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Riassunto breve: Dedalo e Icaro

Dedalo significa ingegnoso, era un geniale inventore ateniese che fuggì da Atene dopo aver ucciso il nipote Tali, inventore del tornio, di cui era geloso.
Trovato rifugio a Creta, costruì per il re Minosse il Labirinto in cui venne rinchiuso il mostruoso Minotauro. In seguito lo stesso Dedalo vi fu imprigionato con il figlio Icaro, secondo alcuni per aver suggerito ad Arianna il modo di far uscire Teseo dopo l’uccisione del mostro, secondo altri per evitare che rivelasse il segreto della complicata costruzione. L’ingegnoso Dedalo fabbricò allora delle ali di piume unite con la cera e con il figlio volò via. Ma, Icaro, imprudente, si avvicinò troppo al sole che sciolse la cera delle ali e così il giovane precipitò in mare dove annegò.
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Mappa concettuale: Archi del piede


Gli archi del piede formano una struttura elastica con 3 punti di appoggio: calcagno, testa dell'osso metatarsale e 5° dito (alluce). La faccia plantare degli archi del piede è concava mentre quella dorsale è convessa, sia sulla lunghezza sia sulla larghezza e verso le falangi si appiattisce. Sono due longitudinali (lunghezza), cioè una mediana che non appoggia e una laterale che nascono nel calcagno e 3 trasversali (larghezza), cioè due sono a livello del tarso e 1 vicino alle articolazioni tarso-metatarsiche.

Fonte: Mapper-Mapper
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Mappa concettuale: Articolazione del piede


Le articolazioni del piede permettono di fare estensione, flessione, adduzione, abduzione, torsione mediale e laterale, circunduzione. Hanno legamenti robusti. Sono intertarsiche, tarso-metatarsiche che sono artrodie con movimenti di scivolamento reciproco che scompongono gli urti, sono metatarso-falangee e sono condiloartrosi, sono interfalagee e sono trocleari, sono più solide e stabili della mano per sostenere il peso dell'intero corpo che si scarica sull'articolazione tibio-tarsica. La fascia plantare è unita dal legamento trasverso (non ha articolazioni).
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Mappa concettuale: osso iliaco


Lo scheletro dell'anca detto anche osso iliaco è piatto, pari e di forma irregolare. E' composto da ileo (sopra), ischio (sotto e dietro), pube (davanti mediale) separati sino a qualche anno dalla nascita. poi si uniscono a formare l'osso iliaco o dell'anca, o innominato.
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Mappa concettuale: Bacino


L'ileo è concavo davanti e si articola con l'ala dell'osso sacro attraverso la tuberosità iliaca. L'ischio ha un grosso osso posteriore detto tuberosità ischiatica. Il pube è composto dalla branca orizzontale che continua con la branca discendente. L'osso iliaco ha 2 facce e 4 margini.
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Mappa concettuale: Facce del bacino


Due facce e quattro margini dell'osso iliaco.
1 faccia interna concava e 1 faccia esterna convessa, con le linee glutee.
Il margine superiore, cresta iliaca. Il margine anteriore, spina iliaca. Il margine inferiore, branca ischio pubica. Il margine posteriore con la tuberosità ischiatica.

Sotto la pelle si vedono parte della cresta iliaca, la spina iliaca antero-superiore, il primo tratto del margine anteriore.
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Mappa concettuale: Bacino 2


Il bacino ha la forma di un tronco di cono a base superiore. La parte posteriore comprende l'osso sacro e il coccige. Le parti laterali comprendono le parti iliaca ed eschiatica dell'osso iliaco. La parte anteriore comprende la porzione pubica. Il bacino si divide in grandi pelvi, in protezione dei visceri e in piccole pelvi che forma il canale del parti. Il bacino scarica il peso del corpo dalla colonna vertebrale agli arti inferiori. Esso è il punto d'intersezione dei muscoli addominali.
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Mappa concettuale: Tipologie di bacino


I bacini sono diversi in base a:

- al sesso, infatti nella donna è più ampio, basso e inclinato sulla colonna vertebrale; le fosse iliache sono più ampie per favorire la gravidanza e il parto.

- all'età, infatti nei bambini è poco inclinato e stretto per ospitare i visceri che si trovano nell'addome che per questo è più voluminoso.

- all'etnia, infatti nei neri è più stretto e verticale.
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Mappa concettuale: Articolazioni del bacino


Le articolazioni del bacino articolano le due ossa dell'anca e l'osso sacro. Sono anfiartrosi così come lo scheletro del bacino, è quindi molto robusto per il sostegno dei visceri e l'ancoraggio degli arti inferiori. Hanno molti legamenti, una robusta membrana otturatoria e elasticità specie per il parto. Le articolazioni del bacino sono le due sacro-iliache che collegano lateralmente il sacro con le due ossa iliache; sono poco mobili ma elastiche; sono la sinfisi pubica che collega anteriormente le due ossa iliache.
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Mappa concettuale: Movimenti del bacino


I movimenti del bacino sono di flessione ed estensione, rotazione associata al movimento del tronco, circonduzione e inclinazione laterale associata al movimento del tronco o indipendente se il peso è su un solo arto.
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Mappa concettuale: Articolazione coxo-femorale


L'articolazione coxo-femorale unisce l'osso iliaco (bacino) al femore, è una enartrosi fra la superficie lunata dell'acetabolo e la testa del femore. E' meno ampia ma più stabile di quella del braccio. Essa permette questi movimenti poco ampi: flessione, estensione, abduzione o al contrario adduzione, rotazione o meno ampia rispetto all'omero, circonduzione.
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Dante Alighieri: Donne ch'avete intelletto d'amore

Testo: Donne ch'avete intelletto d'amore
Donne ch'avete intelletto d'amore, i' vo' con voi de la mia donna dire, non perch'io creda sua laude finire.

Parafrasi: Donne ch'avete intelletto d'amore
Donne che comprendete la vera essenza dell'amore, io voglio parlare con voi della mia donna.

