbe se, invece di limitarci a costruire la nostra esistenza, avessimo la follia o la saggezza di danzarla? (Roger Garaudy)

Il compito della danza è di rendere visibile l'invisibile. In ciò risiede la differenza tra mimo e danza.

Da ogni caduta mi sono sempre rialzata ballando.

Chi danzava fu giudicato folle da chi non riusciva a sentire la musica. (A. Monet)

Le cose belle somigliano sempre a una danza. (seriotonina, Twitter)

Il mondo è pieno di gente che aspetta solo un tuo passo falso. Tu non restare fermo, stupiscili: è la tua vita, comincia a danzare. (MHeathcliff, Twitter)



Frasi divertenti

Quando devi andare a vedere un saggio di danza classica dopo 5 ore capisci perché muore il cigno. (Tremenoventi, Twitter)

Finale di Champions la stessa sera del saggio di danza della mia ragazza. Devono sentirsi così gli artificieri indecisi fra filo rosso e blu. (diegoilmaestro, Twitter)

Oggi se ho capito bene è la "Giornata Internazionale della Danza". Chiederò il trasferimento sulla Luna. (IgorDamiani, Twitter)

I ballerini ballano tutti a petto nudo per ricordarci che i nostri ultimi sei mesi in palestra sono stati comunque inutili. (FranAltomare, Twitter)

Una volta ho provato a ballare: sono inciampato, sono caduto e ho dato una botta assurda. Voi lo chiamate Big Bang. (Iddio, Twitter)


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Mappa concettuale: Svezia


La Svezia è il paese più grande e popoloso della Scandinavia, fa parte dell'Unione Europa. La capitale della Svezia è Stoccolma, costruita su 20 isole e le città più importanti sono Gotemborg, Malmo e Uppsala. Qui ci sono le isole Gotland e Oland e la penisola di Scania a Sud. I fiumi sono lenti e serpeggianti, il Vanern è un lago grande 15 volte il lago di Garda. A sud è situata la pianura di Gotland e come monti ci sono le Alpi scandinave. Sono diffuse le industrie meccaniche, l'agricoltura, e le risorse principali sono i cereali, le foreste, le miniere di ferro e l'allevamento di renne. Inoltre la Svezia fu neutrale nelle 2 guerre mondiale e la sua religione è protestante.
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Come navigare in incognito su internet


Un buon browser deve avere la modalità in incognito, essa si presenta come una normale pagina aperta ma quando chiudete il browser, nella cronologia non rimarrà salvato alcun sito, nemmeno i cookie ed anche i suggerimenti di ricerca. Questa funzione è inclusa su tutti i principali browser come Chrome, Firefox, Internet Explorer.

La navigazione privata o in incognito è utile non solo per salvaguardare la privacy ma anche quando si dispone di due account Facebook, Google, Gmail e di altri siti dove è richiesto il login, grazie alla navigazione privata si evita di fare il log out nella pagina in cui avevamo memorizzato le password.

Metto in chiaro un punto molto importante: navigando in incognito, la vostra navigazione non verrà nascosta al vostro datore di lavoro, al provider di servizi internet o ai siti web che visitate. Per fare questo si dovrebbe navigare in anonimo attraverso servizi come Tor (...e forse non è nemmeno sufficiente).

Qui di seguito troverete le istruzioni per navigare in incognito su internet con i browser precedentemente citati.


GOOGLE CHROME

Per navigare in incognito con Google Chrome dovete fare click sul pulsante Menù (tre linee orizzontale, in alto a destra), dopodiché dovrete selezionare la voce Nuova finestra di navigazione in incognito. In alternativa potete usare i tasti scorciatoia CTRL + SHIFT + N. In entrambi i casi si aprirà una nuova finestra (quella precedente potete chiuderla) con raffigurato un omino bianco in cui vi viene indicato nella prima pagina che compare che siete passati in modalità di navigazione in incognito e quindi tutte le pagine visualizzare nelle schede in incognito non verranno memorizzate nella cronologia del browser, nell'archivio dei cookie o nella cronologia delle ricerche dopo aver chiuso tutte le schede. I file scaricati o i Preferiti creati, invece, rimarranno salvati.

Anche tutte le estensioni precedentemente installate risulteranno inattive nella modalità in incognito. Per renderle funzionanti anche qui dovrete andare nel Menù > Impostazioni > Estensioni e mettere la spunta su Consenti modalità in incognito, che si trova sotto ogni estensione.


INTERNET EXPLORER

Per navigare in incognito con Internet Explorer dovete selezionare dalla barra dei comandi, la voce Strumenti, oppure Sicurezza e poi cliccare su InPrivate Browsing. In alternativa potete usare i tasti scorciatoia CTRL + SHIFT + P. In entrambi i casi si aprirà una nuova finestra dove siete avvisati che è attiva la modalità InPrivate Browsing, quindi verrà impedito a Internet Explorer di memorizzare i dati relativi alla sessione di esplorazione, inclusi i cookie, file temporanei di Internet, cronologia e altri dati. Inoltre le estensioni e le barre degli strumenti saranno disabilitate per impostazione predefinita.


MOZILLA FIREFOX

Per navigare in incognito con Mozilla Firefox dovete abilitare la barra dei menù e poi andare su File e selezionare Nuova finestra anonima. In alternativa potete fare click sulle tre lineette orizzontale (il menù) in alto a destra e selezionare la voce Finestra anonima. Un altro modo per aprire la navigazione in incognito con Firefox è usare la combinazione di tasti CTRL + SHIFT + P.

Vi apparirà la schermata dove vi sarà confermato che non verrà conservata alcuna cronologia relativa a navigazione, ricerche, download, compilazione di moduli, cookie e file temporanei per questa finestra. Tuttavia verranno mantenuti eventuali file scaricati o segnalibri aggiunti.


OPERA

Per navigare in incognito con Opera dovete aprire il menù (pulsante in alto a sinistra con scritto Opera), poi dovete selezionare Nuova finestra riservata o in alternativa potete utilizzare i tasti CTRL + SHIFT + N.


SAFARI

Per navigare in incognito con Safari dovete fare click sull'ingranaggio presente in alto a destra e poi selezionare dal menù che si apre la voce Navigazione privata.
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Migliori estensioni Chrome utili per Blogger

Google Chrome è di gran lunga uno dei browser web più popolari a livello mondiale in questo momento. E' veloce, affidabile, interattivo, compatibile con quasi tutti i dispositivi, e soprattutto permette di sincronizzare i propri dati su qualsiasi dispositivo portatile come gli smartphone. Meglio di tutti, Google Chrome consente agli utenti di personalizzare le sue caratteristiche con l'aiuto di migliaia di estensioni messi a disposizione degli utenti. Siccome su Blogger manco molte funzionalità che potrebbero tornare utile, ho pensato di creare questo articolo, dove sono consigliati le 10 più utili estensioni di Google Chrome per Blogger.

