
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e qui trascorse la sua giovinezza. Nel 1912 si trasferì a Parigi dove completò la sua formazione culturale. Tornato in Italia prese parte alla Prima Guerra Mondiale. Egli morì a Milano nel 1970.
È considerato il precursore dell'Ermetismo, la principale corrente poetica italiana del periodo tra le due guerre. La poesia ermetica è caratterizzata in particolar modo dall'uso di metafore, analogie e sinestesie, risultandone di difficile interpretazione. Le poesie di Ungaretti, sono molto diverse da quelle degli altri poeti. Esse, infatti, sono molto brevi: un verso può essere formato anche da una parola sola, e una sola frase può costituire l'intera poesia; inoltre mancano di punteggiatura e in esse è molto importante il titolo. Il titolo, nelle poesie ermetiche, racchiude tutto il significato della poesia e, a volte, in esso ne è racchiusa la morale.
Indice
Quali sono le raccolte poetiche di Ungaretti?
Fra le sue raccolte più importanti vi sono:Quali sono le poesie più famose di Ungaretti?
Le sue poesie più celebri sono:- Veglia,
- Fratelli,
- Soldati,
- Il porto sepolto,
- Mattina,
- San Martino del Carso,
- Sono una creatura,
- Allegria di Naufragi.
Poesie di Ungaretti: elenco completo
In questa pagina trovate tutte le poesie di Giuseppe Ungaretti, i cui titoli sono disposti per ordine alfabetico, e riportano anche la data di pubblicazione e una breve sintesi del tema trattato. Cliccando sul titolo di ciascuna poesia si aprirà una nuova pagina contenente il testo, la parafrasi, l'analisi del testo, le figure retoriche e il commento.1) 12 settembre 1966 1968: poesia d'amore che racconta la prima volta che vide Bruna Bianco davanti al portone di casa.
2) Accadrà?: questa poesia parla della città di Roma quando era occupata dai nazisti.
3) Agonia 1915: in questa poesia usa le similitudini degli uccelli per parlare degli italiani che erano favorevoli alla partecipazione dell'Italia nella prima guerra mondiale e di quelli che erano contrari; Ungaretti era favorevole.
4) Allegria di naufragi 1917: una poesia il cui tema è quello che si debba riprendere il viaggio anche dopo un naufragio, nel senso che la vita deve andare avanti.
5) Amaro accordo: una poesia trieste in cui rievoca, senza nominarlo, il ricordo di Antonietto, il figlio di Giuseppe Ungaretti, morto prematuramente.
6) Annientamento 1916: una poesia a tema religioso che va analizzata in chiave mistica.
7) Apocalissi 1961: una poesia che Unaretti ha scritto per l'anno nuovo dove accenna a cose ed eventi, sebbene in modo non esattamente chiaro.
8) A riposo 1916: questa poesia la scrive durante un momento di tregua e riposo dalla guerra.
9) Auguri per il proprio compleanno 1935: scrive questa poesia per il suo 53esimo compleanno e dice che quelli che seguiranno sono gli anni vecchi, quel periodo della vita che lui chiama stagione autunnale.
10) Caino 1928: in questa poesia sfrutta un personaggio biblico, Caino, noto per aver ucciso il fratello Abele, per fare delle riflessioni sull'esistenza umana.
11) Canto beduino 1932: in questa poesia vi è un forte contrasto tra la prima e la seconda parte, un' po' coma la vita e la morte.
12) Casa mia: qui descrive il piacevole ritorno a casa dopo aver trascorso lunghi anni lontano da essa.
13) C'era una volta 1916: il poeta, durante una tregua in guerra, descrive i ricordi prima della guerra come in una fiaba.
14) Commiato 1916: è una dedica all'amico Ettore Serra.
15) D'agosto 1925: qui Ungaretti descrive l'estate come la stagione della morte.
16) Dannazione 1916: una breve poesia a tema religioso.
17) Danni con fantasia 1928: una poesia meno conosciuta e di difficile interpretazione.
18) Destino 1916: poesia a tema religioso con messaggi di fede e speranza sul perché della nostra esistenza.
19) Di luglio 1931: qui descrive la stagione estiva come una furia distruttrice.
20) Distacco 1916: questa poesia serve a farci capire il punto di vista di Ungaretti nei confronti della vita.
21) Dolina notturna 1916: questa poesia è ambientata in una dolina carsica.
22) Dono 1968: qui racconta l'amore provato per Bruna Bianco, che vede come un dono.
23) Dormire 1917: scrive questa poesia per trovare un po' di tranquillità e pace, in modo da dimenticare per un po' la stanchezza e malinconia dovuti alla guerra.