Commento: Donne ch'avete intelletto d'amore
Nella prima strofa Dante afferma di voler parlare di Beatrice attraverso delle donne gentili.

Analisi del testo: Donne ch'avete intelletto d'amore
E' una poesia di Dante in cui loda Beatrice e spiega alle donne che conoscono l'amore.

Figure retoriche: Donne ch'avete intelletto d'amore
Non compaiono nel testo numerosissime figure retoriche, ma fino ad un primo sguardo risulta evidente la...
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Analisi: Donne ch'avete intelletto d'amore, Dante

di Dante Alighieri
Analisi del testo:

E' una poesia di Dante in cui loda Beatrice e spiega alle donne che conoscono l'amore (e quindi le uniche che possono capirlo) quanto siano grandi le facoltà benefiche di Beatrice.
Ad esempio parla del fatto che è desiderata dai santi in paradiso (tanto che dicono che il paradiso ha tutto tranne lei per essere perfetto); che chiunque la veda non può avere pensieri malvagi, che persino Amore si meraviglia di quanto sia stupenda e si rende conto che Dio l'ha creata per far vedere agli uomini in terra un pezzo di paradiso e portarli sulla buona strada.

Questa poesia, o meglio canzone contenuta nella Vita Nova, segna il passaggio verso una nuova concezione dell’amore, che d’ora in poi tenderà «alla perfezione dell’amore celeste». La prima stanza ha funzione proemiale, mentre l’ultima, fa da congedo. Le tre stanze centrali contengono invece la lode di Beatrice e sono disposte in un significativo ordine discendente: dal paradiso (seconda stanza) al mondo terreno (quarta stanza) passando attraverso Beatrice, vista come figura di mediazione tra cielo e terra (terza stanza). In queste tre stanze centrali si incontrano altrettante parole chiave della cultura stilnovistica: «Angelo» , «Madonna» , «Amor» .


METRICA: canzone di 5 strofe, ognuna di 14 versi tutti endecasillabi. Lo schema è ABBC, ABBC; CDD, CEE.
Dopo la serie ABB, che crea l’attesa per il classico schema a rima incrociata, interviene una rima in C che chiude in maniera asimmetrica il primo piede. La simmetria è ripristinata solo dopo il secondo piede, che ripete per intero la sequenza ABBC. L’inizio della sirma è ancora in C, a sottolineare lo stretto legame tra le sue parti della stanza con un nuovo effetto di rima baciata. Tutto lo schema della sirma del resto (CDD, CEE) valorizza le rime baciate, tra le quali assumono particolare rilevanza quelle in posizione finale; nelle prime due stanze la rima conclusiva ha anche la funzione di evidenziare l’antitesi («vui» : «altrui», vv. 13-14, e soprattutto «mal nati» : «beati», vv. 27-28).


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Figure retoriche: Donne ch'avete intelletto d'amore, Dante

di Dante Alighieri
Figure retoriche:

Non compaiono nel testo numerosissime figure retoriche, ma fino ad un primo sguardo risulta evidente la presenza di numerose personificazioni: Amore, La Pietà, e la Canzone stessa.
Sono presenti alcune e deboli figure di inversione (anastrofi e iperbati) che non alterano realmente il periodare (es. io vo' ... dire; io creda sua laude finire; Amor sì dolce mi si fa sentire; farei parlando innamorar; divenisse per temenza vile ecc.).
Dante non fa paragoni come Guinizzelli, perché Beatrice possiede in sé la bellezza e non è paragonabile a nulla.

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Commento: Donne ch'avete intelletto d'amore, Dante

di Dante Alighieri
Commento:


Nella prima strofa Dante afferma di voler parlare di Beatrice attraverso delle donne gentili e lo fa non perché crede di poter esporre in maniera esauriente le sue qualità miracolose ma solo per trovare uno sfogo ai suoi pensieri. Egli dice anche di voler usare uno stile non troppo elevato perché, a causa della grandezza di Beatrice, dovrebbe desistere dal suo intento.
Nella seconda strofa il poeta comincia la lode di Beatrice, dicendo che gli angeli, chiedendo a Dio di avere per loro la donna, in quanto era la sola mancanza che aveva il Paradiso, ricevettero risposta dal Signore che ella deve restare sulla Terra perché coloro i quali l'hanno potuta vedere saranno privilegiati: infatti, quando un uomo non nobile la incontra per la strada non può che convertirsi e, dopo la morte, non potrà essere punito con una condanna eterna.
Poi, tramite Amore, Dante afferma che Beatrice non può essere altro che una creatura divina e, dai suoi occhi, escono degli spiriti che arrivano sino al cuore di chi la osserva.
Nell'ultima strofa, infine, il poeta invia la canzone ad Amore, affinché possa, tramite esso, arrivare a Beatrice, ma la ammonisce a fermarsi a chiedere indicazioni solo presso donne e uomini gentili.


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Parafrasi: Donne ch'avete intelletto d'amore, Dante

di Dante Alighieri
Parafrasi:

