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Poesia: cos'è e caratteristiche

Appunto di italiano che spiega cos'è la poesia, quali sono le caratteristiche principali di una poesia e a cosa serve la poesia oggi.
Poesia

La poesia è una forma d'arte letteraria che si esprime attraverso l'uso creativo del linguaggio e si distingue per l'uso di parole selezionate con attenzione dall'autore al fine di creare significati nascosti, immagini e suoni attraerso le parole e trasmettere profonde emozioni. La poesia si differenzia dalla prosa in quanto fa spesso uso di schemi ritmici, metrica, rime e figure retoriche per creare un effetto sonoro e visivo che va oltre il semplice significato delle parole.





Poesia: caratteristiche principali

In questa pagina trovate tutto ciò che riguarda la poesia: dal tema trattato nella poesia al suono, dai versi e le strofe alla rima.

Cosa Poesia
Linguaggio Poetico
Struttura È scritta in versi e divisa in strofe
Testo Parole ricercate e figure retoriche
Ritmo Scandito da rime e accenti



Il tema della poesia

Il tema di una poesia di solito non è espresso chiaramente, ma è nascosto e deve essere scoperto analizzando le parole usate dal poeta: cosa significano, come suonano e come sono collegate tra loro. Il significato profondo di una poesia non si trova solo nei significati ovvi delle parole, cioè non basta usare il dizionario e trovare la sua definizione, ma soprattutto in quei significati che le parole richiamano in modo indiretto, oltre a quello principale. Questi sono chiamati significati connotativi. In altre parole, per capire di cosa parla una poesia, dobbiamo guardare attentamente le parole usate e come si influenzano a vicenda.

Ad esempio, quando leggiamo una poesia, notiamo che alcune parole vengono ripetute o sono volutamente messe in evidenza, in quanto sono da considerarsi più significative di altre. Queste parole sono dette "parole-chiave".

Più risulta complessa la comprensione di una poesia e più è probabile che l'autore abbia utilizzato le figure retoriche, ossia degli accorgimenti stilistici e linguistici che potrebbero mutare il significato di una o più parole oppure stravolgerne la normale posizione nel testo. Per questo motivo molte poesie famose come quelle di Leopardi, Ungaretti e D'Annunzio sono state parafrasate, ovvero riscritte con parole diverse e più semplici ma mantenendo lo stesso significato generale.



Il suono nella poesia

Il suono nella poesia è fondamentale per creare ritmo nel testo poetico. Ricordiamo che in origine le poesie venivano cantata con l'accompagnamento di uno strumento musicale, mentre adesso a dare il ritmo ci pensano gli accenti ritmici che cadono su alcune sillabe del verso.

Il suono può essere creato nel testo di una poesia attraverso l'uso delle figure retoriche di suono come l'onomatopea, l'allitterazione, assonanza e la consonanza.



Versi della poesia

La metrica è l'insieme delle regole che stanno alla base della struttura dei versi. I versi hanno una lunghezza variabile a seconda del numero delle sillabe che li compongono; possono essere:
  • Bisillabo o binario (2 sillabe): verso con accento che cade sulla prima sillaba;
  • Trisillabo o ternario (3 sillabe): verso con accento che cade sulla seconda sillaba;
  • Quadrisillabo o quaternario (4 sillabe): verso con accento sulla prima e sulla terza sillaba:
  • Quinario (5 sillabe): verso con accento che cade sulla prima o seconda sillaba e sulla quarta;
  • Senario (6 sillabe): verso con accento che cade sulla seconda e sulla quinta sillaba o sulle sillabe dispari;
  • Settenario (7 sillabe): verso con accento che cade sulla sesta e l'altro cade su qualsiasi altra sillaba;
  • Ottonario (8 sillabe): verso con accento che cade sulla terza e sulla settima sillaba;
  • Novenario (9 sillabe): verso con accento che cade sulla seconda, quinta e ottava sillaba;
  • Decasillabo (10 sillabe): verso con accento che cade sulla terza, sesta e nona;
  • Endecasillabo (11 sillabe): verso con accento che cade sulla decima sillaba ed altri due accenti mobili sulla quarta e/o sulla sesta sillaba.
  • Verso libero: non ha un numero fisso di sillabe, di conseguenza versi lunghi vengono accostati a versi brevi senza adottare uno schema ben definito.


Esistono anche dei versi doppi: il doppio quinario, doppio senario, doppio settenario, doppio ottonario. Sono formati da due versi di uguale lunghezza uniti in uno solo ma separata da una pausa o cesura.



Figure metriche

Il conteggio esatto delle sillabe dipende da regole o figure metriche, che prendono il nome di: sinalèfe, dialèfe, sinèresi, dièresi.
  • La sinalefe è la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della parola seguente.
  • La dialefe è l'opposto della sinalefe, cioè viene a mancare la fusione tra la vocale finale finale di una parola e quella iniziale della parola successiva.
  • La dieresi si ha quando due vocali all'interno di una parola vengono pronunciate in modo separato formando due sillabe.
  • La sineresi è l'opposto della dieresi, si ha quando due vocali all'interno di una parola si leggono unite formando una sola sillaba.



Tipi di verso

A seconda della posizione dell'accento sulla parola conclusiva del verso, i versi si distinguono in tronchi, sdruccioli e piani.
  • Verso tronco: quando l'accento cade sull'ultima sillaba;
  • Verso sdrucciolo: quando l'accento cade sulla terz'ultima sillaba;
  • Verso piano: quanto l'accento cade sulla penultima sillaba.



La rima

La rima indica un'identità di suoni tra le parti conclusive delle parole collocate alla fine di due o più versi a partire dall'ultimo accento tonico.
  • Rima baciata: un verso rima con quello successivo. Schema metrico AABB;
  • Rima alternata: il primo verso rima con il terzo, e il secondo con il quarto. Schema metrico ABAB, CDCD;
  • Rima incrociata: il primo verso rima con il quarto, il secondo con il terzo. Schema metrico ABBA, CDDC;
  • Rima incatenata: il primo verso rima con il terzo della prima terzina, il secondo con il primo della seconda terzina, il secondo di questa rima con il primo della terza terzina, e così via. Schema metrico ABA, BCB, CDC.



La strofa

La strofa è l'insieme di due o più versi uniti secondo uno schema solitamente ritmico.
  • Distico: una strofa composta da due versi di uguale lunghezza uniti dalla rima baciata.
  • Terzina: strofe di tre versi formate da endecasillabi incatenati.
  • Quartina: strofa di quattro versi di varia misura uniti da rime di diverse tipo, solitamente a rima alternata o incrociata.
  • Sestina: strofa di sei versi. I primi quattro versi sono a rima alternata e gli altri due a rima baciata.
  • Ottava: strofa di otto versi endecasillabi di cui i primi sei a rima alternata e gli ultimi due a rima baciata.



Tipologia di componimento

Ci sono diversi tipi di componimento poetico. Eccovi i più comuni:
  • La canzone prevede l'uso di strofe o stanze composte dallo stesso numero di versi, solitamente endecasillabi o settenari. I temi trattati sono l'amore, la politica e la religione;
  • La ballata è un tipo di componimento chiamato così perché accompagnato da musica e balli;
  • Il sonetto si compone di due quartine e di due terzine, 14 versi endecasillabi e le rime possono seguire schemi diversi;
  • L'ode è una forma poetica che esprime elogi, ammirazione o sentimenti intensi verso un soggetto o un'idea. Può essere lunga o presente ed è caratterizzata dalla rima.



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