1) Evernote Web Clipper: questa estensione vi permetterà in modo molto semplice di salvare, annotare e condividere tutto quello che vedete online. Molto importante è la funzione per semplificare l'articolo, in questo modo la grafica verrà penalizzata a scapito delle prestazioni.

2) Salva in Google Driveutile solo se dovete salvare documenti, qualche immagine, qualche file che non pensino molto.

3) Pocket: è un'estensione usata da oltre 10 milioni di persone e proprio come Evernote, consente di salvare i vostri articoli preferiti, pagine web, link e video con un solo click. E' possibile accedere alla dashboard dal browser per poter rivedere tutti gli articoli salvati in seguito, tutte le volte che si vuole. Questa estensione è compatibile con tutti i dispositivi e funziona anche da smartphone.

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6) Feedly Mini: questa è un'estensione utile per chi si iscrive ai feed RSS, così se avete un sito o un blog che vi piace particolarmente potete iscrivervi e rimanere aggiornati.

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L'evoluzione della scienza/fisica

Se ciascuno guardasse nel passato della propria vita, noterebbe che fin da piccolo rimaneva meravigliato dalla natura che lo circondava e tentava di spiegarla, spinto dalla curiosità di esplorare ogni fenomeno. Un cammino analogo è stato compiuto dall’intera umanità, che per millenni, ha cercato di dare delle risposte a tutto ciò che vedeva accadere. Queste risposte non hanno mai soddisfatto del tutto l’essere umano, il quale ha voluto sempre conoscere e sapere il più possibile, sfruttando le grandi potenzialità del proprio intelletto. Nel corso della storia le scoperte più importanti hanno sconvolto l’uomo perché spesso erano incredibili e sembravano addirittura impossibili.
Un particolare rilievo da questo punto di vista hanno avuto le scoperte astronomiche; l’universo ha da sempre affascinato gli uomini e darne una spiegazione non era facile. Per molti secoli la teoria dovunque accettata era quella definita da Tolomeo, che collocava il pianeta Terra al centro di un complicato universo fatto di sfere perfette, incastrate fra loro. Era una teoria plausibile e in accordo con tutte le osservazioni e dati registrati a quell’epoca, perciò non veniva posta in dubbio. Venne ancora di più sostenuta dalla Chiesa Romana perché la Bibbia sembrava descrivere l’universo proprio in quel modo. Di conseguenza per tutto il Medioevo non si osò porre in discussione questa teoria ritenuta certa e accettata dalla Chiesa.
In realtà, la visione geocentrica dell’Universo (la Terra al centro di tutto) non era stata fin dall’inizio l’unica ipotesi della disposizione dei corpi celesti. Già durante il periodo ellenistico, alcuni studiosi avevano supposto che la Terra, come gli altri pianeti conosciuti del sistema solare ruotassero intorno al Sole. Queste ipotesi, sostenute in particolar modo da Aristarco, non vennero prese in considerazione e caddero nell’oblio per secoli.
Nel 1500 però, furono intravisti i primi cambiamenti di mentalità quando Copernico riesaminò la teoria eliocentrica (il sole al centro di tutto). Nel libro da lui pubblicato “De revolutionibus orbium celestium” però, Osiander aggiunse una premessa per sottolineare il fatto che l’universo descritto dall’autore non corrispondeva necessariamente al vero, ma era stato costruito idealmente per realizzare dei calcoli matematici. In quel periodo si aveva ancora paura dell’innovazione, si temevano le reazioni della Chiesa e non molti avevano il coraggio di opporvisi. Tuttavia bastarono pochi coraggiosi a far scoppiare la scintilla che poi sarebbe arrivata a Galilei, Bruno, Keplero e Newton, facendo ardere il fuoco di una rivoluzione scientifica.
Tutti questi grandi personaggi si dedicarono con passione alla ricerca, all’osservazione e al tentativo di spiegare i fenomeni naturali. Accettare la teoria eliocentrica, significava però anche rispondere a molte obiezioni di natura religiosa, ideologica, ma anche scientifica e non fu di certo un’impresa facile.
Perché allora proprio nel Seicento si sviluppò questo cambiamento così radicale, tanto da essere chiamato ?
La risposta non è una sola perché per far accadere una rivoluzione servì la concomitanza di diversi eventi.
Prima di tutto occorre considerare l’epoca in cui prese avvio e gli avvenimenti che la caratterizzarono. Nel 1600 il Medioevo era finito da più di un secolo e con esso anche la monopolizzazione del pensiero da parte della Chiesa Cattolica. La riforma protestante, diffusasi rapidamente nell’Europa centro-settentrionale grazie a Martin Lutero e Giovanni Calvino, nonché gli scandali interni al papato, avevano fatto perdere attendibilità e potere alla Chiesa. Quest’ultima quindi, nel Seicento aveva cercato di riprendere il controllo sulla vita degli uomini, negli Stati che controllava, imponendo censure, restrizioni o la morte. Così non faceva altro che alimentare un comportamento di protesta da parte degli studiosi. Questi continuarono a dedicarsi alle loro ricerche e pubblicarono i loro libri all’estero. Neanche l’emblematico caso della morte sul rogo di Giordano Bruno, che fin all’ultimo era rimasto aggrappato alle sue idee, riuscì a dissuadere gli altri uomini di scienza dal fare il proprio lavoro. Infatti più un potere si dimostra autoritario e cerca di imporre limiti o costrizioni, più gli uomini cercano di mantenere la propria libertà. Era quindi inevitabile che la ricerca procedesse.
Non fu però solo la crisi della Chiesa a determinare un incremento degli studi e delle scoperte scientifiche. Nel Seicento il cambiamento fu totale e riguardò più ambiti. Innanzitutto cominciarono ovunque ad essere conosciute e accettate le nuove scoperte geografiche. Queste scoperte misero l’uomo di fronte a dei problemi che non aveva mai affrontato o pensato di dover affrontare prima. Il contatto con nuove culture e nuove terre non solo introdussero le novità, ma fecero prendere la consapevolezza di quante cose potevano essere scoperte e di quanto fossero grandi le potenzialità dell’uomo. Dunque le scoperte geografiche, a partire da quella dell’America, avvenuta “per caso” nel 1492, diedero il via ad un atteggiamento di sfida, di volontà di scoprire e di fiducia nel progresso.
L’esistenza di nuove terre e popoli, che prima non si sospettava nemmeno, fece supporre che molte erano le cose ancora da trovare e le spiegazioni date dalla Chiesa e dagli antichi greci non erano più sufficienti per soddisfare la sete di sapere degli uomini.