Donne che comprendete la vera essenza dell'amore,
io voglio parlare con voi della mia donna,
non per evidenziare la sua lode a parole,
ma per sfogare la mente ragionando.
Io dico che pensando alla sua bellezza,
l'amore si fa sentire così dolcemente in me,
che se io allora osassi,
potrei far innamorare la gente parlando di lei.
E io non voglio parlare di lei con stile elevato
tanto da parere inadeguato per il timore;
ma parlerò della sua nobiltà
umilmente, per rispetto di lei,
solo con voi, donne che conoscete l'amore,
poiché non se ne può parlare con altri.
L'angelo prega nella mente di Dio
e dice: 'Signore, quando lei cammina
nel mondo si vede il miracolo
di un'anima che fin quassù fa luce'.
Il Paradiso, che non ha altra mancanza che non aver lei,
al suo Signore la chiede,
e ogni santo ne grida la grazia di averla in cielo.
Solo la misericordia divina sta dalla nostra parte;
dice Dio, alludendo alla mia donna:
'Miei amati, ora soffrite in pace
che la vostra speranza duri quanto piace a me
là dove c'è un uomo che sta per perderla,
e che nell'inferno dirà: O dannati,
io ho visto la speranza dei beati'.
La mia donna è desiderata nell'alto dei cieli:
ora vi faccio conoscere la sua virtù.
Dico, chi voglia sembrare una donna nobile,
vada con lei, che quando passeggia,
l'Amore getta nei cuori volgari un gelo
che ogni loro pensiero volgare perisce;
e chi osasse guardarla,
diventerebbe nobile di cuore, o morrebbe.
E quando trova qualcuno che sia degno di guardarla,
quello mette alla prova la sua virtù, poichè ciò che gli dona
diventa salvezza, e lo umilia tanto che dimentica ogni offesa.
Ancora Dio le ha dato tanta grazia,
che non può finire male chi le ha parlato.
Dice di lei Amore: 'Come può una creatura mortale
essere così bella e pura?'.
Poi la riguarda, e fra sè giura
che Dio ne intenda fare una creatura nuova mai vista.
Ha quasi quel pallore di tonalità calda e viva
come conviene avere a una donna,
non fuori misura:
è quanto la natura può far meglio;
lei si porta a modello la sua bellezza.
Dai suoi occhi, quando lei li muove,
scaturisce una forza di attrazione,
che ferisce gli occhi che la guardino,
e passa in modo che ciascuno ritrova la pace:
voi le vedete Amor dipinto nel viso,
là dove nessuno la può guardare fisso.
Canzone, io so che tu rivelerai il tuo contenuto
a tante donne, quando io ti avrò finita.
Ora ti chiedo, poiché ti ho allevata
come una figlia d'Amore,
che là dove arriverai tu dica pregando:
'Insegnatemi la vita da percorrere, perché sono mandata
a colei la cui lode porto'.
E se non vuoi che il tuo messaggio sia inutile,
non stare dove ci sia gente villana:
ingegnati, se puoi, di parlar chiaro
solo con donne o con uomini cortesi,
che ti porteranno là per una via veloce.
Tu troverai Amore con lei;
raccomandami a lui come tu devi.


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Testo: Donne ch'avete intelletto d'amore, Dante

di Dante Alighieri
Testo:


Donne ch'avete intelletto d'amore,
i' vo' con voi de la mia donna dire,
non perch'io creda sua laude finire,
ma ragionar per isfogar la mente.
Io dico che pensando il suo valore,
Amor sì dolce mi si fa sentire,
che s'io allora non perdessi ardire,
farei parlando innamorar la gente.
E io non vo' parlar sì altamente,
ch'io divenisse per temenza vile;
ma tratterò del suo stato gentile
a respetto di lei leggermente,
donne e donzelle amorose, con vui,
ché non è cosa da parlarne altrui.
Angelo clama in divino intelletto
e dice: «Sire, nel mondo si vede
maraviglia ne l'atto che procede
d'un'anima che 'nfin qua su risplende".
Lo cielo, che non have altro difetto
che d'aver lei, al suo segnor la chiede,
e ciascun santo ne grida merzede.
Sola Pietà nostra parte difende,
che parla Dio, che di madonna intende:
"Diletti miei, or sofferite in pace
che vostra spene sia quanto me piace
là v'è alcun che perder lei s'attende,
e che dirà ne lo inferno: O mal nati,
io vidi la speranza de' beati".
Madonna è disiata in sommo cielo:
or voi di sua virtù farvi savere.
Dico, qual vuol gentil donna parere
vada con lei, che quando va per via,
gitta nei cor villani Amore un gelo,
per che onne lor pensero agghiaccia e pere;
e qual soffrisse di starla a vedere
diverria nobil cosa, o si morria.
E quando trova alcun che degno sia
di veder lei, quei prova sua vertute,
ché li avvien, ciò che li dona, in salute,
e si l'umilia, ch'ogni offesa oblia.
Ancor l'ha Dio per maggior grazia dato
che non pò mal finir chi l'ha parlato.
Dice di lei Amor: "Cosa mortale
come esser pò sì adorna e sì pura?".
Poi la reguarda, e fra se stesso giura
che Dio ne 'ntenda di far cosa nova.
Color di perle ha quasi, in forma quale
convene a donna aver, non for misura:
ella è quanto de ben pò far natura;
per essemplo di lei bieltà si prova.
De li occhi suoi, come ch'ella li mova,
escon spirti d'amore inflammati,
che feron li occhi a qual che allor la guati,
e passan sì che 'l cor ciascun retrova:
voi le vedete Amor pinto nel viso,
là 've non pote alcun mirarla fiso.
Canzone, io so che tu girai parlando
a donne assai, quand'io t'avrò avanzata.
Or t'ammonisco, perch'io t'ho allevata
per figliuola d'Amor giovane e piana,
che là 've giugni tu diche pregando:
"Insegnaterni gir, ch'io son mandata
a quella di cui laude so' adornata".
E se non vuoli andar sì come vana,
non restare ove sia gente villana:
ingegnati, se puoi, d'esser palese
solo con donne o con omo cortese,
che ti merranno là per via tostana.
Tu troverai Amor con esso lei;
raccomandami a lui come tu dei.


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Come ricaricare conto Paypal


Utilizzando il comodo servizio di Paypal è possibile eseguire pagamenti online senza dover svelare i dati della propria carta di credito o del proprio conto corrente bancario. Ma sorge un piccolo problema sul suo utilizzo, infatti a meno che non abbiate ricevuto compensi sul vostro conto Paypal da poter utilizzare o trasferire, si presume che sia vuoto o comunque con pochi soldi sul conto. Per ricaricare il proprio conto Paypal occorre essere in possesso di un conto corrente bancario intestato alla stessa persona titolare del conto Paypal.

