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Per i morti della Resistenza - Ungaretti: parafrasi, analisi e commento

Appunto di letteratura riguardante la poesia "Per i morti della Resistenza" di Giuseppe Ungaretti: testo, parafrasi, analisi del testo, figure retoriche e commento.

La poesia "Per i morti della Resistenza" è stata scritta da Giuseppe Ungaretti e fa parte della raccolta Nuove (1968-1970). Vi sono anche altre celebri poesie sulla resistenza e la liberazione (25 aprile).



Indice




Testo

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.



Parafrasi

Qui,
verranno ricordati per sempre
coloro che si sono spenti per la libertà,
affinché dopo tutti potessero
per sempre
godere di questa luce.



Analisi del testo e commento

Metrica: versi liberi. Non sono presenti né rime né assonanze.

IL TITOLO: La Resistenza, chiamata anche Resistenza italiana o Resistenza partigiana, o addirittura Secondo Risorgimento fu l'insieme dei movimenti politici e militari che in Italia dopo l'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo. Pertanto è databile al periodo della seconda guerra mondiale.

Per scrivere questa poesia il Poeta ritorna a utilizzare i versicoli, ovvero la frantumazione dei versi tradizionali per mettere in evidenza il valore della parola, e fa eccezione solo il v.3 che è il più lungo. Sebbene lo stile ricorda vagamento le poesie presenti nella raccolta L'Allegria, in questa poesia il tono che adotta per affrontare il tema della guerra è meno violento e intenso rispetto alla poesia Veglia e, inoltre, non vi sono spazi bianchi tra un verso e l'altro, come invece accade nella poesia Fratelli.


Di seguito riportiamo l'analisi del testo verso per verso:

Qui (v. 1) = in questo luogo, in questo paese, in questo cimitero, nella nostra memoria, nei nostri cuori.

Vivono per sempre (v. 2) = i partecipanti alla Resistenza che sono morti verranno ricordati per sempre.

Gli occhi che furono chiusi alla luce (v. 3) = un riferimento alle persone a cui era stata privata la libertà (e quindi la vita) e che hanno lottato per riprendersela, sacrificando la propria vita ("occhi...chiusi").

Perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce (vv. 4-7) = si sono sacrificati non per uno scopo individuale come la fama o per motivi banali, ma per il bene di tutti i presenti in quel periodo e per le generazioni future, affinché esse possano vivere in un paese libero e godersi la libertà.



Figure retoriche

Antitesi = "chiusi" (v. 3) e "aperti" (v. 5).

Epifora = "per sempre" (v. 2) e "per sempre" (v. 6).

L'intera poesia è scritta sotto forma di metafora, la metafora della vita.



Commento

Attraverso questa poesia Ungaretti vuole dirci che le vittime di guerra, oltre al senso comune di Patria e il riconoscersi sotto gli ideali di un'unica bandiera, hanno combattuto contro le truppe nazi-fasciste per riprendersi ciò che avevano perduto: la libertà. Per non dimenticare, in Italia ogni 25 aprile ricorre "l'anniversario della liberazione d'Italia", noto anche come festa della Liberazione (o semplicemente il 25 aprile).



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