L’atteggiamento di fiducia totale nelle capacità dell’uomo però, non era dovunque accettato perché veniva visto nello stesso tempo il grande limite imposto all’essere umano. Il filosofo inglese Locke evidenziò proprio il fatto che l’intelletto umano avesse dei limiti e tutta la conoscenza certa che si poteva avere era relegata all’esperienza. Pur dicendo ciò, egli affermò riguardo all’esperienza che “su di essa tutta la nostra conoscenza si fonda e da essa in ultimo deriva” [Locke- Ibidem]. Locke, come altri filosofi e fisici, ad esempio Cartesio o Galilei stesso, misero in risalto l’importanza di un metodo matematico e della sperimentazione per fare scienza, nel modo in cui viene intesa nell’epoca moderna.
Inoltre nel Seicento, a favorire lo sviluppo di tutte le scienze ci fu anche l’aspetto politico-economico. In quel secolo si assistette ad un consolidamento dei grandi stati nazionali, quali Spagna, Inghilterra e Francia e ad un miglioramento delle condizioni economiche, che consentirono di avere più fondi da dedicare alla ricerca scientifica.
A questo insieme di avvenimenti, che diedero nascita ad una rivoluzione scientifica, si deve necessariamente aggiungere la presenza proprio in questo periodo di personalità di spicco e menti particolarmente geniali come quelle dei già citati Galilei, Keplero, Bruno e in seguito Newton.
Queste menti geniali lavorarono però in un periodo in cui le loro scoperte non erano perfettamente comprese e incontravano numerose obiezioni.
In particolar modo la Chiesa Cattolica perseguitò tutte le idee della visione dell’Universo eliocentrico e continuò a farlo per moltissimi secoli. Questo avvenne perché le interpretazioni della Bibbia erano in accordo con le teorie di Tolomeo e Aristotele e ciò bastava per considerarle universali e indiscutibili. Inoltre la Chiesa non poteva ammettere un suo errore e non si poteva mostrare indifferente alla diffusione di idee diverse, considerate “eretiche”, perché avrebbe perso ulteriore potere e credibilità.
Quindi le critiche mosse dalla Chiesa alle nuove teorie astronomiche furono le più forti, ma non le uniche. Gli stessi fisici, matematici e altri intellettuali si mostravano scettici e continuarono a sostenere l’assoluta veridicità della Metafisica di Aristotele. Le loro obiezioni erano di natura pratica. Intuitivamente l’esperienza non consentiva all’uomo di capire perché un corpo cadeva perpendicolarmente sulla Terra se la Terra stessa si muoveva. Questo, insieme con tanti altri, erano interrogativi a cui Galilei e Newton diedero risposta e nonostante tutto continuarono a incontrare la diffidenza degli aristotelici, fedeli al ”IPSE DIXIT”.
Alla fine però la teoria eliocentrica, spiegata dalle leggi di Newton riuscì ad affermarsi e nel Settecento, durante l’Illuminismo, venne quasi del tutto accettata. Ne sono una dimostrazione le opere di questo periodo, tra cui “Lettere inglesi” di Voltaire, che testimoniano la nuova fiducia nel sapere. In seguito, con gli esperimenti e le verifiche effettuate da diversi uomini di scienza nel corso del XVIII, XIX e XX secolo, la teoria newtoniana si consolidò.
Oggi la spiegazione dell’Universo è attribuita alle leggi di Newton, anche se rimangono alcuni fenomeni non del tutto spiegati da essa.
È importante notare come il rapporto tra l’uomo e la scienza sia cambiato nel corso dei secoli. È sempre stato difficoltoso, ma alla fine la scienza e il sapere hanno conquistato il mondo.
Nell’età contemporanea si rimane sbalorditi dalle scoperte che continuamente vengono fatte, dalle invenzioni e dal progresso inarrestabile. I tempi per le scoperte si sono fortemente velocizzati, tanto che un essere umano riesce con difficoltà a tenere il passo con le innovazioni. Si nota dunque lo stesso atteggiamento di curiosità e di volontà di conoscere che ha da sempre caratterizzato l’umanità, ma nel mondo contemporaneo questo desiderio si è trasformato in una brama di sapere irrefrenabile. Ormai ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo e si ha una grande fiducia nella scienza, che ha consentito all’uomo di evolvere e di migliorare le proprie condizioni di vita. Tuttavia, più vengono scoperte nuove cose e più ci si rende conto che esistono eccezioni e altre cose da spiegare. Si vengono a delineare ancora dei limiti che l’essere umano ha. È solo un essere minuscolo nell’infinità dell’universo e nonostante le sue capacità siano immense, tanto da dominare sulla Terra, non può avere una conoscenza assoluta di tutto. Lo avevano capito tanti filosofi, già nell’antica Grecia. Socrate infatti diceva: “Il sapiente è colui che sa di non sapere” , ma allo stesso tempo ammetteva che “Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta”.
Quindi l’umanità non può continuare a vivere senza la scienza, nonostante questa ponga numerosi problemi. Oltre al fatto che non può spiegare ogni cosa ci sono delle obiezioni e critiche di natura etico-religiosa. Ad esempio le ricerche sulle cellule staminali in ambito medico, sebbene consentano di curare diverse malattie, non sono ammesse dalla Chiesa.
Le problematiche riguardano tutti gli ambiti della scienza, la fisica compresa, che ancora oggi ha delle domande a cui non sa dare risposta. Questi non sono gli unici interrogativi che tormentano l’uomo riguardo al progresso. Ci si rende conto anche, che si è arrivati ad un punto in cui si è dipendenti dalle nuove tecnologie e dallo sviluppo della scienza. Si sente quasi il peso oppressivo di questo bagaglio di sapere e si avverte l’impossibilità di stabilire ancora una volta un limite. Già nel XIX secolo questo peso veniva percepito e accanto ai grandi sostenitori della scienza, si ersero i pessimisti, coloro che avevano paura di perdere il controllo e farsi sopraffare dalla tecnologia. Questo sentimento fu bene espresso nel romanzo di Mary Shelley: “Frankenstein”, in cui vennero sollevati proprio i problemi etici che la società incontra nel confrontarsi con una scienza in continua evoluzione.
In conclusione si può affermare che la scienza è indispensabile per l’essere umano e il mondo attuale ne è la dimostrazione, ma questo progresso iniziato già con la Rivoluzione scientifica del Seicento, sebbene sembri inarrestabile, deve avere dei limiti. L’uomo in fin dei conti è mortale e un’evoluzione continua non è possibile. Questo ricorda la teoria sull’entropia dell’Universo di Boltzmann, che presuppone un aumento continuo dell’entropia, fino ad arrivare alla morte termica dell’Universo. Forse l’evoluzione della scienza non porterà a fini così drammatici, ma occorre valutare e considerare sempre tutti gli aspetti di una scoperta…
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Confronto: fuga di Angela e di Erminia