Per prima cosa dovete recarvi sul sito Paypal.com ed eseguire il login coi propri dati di accesso. Nella pagina iniziale, a sinistra, dovete fare click sulla scritta "Ricarica conto" e in quella seguente troverete tutte le istruzioni per poter compiere il passaggio di soldi da conto bancario a conto Paypal.


A questo punto dovete inviare un bonifico coi dati che vi vengono forniti nella pagina delle istruzioni e potete farlo andando nella filiale della vostra banca portandogli i dati per l'invio del bonifico (vi conviene stampare la pagina internet attraverso il pulsante "Stampa" posto in basso) oppure eseguire un pagamento online dalla sito della propria banca.

Nel secondo caso dovrete inserire l'iban e poi automaticamente appariranno gli altri dati come l'indirizzo della banca, mentre il nome del destinatario dovrete inserirlo manualmente e forse vi verrà chiesto di rimuovere le parentesi tonde. Ma cosa più importante, per fare in modo che il passaggio di soldi da un conto all'altro avvenga correttamente bisogna inserire alla voce causale del bonifico, il codice personale indicato da Paypal. Esso serve per verificare la vostra identità ed inoltre questo codice personale è lo stesso per tutte le operazioni di ricarica ed è associato unicamente al vostro conto Paypal.

I soldi dovrebbero arrivare entro 2-3 giorni lavorativi e almeno per questo non ci sono costi aggiuntivi.

Metodi alternativi

Se non siete in possesso di un conto bancario intestato a voi stessi, allora potete ricaricare il conto Paypal richiedendo i soldi ad un altro utente che utilizza il conto Paypal. In questo caso dovete cliccare su "Invia denaro" e poi scegliere "Invia denaro a familiari o amici". Vi servirà l'email o il numero di cellulare del conto Paypal da ricaricare.

Per compiere questo stesso passaggio da mobile, si possono installare le applicazioni di Paypal disponibili per iPhone, Android e Windows Phone. In questo caso per farsi ricaricare il conto Paypal da un altro utente che utilizza questo stesso servizio si deve prima cliccare sul pulsante Invia/Richiedi e poi su Richiedi. Si può fare solo questo in quanto i dati bancari (iban, destinatario e codice personale) non si possono visualizzare da mobile, come invece avviene da pc, probabilmente per motivi di sicurezza.
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Mappa concettuale: Dolce stil novo


Dalla scuola poetica toscana e siciliana, dal 1200 al 1300 nasce a Bologna il dolce stil novo. Fu ideato da Guido Guinizzello, seguito dal gruppo fiorentino che si definisce gruppo di cori gentili (intellettuali fra i contadini) per arrivare a Dio con l'ascolto della propria coscienza, e fu seguito anche da Dante Alighieri.
Ha come temi l'esaltazione dell'amore spirituale espresso in modo filosofico e scientifico, la nobiltà che risiede nell'animo, la donna come figura Angelica con nomi di donne amate e la sua bellezza (è simbolo della bellezza di Dio).
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Mappa concettuale: Dante Alighieri


Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265, è il padre della letteratura italiana, poeta, prosatore, teorico della letteratura, pensatore politico. La sua opera maggiore è la Divina Commedia, uno dei capolavori della letteratura mondiale. E' importante l'incontro con Beatrice, simbolo della grazie divina, prima nella "Vita nuova" e poi nella Divina Commedia.

Vita nuova è la prima opera in canzoni e sonetti legati da commenti in prosa (volgare) sull'amore terreno sofferto come in Cavalcanti e sulla morte di Beatrice a 19 anni, vista poche volte. E' influenzata dalla poesia d'amore dei trovatori provenzali con mirabili visioni (in sogno Beatrice sale all'empireo) e in più, un senso mistico e religioso. Spesso c'è il numero 9. E' l'opera più importante del dolce stil novo fiorentino.

La sua formazione culturale è influenzata da una famiglia nobile e da Brunetto Latini, intellettuale e uomo politico.
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Mappa concettuale: Dante Alighieri - Storia


Dante Alighieri nel 1300 diventa priore (sindaco) di Firenze. Già dal 1266 i guelfi hanno cacciato da Firenze i ghibellini ma Firenze è ancora divisa, in guelfi neri e guelfi bianchi.
I guelfi neri con a capo Coso Donati, sono ricchi proprietari terrieri e attuano una politica espansionistica e un'alleanza con il Papa Bonifacio VIII.
I guelfi bianchi con a capo Vieri De' Cerchi, sono commercianti, artigiani, intellettuali e vogliono pace, giustizia e indipendenza. Nel 1301 sono sconfitti dai guelfi neri aiutati dal papa. Dante è condannato e sceglie l'esilio presso le corti italiane, sino alla sua morte a Ravenna nel 1321.
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Mappa concettuale: Dante Alighieri - Esilio


Dante in esilio si avvicinò agli ideali dei ghibellini desiderando un'Europa unita con a capo un imperatore illuminato. Dante in esilio scrisse il trattato latino "Monarchia" che manifesta l'idea politica di Dante, cioè una monarchia universale con lo stat separato dalla chiesa, scrisse il De vulgari eloquentia in cui difende la lingua volgare contro l'uso del latino per la cultura.
Scrisse anche il Convivio, composto da 15 trattati in volgare sul sapere di quel tempo, di cui solo 4 completi. Dante rinunciò all'invito di far ritorno a Firenze senza avere dignità e onore.
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Mappa concettuale: Dante e la lirica


Dante a 18 anni seguì la lirica toscana di Giuttone d'Arezzo che si rifaceva alla poesia d'amore provenzale e siciliana. Inventò il termine dolce stil novo. Fu amico del poeta Guido Cavalcanti che faceva parte del circolo di poeti con Dante, Lapo, Gianni, Ciro da Pistoia e Gianni Alfani. Guido lo portò ad una nuova poesia d'amore, iniziata da Guido Guinizzelli nel 1250 e diffusa in Toscana, con una melodia dolce e fluida per il ritmo degli accenti e con un linguaggio accessibile fatto di parole e versi brevi.
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Mappa concettuali: Dante e Bonagiunta