24) Dove la luce 1930: una poesia d'amore in cui invita la sua donna ad andare insieme a lui in un luogo immaginario dove il tempo e l'età non hanno importanza.
25) Dunja 1969: qui parla di una anziana donna croata che viveva nella sua casa quando ancora era un bimbo.
26) Eco 1927: il soggetto di questa poesia è l'aurora.
27) Eterno: attraverso questa poesia vuole dirci che le sole parole a volte non bastano per esprimere un sentimento.
28) Fase 1916: una poesia sui ricordi d'amore.
29) Fratelli 1916: questa poesia vuole trasmettere un po' di quella umanità trovata nell'insensibilità della guerra.
30) Giorno per giorno: poesia dedicata alla scomparsa del figlio Antonietto e alla speranza di poterlo rincontrare.
31) Girovago 1918: qui si paragaona a un uomo senza fissa dimora perché ha viaggiato spesso.
32) Godimento 1917: poesia dedicata a una splendida giornata che però non crede di averla vissuta appieno.
33) Gridasti soffoco: attraverso questa poesia racconta il dolore per la morte del figlio Antonietto, di soli 9 anni.
34) I fiumi 1916: i fiumi nominati in questo componimento vengono usati per descrivere la sua vita dall'inizio fino al presente.
35) Il lampo della bocca 1966-1968: in questa poesia parla di Bruna Bianco.
36) Il porto sepolto 1916: poesia che sfrutta la leggenda del porto sepolto dell'antica Alessandria per affrontare il ruolo del poeta e della poesia.
37) Incontro a un pino 1943: in questa poesia per rappresentare la violenza della guerra inserisce l'immagine di un albero che prende fuoco.
38) In dormiveglia 1916: la poesia descrive una delle prime notti di Ungaretti passate in trincea.
39) In memoria 1916: poesia dedicata all'amico scomparso, Mohammed Sceabs.
40) Inno alla morte 1925: in questa poesia affronta il tema della morte e la sua accettazione.
41) Italia 1916: una poesia patriottica per un'Italia in epoca di guerra.
42) La madre 1930: qui appare la figura della madre di Ungaretti in un immaginario incontro nell'aldilà.
43) L'angelo del povero 1942/1946: attraverso questa poesia vuole ricordare quelle morti ingiuste e passate inosservate o dimenticate.
44) La notte bella 1916: una poesia riguardante una notte piacevole e serena per il poeta.
45) La pietà 1928: poesia a tema religioso.
46) La preghiera 1928: una poesia a tema religioso, scritta in un periodo nel quale si avvicina alla fede cristiana.
47) L'impietrito e il velluto 1969: è l'ultima poesia scritta da Ungaretti ed è dedicata a Dunja, una vecchia donna croata che gli faceva da tata.
48) Lindoro di deserto 1915: qui descrive l'alba dopo una notte passata al freddo mentre si trovava in guerra.
49) L'isola 1925: qui non parla di una vera isola ma del comune di Tivoli.
50) Lontano 1917: qui il poeta accenna al suo stato di sofferenza e alla sua preoccupazione per il futuro e si affida alla poesia per uscirne.
51) Lucca 1919: la poesia è un pretesto per parlare della città dei suoi genitori, che però non è la sua città natale.
52) Malinconia 1916: qui affronta il tema della malinconia.
53) Mattina 1917: questa poesia è nota per essere la più breve di Ungaretti, ma di cui c'è davvero molto da dire.
54) Mio fiume anche tu: questa poesia è dedicata al fiume Tevere.
55) Monotonia 1916: qui la monotonia è associata allo stato d'animo triste e abbattutto.
56) Mughetto 1915: qui usa come soggetto la pianta di mughetto per descrivere l'innocenza e la purezza dei bambini.
57) Natale 1916: qui il poeta preferisce evitare la folla natalizia per restare al calduccio in casa.
58) Noia 1914: qui descrive lo stato di noio attraverso ciò che vede.
59) Non gridate più: è un grido forte a non bombardare i cimiteri durante la seconda guerra mondiale.
60) Nostalgia 1916: una poesia nostalgica riguardante il periodo trascorso in Francia.
61) Notte di maggio: poesia che rievoca il ricordo di Alessandria d'Egitto.
62) Ogni grigio 1925: in questa poesia parla della città di Roma e dei suoi monumenti.
63) O notte 1919: una poesia sullo scorrere del tempo scritta in un periodo angosciante sia per il poeta sia per l'Italia.