Nel secoli XV e XVI, quando i poemi epico-cavallereschi avevano raggiunto una grande diffusione nelle corti italiane, due autori si evidenziano per i loro capolavori: Ariosto e Tasso, che scrivono rispettivamente l'Orlando furioso e la Gerusalemme liberata, ispirandosi ai predecessori e mescolando ciclo bretone e carolingio. Nei loro poemi assumono un ruolo molto importante, anzi fondamentale le figure femminili di Angelica ed Erminia, due figure complesse e tormentate, che sono entrambe in fuga, ma che affrontano la loro esistenza in modi del tutto diversi.
Angelica, inseguita dai cavalieri innamorati perdutamente di lei, scappa in continuazione da loro, usando l'astuzia e una mente brillante insieme alla sua bellezza, tanto che questi non riescono mai a raggiungerla. Nella descrizione della sua fuga Ariosto riesce in qualche modo a trasmettere ai lettori il fatto che Angelica non sarà raggiunta dai suoi inseguitori, perché la presenta come una donna forte e coraggiosa, che affronta anche le "selve spaventose e scure, [...] lochi inabitati, ermi e selvaggi", grazie alla sua determinazione e alla sua furbizia. (Ludovico Ariosto, Orlando Furioso 1, ottava 33)
Al contrario Erminia scappa per altri motivi, fugge per salvare la propria vita, perché chi la insegue sono dei cavalieri, i quali vogliono ucciderla. Quindi la sua fuga assume un'importanza ancora più grande e si tinge di drammaticità. La condizione di questa donna è disperata e lei non riesce neanche a ragionare per trovare una via d'uscita. E' disorientata, ma non può fermarsi dalla sua corsa.
"nè più governa il fren la man tremante,/ e mezza quasi par tra viva e morta./ [...] Fuggì tutta la notte, e tutto il giorno/ errò senza consiglio e senza guida,/ non udendo o vedendo altro d'intorno/ che le lagrime sue, che le sue strida." (Torquato Tasso, Gerusalemme liberata 7, ottave 1-3)
Inoltre Tasso, un autore molto diverso da Ariosto, trasmette attraverso il personaggio di Erminia parte del suo tormento interiore e lo fa anche descrivendo un paesaggio tetro e molto cupo:
"In tanto Erminia infra l'ombrose piante d'antica selva dal cavallo è scorta" (Torquato Tasso, Gerusalemme liberata 7, ottava 1).
I due episodi di fuga, per di più, si concludono in modi diversi: Angelica ritrova Medoro e se ne innamora, mentre Erminia arriva in un locus amoenus, tra pastori, da dove può solo pensare all'amato Tancredi, che è innamorato di un'altra donna: Clorinda. Quindi la felicità idilliaca di Angelica si contrappone nettamente ai tristi sospiri dell'infelice Erminia. L'amore non corrisposto viene descritto con versi commoventi:
"ne la scorza de' faggi e de gli allori/ segnò l'amato nome in mille guise,/ e de' suoi strani ed infelici amori/ gli aspri successi in mille piante incise,/ e in rileggendo poi le proprie note/ rigò di lacrime le belle gote." (Torquato Tasso, Gerusalemme liberata 7, ottava 19)
Nella loro diversità, però le due donne hanno anche dei tratti affini. Sono entrambe musulmane (Erminia di Antiochia, Angelica del Catai) e di nobili origini. Hanno una bellezza che le distingue e quando per motivi differenti sono costrette a fuggire lo fanno da sole, come una sorta di viaggio interiore, a cavallo, attraverso i boschi.
Sono perciò evidenti i richiami che Tasso fa al personaggio di Angelica di Ariosto, ma ancor più evidenti e rilevanti sono le differenze messe in rilievo dalla persona di Erminia.
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Saggio breve sulla felicità

La felicita' e' un bene vitale, che nessuna somma di denaro potra' mai acquistare

Saggio breve:
Essere felici e' forse la condizione a cui gli esseri umani hanno da sempre aspirato. Tuttavia ogni popolo, ogni individuo, nel corso dei secoli ha avuto un concetto diverso di cosa sia veramente la felicita' e dei modi per ottenerla.
Una comune definizione e' che la felicita' consista nell'essere in pace con se stessi ed essere soddisfatti della propria vita. Per ottenere questo stato, secondo il parere della maggioranza delle persone, il miglior modo e' attraverso la spensieratezza e l'assenza di preoccupazioni.
Altri, pero' sono ancora convinti che il denaro possa costituire la base della felicita'. Uno di loro, Andrew Oswald, come scritto in un articolo di Gramellini del giornale "La Stampa" del 10 gennaio 2002, sostiene che la felicita' dipenda in maniera direttamente proporzionale dal denaro. Sembra quasi che stia discutendo di un argomento scientifico e non di un'emozione umana. Arriva addirittura ad assegnare un prezzo alla felicita':
" Star bene e' pari a 150000 euro annui, mentre [...] un buon rapporto di coppia ne vale appena 100000".
[Documento 2: M. Gramellini, Eurofelicita', in " La Stampa", 10 gennaio 2002]
Certamente possedere un certo capitale puo' risultare necessario per vivere, ma anche per comprare tutti i beni materiali che si desiderano, per viaggiare e per divertirsi in altri modi. Per molti e' proprio questa la felicita' o almeno lo e' diventata da quando il consumismo ha conquistato il modo di pensare di quasi tutto il mondo, ovvero a partire dal secolo scorso. Infatti:
" La mentalita' tecnologico-prassistica ha identificato la felicita' con il benessere materiale."
[Documento 4: G. Reale, L'infelicita' di avere tutto in " Il sole 24 ore", 1 aprile 2001]
Ultimamente sembra che tutti siano alla ricerca continua di avere, di possedere nuove cose, come se queste potessero renderli davvero felici. Forse i beni materiali possono dare un'idea di felicita', piu' che altro un'illusione passeggera perche' nella maggior parte dei casi essere ricchi equivale ad essere soli e spiritualmente vuoti.
"La felicita' non e' avere cose: la felicita' e' una relazione, e' un crescere col mondo.[...] Non si puo' essere felici da soli."
[Documento 1: da un'intervista al filosofo S. Natoli, Cercando un po' di felicita' nell'eta' del rischio, in "Il corriere della sera", 12 febbraio 2002].
La felicita' e' generata dalla socializzazione con le persone amate e dai sentimenti prodotti dalle relazioni intrattenute con gli altri. Piu' di ogni altra cosa pero' significa essere spensierati, liberi da ansie e preoccupazioni. Significa vivere con spontaneita', trovando motivo di gioia anche nelle piccole cose e fare tutto cio' circondato dai propri cari.
Dato che gli adulti, le persone sagge sembrano essersi dimenticati di questo, studiando, lavorando e venendo a conoscenza degli innumerevoli problemi dell'umanita', sono piu' esigenti nell'ottenere la tanto ambita condizione. Basta poco invece per far felice un bambino, anche un semplice sorriso.
Erasmo da Rotterdam, ne "L'elogio della follia" ritiene che piu' si e' saggi, piu' si e' infelici, insoddisfatti. Secondo il suo parere solo i bambini, gli adolescenti e le persone ritenute "ignoranti" possono sperimentare appieno la felicita'. Loro riescono ad essere contenti per poco e non sapendo molte cose, non hanno motivi per cui amareggiarsi. Pertanto probabilmente la chiave della felicita' non e' il denaro, e' proprio cercare di non pensare ai grandi problemi dell'umanita', ma vivere una vita in serenita' e tranquillita', circondati dai propri cari. Questi sono infatti anche i principi alla base di due regole del Decalogo della felicita' stilato dal quotidiano "la Repubblica" in un'edizione del 2004:
" Non cercare soluzioni a tutti i costi.
[...]
Cercare il silenzio: la felicita' arriva quasi sempre in silenzio."
[Documento 6 : in "la Repubblica", 22 novembre 2004]

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Tema sulla poesia

In questo tema viene spiegato cos'è la poesia e viene presa come riferimento una celebre poesia del Carducci.