Dante nel girone dei golosi del Purgatorio incontra il poeta lucchese Bonagiunta Orbicciani. Quest'ultimo rende omaggio a Dante per aver scritto "Donne ch'avete intelletto d'amore" nel XIX capitolo della vita nova. Esulta nello scoprire che Dante scrive dettato dall'amore e pensa che ai poeti siciliani e toscani è mancata questa capacità.
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Mappa concettuale: Stili danteschi


Gli stili del volgare illustre sono:

- umile o elagico per argomenti poco importanti.
- medio o comico per argomenti quotidiani.
- sublime o tragico, la cui forma poetica è la canzone e il verso più elevato (l'endecasillabo) per argomenti nobili e importanti come la armi con la poesia epica, la salvezza spirituale con la poesia religiosa e l'amore con la lirica amorosa.
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Mappa concettuale: Significati della Commedia


I significati della commedia (esposti da Dante nel "convivio"), secondo la cultura medievale sono su 4 livelli:
- letterale (senso di ciò che si legge).
-allegorico (è il significato nascosto in un testo non reale come una favola o mito che può essere anche figurale, cioè premonitore, specie per i testi sacri cristiani, ritenuti veri.
- morale (ha la funzione di insegnamento).
- anagogico (è il significato spirituale, sovra-senso).
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Mappa concettuale: Divina Commedia - Commedia allegorica


Nella Divina Commedia, dice Dante si usa una comunicazione polisemica (di più sensi), cioè usa i sensi allegorico, morale e anagogico che riassume nel senso allegorico. La Divina Commedia è quindi un'allegoria di dannazione (inferno), penitenza (purgatorio) e beatitudine (paradiso). I luoghi e i personaggi sono il risultato (compimento) della vita terrena nell'aldilà mentre nella vita terrena sono lo specchio di ciò che saranno con le loro eterne caratteristiche.
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Mappa concettuale: Struttura della Divina Commedia


La struttura del poema ha un ritmo ternario, il numero 3 è simbolo della trinità e il numero 10 è simbolo di perfezione (1 e 3-3-3).
Segue un ordine cronologico della composizione. E' composto da 100 canti (10 volte il 10) e da 3 cantiche composte di 33 canti (34 nell'inferno) formati da terzine che sono incatenate dalle rime per 3 volte: alla fine del canto c'è un verso isolato in rima con il 2° verso dell'ultima terzina.
L'inferno ha nove cerchi e un vestibolo = 10, il paradiso ha 9 cieli + l'empireo = 10, il purgatorio ha 10 parti.
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Mappa concettuale: Numeri della Divina Commedia


Tre sono le fiere che bloccano Dante: la lonza (lussuria), il leone (superbia), la lupa (avidità). Tre sono le sue guide: Virgilio, Beatrice e S.Bernardo.
Il numero 10 rappresenta, invece, la perfezione.
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Mappa concettuale: Divina Commedia - Contesto storico


Dante Alighieri è un personaggio insicuro, timoroso, incerto, ignorante, non autonomo ma quando veste i panni dell'autore diventa sicuro, saggio, giudice severo del suo tempo e dei suoi contemporanei. Il suo cosmo è quello di Tolomeo (teoria geocentrica), cioè che la terra è al centro dell'universo. Vive in un contesto storico di crisi delle istituzioni laiche e religiose. Fa il viaggio da peccatore in cerca di redenzione, durante la settimana di Pasqua del 1300, 1° Giubileo e 1° anno santo indetto da Papa Bonifacio VIII per il rinnovamento spirituale dell'umanità.
Dante usa l'allegoria (il significato nascosto) per dannazione (nell'inferno), per penitenza (nel purgatorio), per beatitudine (nel paradiso).
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Mappa concettuale: Divina Commedia - Metrica


La Divina Commedia è costruita sulla simbologia dei numeri: 1 (unità), 3 (trinità). E' composta da tre cantiche, ognuna di 33 canti (33 x 3 + 1 = 100 cantiche).

Le tre cantiche sono:
- Purgatorio (7 cornici + spiaggia + antipurgatorio + paradiso terrestre) = 10
- Paradiso (9 cieli + empireo) = 10
- Inferno 34 canti (9cerchi + antiferno) = 10
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Mappa concettuale: Divina Commedia


La Divina Commedia (1304-1321) è un poema con molti versi e temi elevati, è un romanzo per la presenza di molti personaggi e situazioni che cambiano, è un opera enciclopedia che raccoglie tutte le conoscenze di Dante, è un testo didascalico che trasmette le verità apprese nel viaggio ed è un testo teatrale dove prevalgono i dialoghi.

La Divina Commedia ha fonti multi-culturali: Brunetto Latini, modello classico (La discesa negli inferi), la tradizione cavalleresca (topos, luogo del viaggio), modello biblico), modello morale, unite in un atteggiamento sincretico (di unione).
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Mappa concettuale: Divina Commedia 2


Titolo e genere letterario della Divina Commedia, all'inizio era: "Inizia la commedia di Dante Alighieri, fiorentino di nascita e non di costume". Dal 1555 sarà Divina Commedia, definita divina dal Boccaccio per gli argomenti ultraterreni e commedia per le situazioni narrative prima aspre ma con finale felice. Adotta più lingue: scurrile, plebeo, umile e più stili: aulico, elevato e sublime.
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Mappa concettuale: La Metrica


La metrica è la struttura di un poema e serve per i componenti poetici. E' composta da versi, rima e strofa.

I versi sono le righe di una poesia, la cui lunghezza dipende dalle sillabe (bisillabe = 2, trisillabe = 3). Se l'ultima parola ha la penultima sillaba accentata è piana, l'ultima sillaba accentata è tronca, la terzultima sillaba accentata è sdrucciola.