64) Paesaggio 1920: una poesia dedicata a un paesaggio non specificato in diversi momenti della giornata.
65) Pellegrinaggio 1916: il messaggio che vuole trasmettere attraverso questa poesia è che la vita umana è un continuo pellegrinare tra alti e bassi.
66) Perché 1916: in questa poesia affronta il tema del dolore, sia quello generato dall'orrore della guerra che quello universale.
67) Per i morti della Resistenza: poesia dedicata ai caduti nella resistenza italiana o partigiana durante la seconda guerra mondiale.
68) Peso 1916: in questa poesia fa un confronto tra la sua anima e quella leggera di un contadino credente.
69) Preghiera: poesia religiosa dedicata a un evento futuro.
70) Quiete: poesia sul passaggio dalla stagione estiva a quella autunnale.
71) Ricordo d'Affrica 1924: qui trovate due poesie dal titolo omonimo, entrambe legate ai ricordi giovanili di Ungaretti di quando viveva ad Alessandria d'Egitto.
72) Risvegli 1919: poesia religiosa che parla del risveglio della coscienza.
73) Rose in fiamme 1917: qui esprime in pochi versi ciò che vede e sente di piacevole nella natura in una delle tante mattinate mentre era in guerra.
74) San Martino del Carso 1916: questa lirica si basa sul confronto tra il cuore straziato del poeta e la distruzione del paese di San Martino del Carso.
75) Senza più peso 1934: poesia dedicata all'amico pittore Ottone Rosai.
76) Sera 1929: una poesia riposante che parla di ciò che vede e sede nella natura al calar della sera.
77) Sereno 1918: qui l'aggettivo sereno viene usato sia per descrivere il cielo sia per descrivere lo stato d'animo del poeta.
78) Se tu mio fratello 1937: questa poesia è dedicata alla memoria del fratello Costantino.
79) Silenzio 1916: qui il soggetto è la solare Alessandra d'Egitto, scritta durante un momento di tregua e di silenzio in guerra.
80) Si porta 1918: il tema trattato è la stagione della primavera.
81) Soldati 1918: in questa poesia attraverso una similitudine paragona la vita dei soldati in guerra a quella di una foglia in autunno che basta un leggero di soffio di vento per farla cadere.
82) Solitudine 1917: parla della sensazione di solitudine avuta da Ungaretti che sente di non avere voce in capitolo.
83) Sono una creatura 1916: è una poesia triste ambientata nel monte di San Michele, presso Goriza.
84) Stasera 1916: qui il tema è la malinconia del poeta.
85) Stella: qui la "stella" è Bruna, la giovane donna che il poeta ama e che lo fa sentire meno solo e meno disperato.
86) Stelle 1927: qui descrive l'alternarsi di speranza e angoscia come le stelle che compaiono e scompaiono.
87) Tappeto 1914: qui usa come soggetto di questa corta poesia un tappetto e ne crea un discorso molto ampio.
88) Terra 1946: qui parla di una terra che viene inseguita ma non raggiunta.
89) Tramonto 1916: una poesia legata ad Alessandria d’Egitto, luogo di nascita del poeta.
90) Tu ti spezzasti: qui mette a confronto la fragilità del figlio Antonietto e la forza devastante della natura.
91) Tutto ho perduto: il tema trattato è la morte del fratello di Ungaretti e l'infanzia passata insieme.
92) Un'altra notte 1917: qui descrive una teribile nottata di guerra.
93) Ultimi cori per la Terra Promessa 1960: qui parla del suo ritorno in Egitto, la sua terra natia.
94) Ultimo quarto 1927: in questa poesia usa come soggetto la luna per esprimere quello che sente dentro.
95) Una colomba 1925: un animale simbolo di pace e speranza che Ungaretti ha sentito dopo la tempesta.
96) Vanità 1917: in questa poesia tratta il tema dell'umanità che è solo di passaggio.
97) Veglia 1915: in questa poesia narra il momento in cui si trovava in trincea buttato vicino a un compagno morto.
Domande & Risposte ⍰
Quali sono le poesie più celebri di Ungaretti?
Le poesie più celebri di Giuseppe Ungaretti sono: Veglia, Soldati, Fratelli, San Martino del Carso.
Qual è la poesia più breve di Ungaretti?
La poesia più breve scritta da Ungaretti è Mattina: M'illumino d'immenso.
Qual è lo stile di Ungaretti?
Ungaretti usava uno stile anticlassico: abolizione della rima, frantumazione del verso, ricorso a interi spazi bianchi, ricerca della parola ideale che racchiude concetti ampi.