Tema Svolto:
Scrivere in versi è il modo più elevato per esprimere i propri sentimenti. Perciò le poesie hanno da sempre fatto parte della cultura letteraria di un popolo e sono state apprezzate nel corso dei secoli per la loro leggerezza, la loro musicalità ed il frequente uso di figure retoriche che permettono di far comprendere meglio tutte le sfumature di significato di ciò che si vuole trasmettere.
Una poesia non ha un significato necessariamente e realmente compiuto come un brano di prosa, o, meglio, il significato è solo una parte della comunicazione che avviene quando si legge o si ascolta una poesia; l'altra parte non è verbale, ma emotiva. Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un'approssimazione dell'originale.
Le poesie quindi possono essere scritte su tantissimi tipi di argomenti, data la varietà di emozioni che un uomo può provare e vuole trasmettere, ma quelle che più toccano il cuore dei lettori sono le poesie che rievocano tempi o luoghi lontani e portano sempre con sé un po' di malinconia. Molti poeti arrivati ormai alla maturità ricordano con tenerezza e molta nostalgia i tempi della loro fanciullezza. In queste poesie emerge quasi sempre un rimpianto dei bei tempi passati e una voglia impossibile di rivivere quegli anni.
La giovinezza sembra quindi un dolce sogno, che risulta indefinito, ma che nel ricordo rievoca la felicità provata da ragazzi. In molti casi inoltre le poesie ricordano oltre ad un semplice sentimento anche il luogo dove si è vissuti da bambini, con i suoi paesaggi colorati, e i suoni caratteristici. Ciò riemerge dalla memoria dei poeti ed il tono nostalgico è inevitabile perché tutti vogliono rivivere dei periodi felici, senza dover affrontare le insicurezze che presenta il futuro. Questi componimenti, scritti con il cuore riescono a commuovere anche gli animi più duri, perché leggendo tutti si possono immedesimare nella situazione descritta dal poeta e ricollegarla alla propria esperienza.

Giosuè Carducci in "Traversando la Maremma toscana", riferito al paese nativo ha scritto:
"Ben riconosco in te le usate forme
con gli occhi incerti fra 'l sorriso e il pianto,
e in quelle seguo de' miei sogni l'orme
erranti dietro il giovenile incanto."

Chi ha lasciato il luogo della sua infanzia e ne è ritornato dopo molto tempo non può non emozionarsi alla lettura di questi versi perché certamente anche lui avrà provato gli stessi sentimenti.
Molti però sono toccati anche da poesie di altro genere, poesie che possono riguardare il presente e che hanno dei toni più allegri. Infatti non è detto che per coinvolgere il lettore una poesia debba essere necessariamente dai toni malinconici o tristi, anzi le persone hanno bisogno di leggere o ascoltare componimenti, che trasmettano felicità e serenità.
Inoltre non si deve guardare né al passato, né al futuro, con rimpianto o paura, ma si deve vivere al massimo nel presente, spensierati ed in pace con se stessi.

In conclusione le poesie possono essere scritte sui più svariati argomenti e i poeti possono seguire lo stile che desiderano, ma i componimenti che arrivano direttamente al cuore dei lettori, coinvolgendoli, sono quelli che ricordano tempi passati o luoghi lontani.
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Tema: una volta era diverso


Tema Svolto:
Molto spesso mi sento dire dai miei genitori che loro da piccoli si divertivano di più anche senza tutti i videogiochi, i computer e i telefonini. Lo dicono quasi continuamente soprattutto a mio fratello, quando lo vedono attaccato per ore alla Play Station. Io sono d’accordo con loro: secondo me si viveva molto meglio a quel tempo, si passava più tempo all’aria aperta, si inventavano giochi, dando sfogo alla propria fantasia e si trascorrevano così dei pomeriggi interi con gli amici, divertendosi anche di più. Sono convinta di quest’affermazione perché anche io fino a pochi anni fa vivevo in campagna e sebbene avessi il computer e molti più giochi di quanto ne potevano avere i miei genitori, preferivo giocare in giardino con gli amici e i vicini di casa. Ci divertivamo moltissimo e restavamo fuori fino alla sera tardi. Giocavamo a pallone, saltavamo la corda, inventavamo tanti giochi divertenti che ci facevano ammazzare dal ridere. Forse non è proprio questo il modo in cui trascorrevano il loro tempo libero i nostri nonni, ma sicuramente è molto diverso da quello di adesso. Non è che non mi piacciano i divertimenti della nostra generazione, ma considero più belli i passatempi di una volta. Nella loro semplicità avevano qualcosa di particolare, ci si accontentava di quel poco che si aveva, si poteva essere se stessi senza cercare di apparire diversi da quello che si era veramente. Per esempio oggi per tutti i ragazzi avere dei vestiti alla moda, l’ultimo modello di cellulare sono delle cose di fondamentale importanza, mentre non sono più così forti il valore dell’amicizia, i legami famigliari… Nel passato non c’erano delle città così grandi, le macchine erano molto rare, lo stile di vita era completamente diverso. Si conoscevano quasi tutti gli abitanti del luogo e nel proprio paese ci si sentiva come una grande famiglia. Non so, forse mi piacerebbe vivere in un luogo del genere, ma alla fine credo che le condizioni di vita erano comunque più difficili. A causa della povertà era difficile trovare un buon lavoro, anche perché non c’era una grande possibilità di frequentare le scuole superiori, per non parlare dell’università. Questo è l’unico aspetto negativo secondo me della società del passato: la povertà. Per il resto penso che i nonni, i genitori si divertivano più di noi ed erano più felici. Questa situazione che per noi è tanto lontana e diversa sopravvive in molti luoghi della terra, dove le persone sono molto meno fortunate di noi poiché devono affrontare ben altri problemi. Mi riferisco ai paesi dell’Africa, alcuni dell’Asia, in cui gli abitanti purtroppo, oltre a una difficile situazione economica, devono affrontare anche la carenza d’acqua, di scuole, sistemi igienico-sanitari, la diffusione dell’aids e le guerre civili. In conclusione i nostri nonni non vivevano certo in condizioni di povertà, anche se non avevano a loro disposizione tutte le tecnologie di oggi per passare il tempo libero.
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Tema sui migliori momenti