La rima, cioè suono uguali (es. giocare al mare, vedere e tacere), può essere incatenata (lega strofe di 3 versi), baciata (unisce 2 versi consecutivi AA-BB), alternata (unisce 2 versi alternati AB-AB), incrociata (unisce i versi 1° e 4°, 2° e 3°).

La strofa sono più versi ordinati in gruppi: distico (2 versi), terzina (3 versi), quartina (4 versi), sestina (6 versi), ottava (8 versi).
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Mappa concettuale: Divina Commedia 3


Nella Divina Commedia Dante è allo stesso tempo narratore, personaggio, autore e i tre ruoli hanno diversi punti di vistaa (pessimista, ottimista, spiritualista e realista). Il fine morale della Divina Commedia è nobile e universale, Dante deve compiere una missione di salvezza per indicare la retta via ad un mondo corrotto con ammonimenti a personaggi famosi. Il fine politico-sociale è quello di far distinguere la guida politica da quella religiosa. Nella Divina Commedia si attua il viaggio per la conoscenza già presente nell'Eneide, da cui Dante prende spunto e nomi (Caronte, Cerbero ecc.), presente nel ciclo bretone e nella cultura medievale che ricava dalla commedia molti significati.
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Mappa concettuale: Divina Commedia - Sintesi


La Divina (termine usato da Boccaccio) Commedia (termine spiegato a Cangrande della Scala, , sigore di Verona e amico di Dante, a cui dedica il Paradiso.) - 1° edizione 1555.
Nei contenuti e nel linguaggio ci sono 3 stili (comico nell'inferno, elegiaco nel purgatorio, tragico nel paradiso) che si innalzano e si mescolano per avere un linguaggio aspro ma anche elevato, più nobile ma anche plebeo, sublime ma anche apro e violento, questo è il plurilinguismo dantesco. La Divina Commedia parte da situazioni difficili ma ha un lieto fine e ha uno stile piano e umile (lingua volgare.
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Mappa concettuale: Francesco Petrarca


Francesco Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304 e fu il fondatore della lirica moderna. Nel 1341 fu incoronato poeta a Roma, in Campidoglio, dopo aver scritto il poema epico "9 canti dell'Africa".
Ebbe una formazione culturale classica e di spiritualità cristiana. Visse sempre un conflitto interiore fra i desideri di vita mondana e elevazione spirituale. Nel 1350 a Roma si unìì agli umanisti: Boccaccio e Salutati. Visse anche ad Avignone (sede papale) dove conobbe Laura De Noves che amò e cantò nei suoi poemi.
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Mappa concettuale: Petrarca - Il Secretum


Petrarca nel 1353 si stabilì in Italia, presso la corte dei Viscont a Milano, da dove nel 1361 fuggì per la peste, di cui morì Laura nel 1348. Nel 1343 scrisse "Il Secretum", un opera religiosa e morale che riflette la sua crisi interiore attraverso un dialogo immaginario in latino tra il Petrarca e St.Agostino alla presenza della verità. St.Agostino rimane però ad affliggere il Petrarca (la sua schiavitù del desiderio). Il Secretum è un opera divisa in 3 libri: debolezza di uomo, l'accidia (abbattimento dello spirito), le 2 passioni: il desiderio d'amore e di Gloria.
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Mappa concettuale: Francesco Petrarca 2


Francesco Petrarca ha spirito medievale, una cultura enciclopedia classica e segue Platone, Cicerone e S.Agostino e una cultura di stampo aristotelico/scolastico in quanto ha spirito classicista e pre-umanista e la sua attività letteraria è esclusiva. La sua vita è piena di tormento, crisi interiori e contrasti. E' uomo del comune, è attivo e fa politica, è esule e cosmopolitca (sta bene ovunque).

Fonte: Mapper-Mapper
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Mappa concettuale: Petrarca cosmopolita ed europeista


Petrarca nasce esule e vive da esule ad Avignone. Da qui nascerà la sua invettiva contro la corruzione della chiesa. Non è legato ad un comune (è la fase di passaggio alle signorie) e dal 1353 soggiorna presso varie corti: Carrara a Padova e Visconti a Milano. Si crea ideali politici legati alla tradizione letteraria idealizzandoli: "mutatio" (dal Medioevo all'Umanesimo) e idea di impero universale di Petrarca.

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Mappa concettuale: Petrarca e la professione letteraria


La professione letteraria di Petrarca si basa su autonomia e libertà nel rapporto con i potenti. Lo stato ecclesiastico (di chierico) serve al suo sostegno economico. E' un primato sulle altre attività meccaniche, interessate alla società urbana, perché è liberale e disinteressata. Per lui il letterato deve vivere in campagna e praticare la caccia e l'agricoltura (dal "De vita solitaria").
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Mappa concettuale: Il Canzoniere


Il Canzoniere fu scritto dal 1342 alla morte e spesso modificato. E' un insieme di 366 micro-testi (liriche autonome) che fanno parte di un macro-testo diviso in 2 parti: le rime in vita e le rime in morte di Laura. Sono così composte: stacco, pausa interiore, ripensamento, nuova poesia.
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Mappa concettuale: Il Canzoniere 2


Cos'è il Canzoniere a livello psicologico?
E' la storia di un'anima con stati fisici e psichici opposti: inquietudine e contrasti religiosi e morali.

Non ha diario cronologico che ordina il racconto. Laura non è un angelo, è solo la sua metafora. Eì una donna reale che invecchia e muore ed è un ostacolo alla pace spirituale. Il Petrarca nel Secretum confessa l'incapacità di rinunciare a questo amore, che ritiene peccato.

Esprime il sogno che la vita e gli affetti vadano oltre la morte. Esprime la caducità delle passioni terrene, anche se nobili e il conflitto fra ragione e religione da cui nasce il bisogno di affidarsi a Dio.
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Mappa concettuale: La lode della donna in Petrarca


La lode della donna in Petrarca si rinnova rispetto al dolce stilnovo attraverso:

1) la fisicità della donna sublimata ma mai irreale.

