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Figure retoriche: Donna che si pettina, Onde dorate

Nella poesia Donna che si pettina, Onde dorate, che figura retorica è ricco naufragio? Perché Amor è scritto maiuscolo? Quali sono le metafore?
Capelli

Giambattista Marino, a differenza di altri poeti, sceglie di descrivere la donna in un momento della vita quotidiana per risaltare ancor di più quel che c'è di meraviglioso nella sua naturalezza. Nel caso in questione il gesto comunissimo è quello di pettinarsi i capelli, da qui il titolo della poesia "Donna che si pettina", che sono biondi e ondulati, da qui l'altro titolo "Onde dorate". Non si sa chi sia il personaggio femminile descritto, è una donna anonima che non viene idealizzata come Dante fece con Beatrice e Petrarca fece con Laura, infatti il poeta la descrive per esaltarne la sua bellezza associata alla naturalezza del gesto del pettinarsi.





Tutte le figure retoriche

Questa poesia parla di un argomento e poi si riferisce ad altro, pertanto diventa necessario analizzare il testo e individuare tutte le figure retoriche, anche per comprendere per quale motivo ce le abbia messe (c'è sempre un motivo!). Tra le figure retoriche maggiormente presenti nel testo vi sono la metafora, l'allitterazione e l'anastrofe. Per approfondire la spiegazione vi suggeriamo anche l'appunto Donna che si pettina - Marino.



Metafora

Il testo di questa poesia parte subito forte con una metafora al primo verso. Le onde dorate lasciano immaginare un mare movimentato di colore oro, ma il poeta non si trova sulla riva del mare e nemmeno lo sta osservando in lontananza. Egli sta ammirando i capelli di una donna bionda (oro) che sono ondulati (onde).
Onde dorate

La metafora prosegue nel verso successivo (v.2) dove stavolta si parla di una navicella spaziale realizzata con l'avorio. Chiaramente le astronavi non si costruiscono con questo tipo di materiale (gli elefanti ringraziano), non ci troviamo nello spazio, non c'entrano nemmeno gli astronauti, bensì un pettine. I pettini erano solitamente realizzati in avorio, materiale che si ricava dalle zanne degli elefanti, e il movimento del pettine in mano della donna per pettinarsi i capelli ha dato l'ispirazione al poeta per creare questa metafora.
navicella d'avorio

Anche nel terzo verso prosegue la metafora, e stavolta scrive che anche la mano è realizzata in avorio. Dal momento che le nostre mani non sono fatte in avorio, questa espressione può essere spiegata solamente a livello metaforico: il poeta sta facendo riferimento al colore della mano della donna che è bianca come l'avorio.
una man pur d'avorio

Quali sono gli errori presenti nella testa della donna? Il riferimento va allo ciocche dei capelli disordinati che non prendono la giusta piega, come una sorta di ribellione e, quindi, sono in errore.
errori

La metafora presente al verso 5 utilizza il termine "flutti" per indicare i capelli che sono ondulati (tremolati) e belli.
flutti tremolati e belli

Nel verso 9 i capelli biondi vengono nominato attraverso un'altra metafora che fa riferimento al mare.
aureo mar

Nel verso 13 è presente una metafora che indica lo sconvolgimento interiore del poeta quando osserva la donna.
ne la tempesta mia

Avete mai visto uno scoglio di diamanti? Per forza, se lo sarebbero già rubati! Dunque nel verso 14 è presente una metafora perché lo scoglio rappresenta un ostacolo nell'amore tra lui e la donna che si pettina; ed è fatto di diamanti proprio per dare un'idea di ostacolo duro e resistente oppure per fare un riferimento alla donna amata (se fosse stata un'altra donna, per esempio, avrebbe utilizzato un materiale meno prezioso).
di diamante lo scoglio

Nello stesso verso, oltre allo scoglio di diamante è presente anche il golfo d'oro. Ovviamente non esiste un golfo d'oro nella vita reale e perciò l'espressione ha senso solo a livello metaforico ed è un altro riferimento ai capelli biondi della donna.
golfo d'oro



Allitterazione

Allitterazione della O (v.1).
Onde dOrate, e l'Onde

Allitterazione della I (vv. 4-5).
per questI errorI prezIosI e quellI; e, mentre I fluttI tremolantI e bellI

Allitterazione della R (v.9).
peR l'auReo mar, che RincRespando apRia

Allitterazione della S (v.10).
procelloSo Suo ... teSoro



Anastrofe

Nel v.4 le parole sono in ordine invertito. L'ordine corretto potrebbe essere "per questi e quelli preziosi errori".
per questi errori preziosi e quelli

Nei versi 5-6 è presenta l'anastrofe per la presenza di parole invertite di posizione. La forma disposta correttamente sarebbe dovuta essere: "e mentre divideva con drittissimo solco i flutti tremolanti e belli".
E, mentre i flutti tremolanti e belli con drittissimo solco dividea

L'anastrofe del verso 7 può essere riordinata nel seguente modo: "Amor cogliea l'or delle rotte fila".
l'òr delle rotte fila Amor cogliea

Nel verso 11 l'ordine corretto sarebbe dovuto essere: "il mio cuore agitato".
agitato il mio core

Nel verso 13 è presente una semplice anastrofe nel quale l'aggettivo possessivo "mia" è stato scritto dopo il sostantivo a cui fa riferimento. L'ordine corretto di questa espressione sarebbe dovuto essere: "ne la mia tempesta".
ne la tempesta mia



Personificazione

Nel verso 7 la parola "Amor", che è un termine astratto per indicare un sentimento, viene personificato usando la lettera iniziale maiuscola con lo scopo di fargli compiere un'azione, ovvero quella di "cogliere" i capelli (cogliea).
Amor



Iperbato

Nei versi 9-11 le due parti di frase che dovrebbero stare vicine sono state distanziate di circa un verso e mezzo.
Per l'aureo mar ... agitato il mio core a morte già



Ossimoro

Nel verso 12 è presente un ossimoro perché il termine ricco fa riferimento a qualcosa di positivo (la ricchezza) e il termine naufragio fa riferimento a qualcosa di negativo (perdita della nave, catastrofe).
ricco naufragio



Iperbole

Nel verso 12 il poeta esagera dicendo che muore sommerso in questo ricco naufragio. In fin dei conti sta pur sempre parlando dei capelli color oro (ricco) di questa donna e non di un naufragio vero e proprio in mare come quello dei Malavoglia.
io moro



Sineddoche

Nel verso 14 fa riferimento al golfo ma s'intende tutto il mare. Questa figura retorica è chiamata sineddoche ed è del tipo "la parte per il tutto".
golfo d'oro



Chiasmo

Nel verso 14 l'alternanza di aggettivo (di diamante) e soggetto (scoglio), soggetto (golfo) e aggettivo (d'oro), consiste nella figura retorica del chiasmo.
di diamante lo scoglio e ‘l golfo d’oro!



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