Tema Svolto:
Il momento della giornata che mi piace di più è senza dubbio la sera. È il momento più bello secondo me perché dopo una lunga e a volte faticosa giornata si può finalmente riposare, stare tranquilli oppure divertirsi. La sera io, di solito dopo cena, guardo la televisione, ma i Sabati, le Domeniche o i giorni di festa passo le sere al cinema, oppure a cena da alcuni parenti. È la parte più bella del giorno perché non ci sono preoccupazioni, non si va a scuola e quindi si può ascoltare musica liberamente, giocare o chattare al computer. Questo è anche l’unico momento in cui tutta la famiglia si incontra perché durante il giorno i genitori sono al lavoro. Io non considero la sera come dice Ugo Foscolo, simile alla morte. Anzi secondo me nel tempo in cui viviamo noi, le sere non sono più caratterizzate da buio, silenzio e tranquillità. Infatti, sia le grandi città, che quelle più piccole, di sera o di notte non si spengono, ma rimangono ugualmente illuminate dai lampioni, le macchine continuano ad andare avanti e indietro come se niente fosse successo. In realtà con il tramontare del sole, arriva la sera, che dà il segno della fine di una giornata. Il tramonto del sole è il paesaggio più bello che si possa osservare, soprattutto d’estate.
L’estate infatti secondo me è la stagione più bella dell’anno. È bella perché ci sono le vacanze, perché non fa freddo come d’inverno e si può andare al mare. Credo che questa stagione non sia considerata bella solo da me, ma da tutti i miei compagni perché la scuola finisce, non si devono perciò avere più le preoccupazioni dei compiti, delle interrogazioni, non ci si deve più svegliare presto per andare a scuola… Poi si può andare al mare, a nuotare in piscina, con gli amici o con la famiglia, ci si diverte e si passano insieme dei bei momenti. È il periodo dell’anno in cui posso ritrovare tutti i parenti, gli amici e divertirmi con loro per tre mesi. Quindi la mia stagione preferita è l’estate, ma non per questo le altre stagioni non mi piacciono. Per esempio l’inverno è bellissimo perché è il periodo dell’anno in cui si festeggia il Natale, il Capodanno, si ricevono regali, c’è il Carnevale e altre feste. L’unica cosa negativa sono le piogge. Anche l’autunno e la primavera hanno dei bei momenti. Perciò io penso che comunque tutte le stagioni siano belle.
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Tema: il tuo rapporto con la musica


Tema Svolto:
La musica è una parte fondamentale della vita di tutti noi. A me piace moltissimo la musica; ne ascolto di tutti i generi tranne la musica classica, il jazz e il rock. Non potrei immaginare neanche un giorno senza ascoltare almeno una canzone. A volte ascolto la musica a seconda del mio stato d’animo perché ritengo che la musica debba esprimere delle emozioni. Per esempio non potrei mai ascoltare una musica troppo vivace, quando sono giù di morale. Di solito ascolto musica quando sono da sola, in qualche modo mi tiene compagnia. Infatti non mi piace il silenzio quando mi trovo da sola. Allora o prendo l’ipod o accendo la tv per sentire un po’ di musica. Solo se una canzone mi piace veramente, quasi senza rendermene conto, mi ritrovo a cantarla. Negli altri casi ascolto musica come sottofondo, mentre faccio qualche attività. Mi piace ad esempio ascoltarla mentre sto al computer, mentre leggo, disegno o anche quando faccio i compiti. Altrimenti mi sembrerebbe che manca qualcosa e non riuscirei a concentrarmi. Però se faccio qualche altra attività contemporaneamente, preferisco tenere la musica a un volume basso, così non mi distraggo. Forse è un po’ anche per questo motivo che preferisco i cantanti stranieri a quelli italiani o rumeni, perché se capissi quello che dicono esattamente, mi distrarrei troppo. In genere ascolto musica almeno mezzora al giorno, spesso anche di più. Infatti la musica mi aiuta a rilassarmi quando sono stanca, è piacevole quando fa da sottofondo e poi capita che mi tiri su di morale se sono triste. Io non sono molto brava a cantare, o almeno è quello che penso per cui canto solo quando sono da sola, un po’ per paura di essere presa in giro se cantassi tra gli amici. Comunque riesco a suonare qualche strumento. Sono abbastanza brava a suonare il flauto, ma a casa ho anche una tastiera elettronica. Conosco le note musicali e so' suonarla, ma molto poco. Inoltre lo faccio raramente, ma quando suono entro in un mondo tutto mio e possono passare ore senza che io me ne renda conto del tempo passato. Una vita senza musica secondo me sarebbe troppo noiosa o estenuante, non ci sarebbe un modo per divertirsi, non si potrebbe più ballare e molte altre attività non esisterebbero più. Ecco il motivo per cui la musica esiste fin dall’antichità ed è presente nella cultura di ogni popolo.
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Tema: immagina di vedere il tuo futuro


Un piccolo assaggio del mio futuro

Tema Svolto:
Un giorno mi sono svegliata e mi sono ritrovata in una stanza, che non era la mia cameretta. Ho cominciato a guardarmi attorno e ho notato che era una grande camera da letto. Non avevo nessuna voglia di alzarmi, ma ero curiosa di sapere cosa mi era successo. Ho visto dalla finestra le strade di una bella città. Poi ho continuato ad esplorare la casa in cui mi trovavo. Solo quando sono arrivata davanti allo specchio e ho visto una persona diversa da quella che sono io adesso, ho capito che mi trovavo da qualche parte nel mio futuro. All’inizio non sapevo cosa fare; mi trovavo da sola in una casa del futuro, che comunque non era molto diversa da quelle di oggi. Non dovevo andare più a scuola, questo era sicuro, allora dove andavo al lavoro? Non avevo la minima idea anche perché ora sono molto indecisa su quello che farò da grande. Il modo migliore per capire la situazione in cui mi trovavo era farmi raccontare da qualcuno cosa avevo fatto in tutti quelli anni, come mai mi trovavo in quella città, di cui non sapevo neanche il nome, di cosa mi occupavo e in che anno vivevo di preciso. Ho pensato subito di chiederlo ai miei genitori. Così li ho chiamati e loro mi hanno detto che vivevo a Roma, avevo 25 anni, quindi mi trovavo nel 2019. Ero una giornalista e lavoravo per uno dei più importanti giornali della città. Mi avevano detto anche che dovevo andare al lavoro dalle 9.00 del mattino fino alle 13.00. Sentendo quello che dicevano i miei genitori ero molto contenta perché finalmente ero una persona adulta, andavo al lavoro per solo quattro ore e il resto della giornata potevo fare quello che volevo. Ho scoperto poi di avere anche una macchina bellissima, con cui sono andata al lavoro. Ai lati delle strade si affacciavano enormi grattacieli con d’avanti molti spazi verdi e fiori. La città non era molto diversa dal passato. Sono arrivata finalmente al luogo dove lavoravo e sono andata nel mio ufficio. Era una stanza molto bella, che aveva una magnifica vista sulla città. C’era un computer che funzionava molto velocemente, ma io visto che non sapevo che articolo scrivere, mi sono messa semplicemente a cercare su Internet tutto quello che era successo negli undici anni passati. Il tempo così è trascorso molto in fretta e poi sono ritornata a casa. Appena arrivata ho cercato delle foto e ho visto tutti i luoghi in cui sono stata nel passato e tutte le persone nuove che ho conosciuto. Ho voluto vedere le mie amiche delle medie e solo con alcune ho potuto parlare al telefono. Anche per loro la vita era cambiata molto e tutte avevano trovato un lavoro. Alcune si erano anche sposate. Essere grandi era bellissimo, ma poi mi sono resa conto anche delle responsabilità che c’erano. Dovevo sempre occuparmi delle pulizie della casa, dovevo cucinare e poi il lavoro non penso che sia una cosa tanto facile. I primi giorni ero molto felice, ma dopo ho capito che essere grandi comporta anche prendersi molte responsabilità.
Poi ho sentito un rumore, il normale suono della mia sveglia. Ho aperto gli occhi e ho scoperto con piacere di trovarmi di nuovo nel presente. Allora tutto era stato solamente un sogno! Ero felice perché non sarei riuscita a vivere un attimo di più come adulto. Mi piace la mia vita di adesso.
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Tema sull'ambiente