2) la donna sostituita dal Senhal, che è il chiamare l'amata con altro nome e deriva dalla poesia trobadorica di Occitania. Dal lauro (alloro dei poeti) o dall'aura (il soffio vitale della natura).

3) la coscienza dello scorrere del tempo con l'alternanza fra il passato (memoria) e il presente.

4) il tema amoroso in Petrarca: Laura è la bellezza fisica e spirituale perfetta, Laura è una donna vera che turba. E' l'inaccessibilità dell'oggetto amato. E' una passione tenace e peccaminosa da cui nasce il contrasto fra tema stilnovistico ed educazione cristiana.

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Mappa concettuale: Cinetica chimica


La cinematica chimica studia la velocità con cui avvengono le reazioni, cioè la velocità con cui i reagenti diventano prodotti. E' il rapporto tra la variazione di concentrazione di una specie presente in un sistema labile o instabile perché si trasforma e il tempo impiegato dalla stessa per vendicarsi, quindi:
Velocità = concentrazione reagente : tempo
Velocità = concentrazione prodotto : tempo

La velocità è influenzata da questi fattori: natura dei reagenti, concentrazione dei reagenti, temperatura, presenza di catalizzatori.
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Mappa concettuale: Giovanni Boccaccio


Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 forse a Certaldo (prov. di Firenze), figlio illegittimo del mercante Boccaccino di Chellino, socio della banca dei Bardi di Firenze.
Nel 1327 va a Napoli, alla corte di Roberto D'Angiò, padre di Fiammetta (1° prosa) con tema l'amore, e qui nasce la sua vocazione letteraria e studia i classici e i romanzi cavallereschi.
Nel 1340 torna a Firenze in povertà per il fallimento della banca dei Bardi, ma è famoso e ottiene incarichi diplomatici in Germania e Francia.
Ispirandosi anche a Dante scrive poemi, basati però sul mondo reale e sull'uomo così com'è. Nel 1350 conosce il Petrarca che influenza la sua vita e la sua letteratura (in latino) e ha come lui una crisi spirituale e nel 1360 si fa chierico. Nel 1362 si ritira a Certaldo che diventa luogo d'incontro dei primi umanisti italiani, qui muore nel 1375 a 62 anni.
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Mappa concettuale: Boccaccio - Opere del periodo napoletano


Caccia di Diana 1334 circa: poemetto mitologico in terzine, racconta che le ninfee di Diana sacrificano le prede di caccia a Venere, dea dell'amore.

Filocolo 1336 circa: narrazione in prosa in 7 libri, elementi di narrativa orientale e del ciclo bretone, narra l'amore contrastato di Florio e Biancifiore.

Filostrato 1335-1338: poema in ottave e 9 canti, tratto dal ciclo bretone con personaggi omerici, narra l'amore infelice di Troilo per Criseida.

Teseida delle nozze di Emilia 1339-1340: poema in ottave tratto dal ciclo bretone con personaggi del mito greco, narra l'amicizia tra Arcita e Palemone, innamorate di Emilia.
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Mappa concettuale: Boccaccio - Opere del periodo fiorentino


Commedia delle ninfe fiorentine (1341-1342): narrazione pastorale in prosa e versi con personaggi del mito greco. Significato allegorico, l'amore è sentimento naturale e positivo e ingentilisce l'animo rozzo del pastore Ameto.

Amorosa visione 1342-1343: poema allegorico in terzine e 50 canti. Schema allegorico medievale, narra i trionfi di Sapienza, Gloria, Avarizia, Amore e fortuna.

Elegia di Madonna Fiammetta 1343-1344: narrazione in prosa ispirata alle eroine di Ovidio, narra la sofferenza dell'amante abbandonata.

Ninfale Fiesolano 1346: poemetto pastorale in ottave con spunti classici, narra l'amore infelice tra il pastore africo e la ninfa di Diana, Mensola.

Decameron 1348-1353: raccolta di novelle tra Medioevo e Umanesimo.
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Mappa concettuale: Boccaccio - Vita


I due momenti della vita di Boccaccio.
Giovinezza napoletana (1334-1340), i temi sono tardo gotici, sperimentalismo formale, il mito dell'amore (Filocolo, Filostrato, Ninfale Fiesolano, Elegia di Madonna Fiammetta).
Attività fiorentina (1340-1346) con interessi pre-umanistici, amicizia con Petrarca (genealogia deorum gentilum) e la crisi religiosa, il rifiuto della filogina (il corbaccio).
La stesura del Decameron (1348-1353) è una commedia sociale come sintesi del mondo feudale e borghese: pluri-linguismo e pluri-stilismo, morale aperta e problematica con conseguente nascita della narrativa moderna.
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Mappa concettuale: Decameron 1


Il periodo del Decameron (1348-1353) scritto in un periodo di crisi (nel 1348 c'era l'epidemia di peste e il desiderio di evasione) con carestie e calo della popolazione, crisi produttiva e crisi commerciale e bancaria. Nel 1340 il fallimento della banca dei Bardi. C'è affermazione del ceto mercantile e quindi un cambiamento dei valori della vita (legge del profitto) con aperture sull'Europa e il Mediterraneo. Il Decameron è lo specchio della società borghese del 300 che esalta le virtù che portano al successo, di un sentimento religioso in chiave realistica a volte dissacrante e di una nuova aristocrazia dell'animo fatta di amore, libertà e gentilezza.
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Mappa concettuale: Decameron 2


Il Decameron (1348-1353) è una raccolta di 100 novelle che inizia con gli effetti della peste (orrido cominciamento), poi il racconto cornice: un martedì mattina del 1348 a Firenze (peste), 7 ragazze e 3 ragazzi si incontrano in S.Maria novella. Pampinea propone per evitare il contagio di trasferirsi per un po' in campagna per vivere in armonia e serenità. Il Decameron ritrae il mondo terreno, la società e l'uomo, fu definito la commedia umana. Ritrae anche la paura della peste e della morte che provoca disordine sociale e morale, l'unica legge che rimane è lo spirito di sopravvivenza.
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Mappa concettuale: Decameron 3


