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Figure metriche: quali sono ed esempi

Appunto di italiano che indica quali sono le figure metriche principali, la differenza con le figure retoriche ed esempi di figure metriche.
figure-metriche

In ambito letterario, le figure metriche influenzano il modo in cui contiamo le sillabe quando leggiamo un verso di una poesia per suddividerlo in parti più piccole chiamate "sillabe". In altre parole, le scelte poetiche come il suono delle parole e il ritmo del verso hanno un certo impatto su come dividiamo il verso in sillabe mentre lo stiamo leggendo.





Quali sono le figure metriche?

Le figure metriche sono in tutto quattro e sono chiamate: sinalefe, dialefe dieresi e sineresi. Inoltre non bisogna confondere le figure metriche con le figure retoriche.

Per memorizzarle suggeriamo di studiarle a coppia:
  • Sinalefe e dialefe sono opposte fra loro.
  • Dieresi e sineresi sono opposte fra loro.



Differenza tra figure metriche e retoriche

Sia le figure metriche che le figure retoriche sono tecniche utilizzate nella scrittura, in particolare nei componimenti poetici. La loro conoscenza è importante in particolar modo quando si deve eseguire l'analisi del testo poetico.

Generalmente suddividiamo le figure retoriche in tre tipi: figure retoriche di significato, di ordine e di posizione. Esse possono alterare il significato di una o più parole, donare musicalità, e alcune parole potrebbero trovarsi fuori posizione rispetto all'abituale ordine delle parole.

Le figure metriche si concentrano sulla struttura e il ritmo del testo e sono legate alla disposizione delle sillabe. Per questa ragione non è sufficiente dividere il testo di un verso poetico in sillabe, secondo le regole grammaticali, ma è necessario rispettare anche le regole poste dalle figure metriche.



Figure metriche: esempi

Di seguito trovate la definizione e gli esempi per ognuna delle quattro figure metriche.



Sinalefe

La sinalefe è la fusione della sillaba finale di una parola con quella iniziale della successiva. È una figura metrica molto presente nelle poesie italiane perché solitamente i vocaboli italiani terminano per vocale.
voi ch'ascoltatE In rime sparse il suono
Mi ritrovai per una selvA Oscura



Dialefe

La dialefe è l'opposto della sinalefe. Si ha quando la vocale finale di una parola e quella della parola successiva non si fondono in una sola sillaba. Solitamente la prima parola o entrambe presentano l'ultima vocale accentata.
che / la / di-rit-ta / VIA / e-ra / smar-ri-ta



Dieresi

La dieresi è l'opposto della sineresi. Si ha quando al'interno della stessa parola sono presenti due vocali che formano due sillabe (dittongo) ma vengono separate per formare due sillabe. La dieresi può essere messa in evidenza con due puntini sulla prima delle due vocali.

Divisione in sillabe Con dieresi
gra-zio-sa gra-zi-o-sa
(grazïosa)



Sineresi

La sineresi è l'opposto della dieresi. Si ha quando all'interno della stessa parola sono presenti due vocali vicine che, secondo le regole grammaticali, vanno a formare due sillabe, invece, secondo le regole metriche, vanno a formare una sola sillaba.

Divisione in sillabe Con sineresi
pa-re-a pa-rea
cor-te-o cor-teo



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