Tema Svolto:
L'uomo e' comparso sulla terra circa 250.000 anni fa e per secoli e' vissuto in armonia con la natura, a volte venerandola come una divinità. Al di là delle credenze religiose, però l'uomo preistorico aveva capito qualcosa che noi oggi abbiamo dimenticato: la terra ci offre tantissime risorse, grazie alle quali noi viviamo. Successivamente gli uomini si sono evoluti e con l'evoluzione sono arrivati anche i primi problemi, certamente non paragonabili a quelli di oggi. A quei tempi la terra disponeva di molte più risorse e gli uomini che l'abitavano erano relativamente pochi. Si pensa che nell'anno zero ci fossero soltanto 200 milioni di persone. Un grande cambiamento e' avvenuto con la rivoluzione industriale, nel '800 ed e' nato lo sfruttamento incontrollato delle risorse. E' seguita una crescita demografica e sono nati i primi problemi ambientali. Alla fine del '900 la popolazione mondiale ha raggiunto i 6 miliardi di abitanti.
Oggi sentiamo parlare continuamente di effetto serra, buco nell'ozono, piogge acide, inquinamento del petrolio, mancanza di acqua in alcuni paesi e molti altri problemi, che sono seguiti allo sviluppo industriale degli ultimi anni. Spesso non ci curiamo e pensiamo di non poter fare niente per migliorare la situazione. Invece ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa pensando con altruismo al futuro del nostro pianeta e agli uomini che ci abiteranno. Inoltre ognuno di noi dovrebbe imparare a conoscere e ad amare le bellezze della natura, che la nostra terra ci offre. Ci siamo abituati così tanto alla vita nelle nostre città che non saremo in grado di passare una sola notte nella natura senza le nostre tecnologie. Invece sarebbe molto meglio respirare di nuovo un'aria fresca, non sentire continuamente il rumore delle macchine, ma soltanto il dolce canto degli uccelli e vivere a contatto con la natura. Sembra quasi un sogno irrealizzabile, tuttavia se e' impossibile tornare a vivere nella natura, non sarà impossibile portare un angolo di natura nelle città. Basterebbe aumentare il numero di spazi verdi, diminuire i rumori e utilizzare energie rinnovabili. Questo tipo di energie sfruttano soltanto le risorse della natura come vento, luce solare, acqua e non inquinano assolutamente. Esse sono uno dei punti principali dello sviluppo sostenibile, uno sviluppo tecnologico in armonia con il rispetto della natura. Mettere in atto politiche di sviluppo sostenibile sarebbe la cosa ideale per impedire l'arrivo alla distruzione di tutte le risorse della Terra e a gravi danni nei confronti dell'uomo. Purtroppo queste politiche sono molto costose e difficili da mettere in atto, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove i problemi economici aumenterebbero. Il problema e' molto grave e lo dimostrano gli ultimi disastri avvenuti, come quello nel golfo del Messico, iniziato nel mese di Aprile di quest'anno, che ha inquinato con tonnellate di petrolio le aree circostanti oppure la catastrofica esplosione della centrale nucleare di Chernobyl, che ha avuto conseguenze per decenni. Perciò l'inquinamento e' un problema che deve essere affrontato a livelli globali, come in parte si e' già fatto con il protocollo di Kyoto, e si devono prendere delle decisioni più efficaci, non pensando egoisticamente soltanto all'economia del proprio paese, ma al bene di tutti gli abitanti del nostro pianeta, la Terra.
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Tema sulla solidarietà


Tema Svolto
:
Essere solidali significa essere altruisti, disposti ad aiutare gli altri nei momenti di difficoltà senza chiedere nulla in cambio. La solidarietà è il rapporto di fratellanza e di reciproco sostegno che collega gli uomini, consapevoli di appartenere alla stessa società e di avere interessi comuni. Essa riguarda la nostra vita quotidiana, perché molte volte ci capita di avere un amico, un parente o una qualsiasi persona, che ha bisogno del nostro sostegno o del nostro aiuto. Ma non solo. Infatti soprattutto a scuola, con il passare del tempo cominciamo a conoscere le diverse realtà che ci circondano, le difficili situazioni in cui vivono molte persone. La scuola però ci insegna anche che tutte le diversità culturali, religiose che ci circondano sono fonte di arricchimento, se impariamo a conoscerle senza pregiudizi e ad apprezzarle, proprio perché sono diverse.
Anche questa è la solidarietà e secondo me dovrebbe esistere in ogni persona. Per essere solidali bisogna non essere egoisti o indifferenti, ma pensare anche agli altri. Quindi anche i problemi che non ci riguardano direttamente, come le difficili condizioni di vita delle persone del Terzo Mondo, sono problemi che possiamo cercare di risolvere in tutti i modi possibili. Questo è un modo per dimostrare la nostra solidarietà, ma ci sono molti altri modi che possono addirittura salvare la vita di alcune persone, come l’adozione a distanza, il volontariato e le varie donazioni economiche per garantire un futuro migliore ai bambini o per la ricerca scientifica per trovare una cura a tutte le malattie genetiche rare. Per noi basta un’insignificante somma di denaro per garantire da mangiare a un’intera famiglia e impedire che i bambini che ne fanno parte vadano a lavorare. E chi proprio non può permettersi una donazione economica ma vuole ugualmente contribuire a fare del bene agli altri pur non avendo il tempo di assistere chi ne ha davvero bisogno può scegliere di donare il sangue (Avis), ovvero una parte di sé e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo.
Se facciamo questo però, non dobbiamo aspettarci nessuna ricompensa, ma solo la soddisfazione di aver aiutato una famiglia a vivere meglio, poiché tutti hanno il diritto di vivere dignitosamente. A noi non viene negato alcun diritto, ma non per questo possiamo restare indifferenti a ciò che succede nel mondo perché anche noi siamo parte di esso. È questa l’educazione alla solidarietà, che viene insegnata dappertutto e maggiormente a scuola e contribuisce a renderci dei veri cittadini del mondo.
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Tema sul Natale

Natale

Il Natale: solo cibo, regali e vacanze invernali? Esprimi a parole tue il vero significato del Natale e quello che per te è il Natale ideale.