Nel Decameron (deka = dieci, hemera = giorno) l'allegra brigata (Fiammetta, Filomena, Emilia, Elissa, Lauretta, Neifile, Pampinea, Dioneo, Filostrato, Panfilo) si riunisce in una villa sui colli fiorentini e lì restano per due settimane. L'allegra brigata, ogni giorno, elegge un re o una regina che decide come passar eil giorno con l'intento di tornare a vivere normalmente e con gioia attraverso il contatto con la natura per riprovare i valori autentici della vita.
Nel Decameron c'è un paesaggio armonioso, solare e geometrico dove i giovani giocano, danzano, suonano mettendo in comune amicizia e gentilezza narrano a turno 10 novelle per 10 giorni (i venerdì e i sabati sono per il ritiro individuale) con una ballata alla fine di ogni giorno.
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Mappa concettuale: Decameron - Struttura


Il Boccaccio parla in 1° persona e dice di voler divertire le donne che hanno nobiltà d'animo e soffrono per amore. A loro è dedicata l'opera del Boccaccio, così come la conclusione finale che usa per difendersi dalla accuse di immoralità.
La cornice e le novelle hanno una struttura aritmetica (numero 10), come la simbologia della simmetria e proporzione medievale.
Ogni novella è introdotta da una rubrica che presenta la vicenda in sintesi. Ogni giornata ha un'introduzione e una conclusione che contiene una ballata e le riflessioni dei giovani.
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Mappa concettuale: Decameron 4


Il Decameron inizia con un riferimento a Galeotto, che nel romanzo cortese fu il principe intermediario dell'amore fra Lancillotto e Ginevra, ripreso da Dante nel 5° canto dell'inferno. E' dedicato nel proemio alle donne, quindi inizia la 1° giornata introdotta da una rubrica, quindi abbiamo 10 rubriche di giornate e 100 rubriche di novelle, infatti cento sono i canti della Divina Commedia.. Il Decameron è strutturato su tre livelli: il 1° è una super-cornice (Boccaccio è protagonista e narratore), il 2° è la cornice (i 10 giovani sono protagonisti e narratori), il 3° livello è contenitore di 100 novelle ed i protagonisti delle quali sono i 10 ragazzi , 3 uomini e 7 donne fra i 18 e i 28 anni.
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Mappa concettuale: Decameron 5


Nel Decameron i 10 ragazzi creano una realtà parallela che mostra come l'uomo e la sua intelligenza possa dare ordine e armonia alle cose. I dieci ragazzi arrivano a due miglia dalla città, un mercoledì mattina e, vi restano per due settimane. nel Decameron sono le donne a decidere di lasciare Firenze e la peste. Ogni giorno una novella a tema, che è assente nella 1° e 9° giornata. Il tema principale è la follia legata all'amore, alla beffa e alla burla. L'altro tema di rilievo è il contrasto tra natura e fortuna. La natura è forza interna, sua espressione principale è il sentimento d'amore, fonte di gioia o dolore. La fortuna è forza esterna non modificabile. All'uomo la virtù è necessaria per dominare gli istinti.
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Canzoni sul sole


Il Sole è una stella, la più grande del sistema solare ed attorno ad essa orbitano i pianeti. La sua luce, il suo calore e la sua immensità sono state e saranno fonte d'ispirazione per moltissimi cantanti, soprattutto per canzoni di allegria, felicità e di ricordi estivi, appartenenti sia al genere rock sia alla musica leggera.

In questa raccolta di canzoni sul sole potete trovare titoli di canzoni che contengono nel testo la parola "sole". Le più celebri sono sicuramente "Sole di settembre, "La canzone del sole" e "O sole mio" di Luciano Pavarotti.
  1. 'a Neve E 'o Sole - Teresa De Sio 
  2. 'Mbriacate De Sole - Franco Califano
  3. 'O Sole Mio - Luciano Pavarotti
  4. Aria Sole Terra E Mare - Linda
  5. Asciuga I Tuoi Pensieri Al Sole - Riccardo Cocciante
  6. Aspettando Il Sole - Neffa
  7. Basta 'Na Jurnata 'E Sole - Pino Daniele
  8. C'è il sole - Eduardo De Crescenzo
  9. Cammina Nel Sole - Gianluca Grignani
  10. Di sole e d'azzurro - Giorgia
  11. Dove Nasce Il Sole - Nomadi
  12. Eguaglione D''O Sole - Almamegretta
  13. Fame Di Sole - Angelo Branduardi
  14. Il Bagliore Dato A Questo Sole - Max Gazzè
  15. Il Sole E' Blu - Niccolò Fabi
  16. Il Sole Grosso - Nada
  17. Jesce Sole - Nino D'Angelo
  18. L'ultima Giornata Di Sole - Cristina Donà
  19. La Canzone Del Sole - Fiorello
  20. La canzone del sole - Lucio Battisti
  21. La Casa Del Sole - Dik Dik
  22. La Città Del Sole - Timoria
  23. La Danza Del Sole - Irene Grandi
  24. Ladri di biciclette/ Sotto questo sole - Baccini
  25. La Luce Del Sole - Stadio
  26. Liberi Come Il Sole - Massimo Di Cataldo
  27. Lo Sciopero Del Sole - BandaBardò
  28. Ma Che Bella Giornata Di Sole - Antonello Venditti
  29. Mentre Il Sole - Sergio Caputo
  30. Nel Sole - Albano Carrisi
  31. Raggio Di Sole - Le Vibrazioni
  32. Si E' Spento Il Sole - Vinicio Capossela
  33. Sole Cielo e Mare - Gigi D'Alessio
  34. Sole D'inverno - Le Mani
  35. Sole Di Settembre - Finley
  36. Sole E Mare - Gianluca Capozzi
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