Tema Svolto:

Il Natale è una festa che celebra la nascita di Cristo e viene festeggiato in tutto il mondo. È aspettato da tutti, sia dai bambini che dai più grandi, ma molti hanno già dimenticato il suo vero significato. Per queste persone è solo un giorno più speciale degli altri solo perché si ricevono i regali, si mangiano tanti dolci e ci si incontra in famiglia. Invece il Natale non è solo questo. Questo è solo il significato che ha assunto con il passare del tempo, in una società preoccupata solo di se stessa.
Dovrebbe essere un periodo in cui al di là della religione che si professa si cerca di essere più buoni, di pensare anche agli altri e di aiutare quelli più bisognosi, dando dimostrazione che esiste ancora la solidarietà e l’altruismo, in un mondo pieno di guerre, odio, razzismo e violenza. Ogni giorno si sentono terribili notizie su quello che accade nel mondo, sia dai telegiornali, dai giornali, che dalla radio. Ormai non ci facciamo più caso. Invece dovremmo soffermarci a pensare a un modo per aiutare i più bisognosi, anche nel nostro piccolo, per ricevere la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono e vedere la gioia sul viso della persona che si aiuta, che ci ripaga per quello che abbiamo fatto. Ci sono persone che lo fanno, ma sono solo una minoranza. Per tutti gli altri il Natale è solo ricevere tanti regali, cose materiali, che dopo un po’ di tempo si lasciano da parte e si dimenticano; alcuni sono perfino scontenti di non aver ricevuto quello che volevano, ma non viene in mente a nessuno che ci sono molti bambini nel mondo che per Natale non hanno niente da mangiare e forse neanche una famiglia.
Secondo me il Natale dovrebbe trasmettere un messaggio di pace al mondo, poiché è anche questo il significato della nascita di Gesù.
Questo Natale per esempio io, così come molti altri ragazzi della parrocchia, abbiamo portato un regalo, che insieme agli altri è stato distribuito ai bambini degli orfanotrofi o ad altri bambini poveri, che così potranno essere più felici, almeno nel giorno di Natale. Se ogni persona facesse qualcosa di simile penso che il mondo sarebbe più bello. Poi la guerra è un altro problema che a Natale non finisce, ma continua come se niente fosse continuando a distruggere, a provocare morte e sofferenze in molte famiglie. Nella storia dell’uomo sono sempre state fatte le guerre, che non hanno portato mai niente di buono, ma gli uomini non hanno imparato da tutto ciò e invece di capire che è molto meglio cercare di vivere in pace, continuano ancora oggi a combattere tra di loro. Non capisco come mai i capi di stato siano così insensibili, pensano solo al fattore economico, e non ai bambini, agli innocenti e a tutti quelli che vogliono solo un clima di serenità. Il Natale è proprio il momento ideale per riflettere e capire che non serve a niente fare la guerra e addirittura finanziarla, bisognerebbe invece spenderli per cause più giuste, come la fame nel mondo e molte altri problemi della società moderna. Questo sarebbe per me il Natale ideale.
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Tema sugli Ebook


L'ebook, l'evoluzione dei modi di comunicare... pregi e difetti rispetto al caro vecchio libro.

Tema Svolto:
Le nuove invenzioni nel mondo moderno si susseguono molto rapidamente. Si è arrivato ad un punto dove le evoluzioni proseguono a passi da gigante e tutti, chi più e chi meno si stanno adattando alle nuove tecnologie e ai nuovi stili di vita. Ma tutta questa tecnologia quanto ancora riuscirà a progredire? E soprattutto riuscirà la popolazione mondiale ad adattarsi a continui cambiamenti? Nessuno sembra porsi questa domanda, ma si sa che fin dai tempi più antichi il genere umano ha cercato di cambiare in meglio la propria vita. I modi di comunicare si sono modernizzati con il passare dei secoli, tanto che adesso la velocità con cui è possibile comunicarsi delle informazioni da una parte all’altra della Terra è di meno di un secondo. “L’homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. E’ questa una citazione che esprime in pieno l’idea del fatto che Gutenberg, inventando la stampa ha rivoluzionato il modo di diffusione delle notizie. Il più grande passo in avanti però, è stato fatto con la nascita di internet, che tuttavia presenta uno svantaggio: il fatto che le persone tendono a vivere una vita nel mondo virtuale e non più in quello reale. Adesso sembra che avrà un grande successo un’altra recente invenzione: quella degli ebook, abbreviazione del termine "electronic book", cioè libro elettronico. Si tratta di una semplice tavoletta elettronica, sulla cui memoria si possono registrare tantissimi libri, quindi la rivoluzione è l’ebok. Molti sono d’accordo con questa affermazione e non c’è dubbio che vi sono numerosi vantaggi nell’utilizzo degli ebook al posto dei soliti libri, ma altrettanti possono invece rimanere più radicati alla tradizione e sostenere che preferiscono i vecchi libri di carta, enumerando una valida serie di argomentazioni a favore.
I vantaggi dell’ebook sono senza dubbio il risparmio della carta e dello spazio, la sua grande praticità ed il fatto che si può portare ovunque, immagazzinando una grande quantità di libri nella sua memoria. Sicuramente ciò contribuirà a ridurre la distruzione degli alberi per la produzione della carta, sebbene questa forma di sfruttamento della natura si possa limitare anche con l’utilizzo della carta riciclata.
Quindi questo libro multimediale si può considerare una grande biblioteca tascabile, disponibile in qualunque momento. E quali sono allora gli svantaggi di questa invenzione tecnologica?
Il primo è che i libri perderanno gran parte della propria magia. Non si potrà più sentire il fruscio delle pagine di un romanzo che viene sfogliato prima o durante la lettura, non si sentirà più il profumo di un libro appena comprato e non si potranno più scorrere le dita sulle copertine di un romanzo… “Addio carta, addio biblioteche con chilometri di scaffali dal pavimento al soffitto e addio anche all’atmosfera di magia che avvolge coloro che leggono un vecchio libro.
Probabilmente con il tempo tutti si abitueranno all’utilizzo dell’ebook, così come si sono abituati a tutti gli altri progressi dell’umanità e forse chi nascerà in un futuro non troppo lontano non saprà nemmeno più cosa sia un libro di carta, ma chi ama veramente la lettura non potrà mai veramente rinunciare a quello che è un vero libro.
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