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Il Minotauro, immaginato da Gustave Doré |
Analisi del canto
Il MinotauroSimbolo della matta bestialità, facilmente dominato da Virgilio, ossia dalla ragione umana che vince la stupidità latina. La sua impotenza è ritratta nel furioso rivolgere la propria rabbia contro se stesso.
Il canto dei Centauri
Il primo girone dei violenti è rappresentato come una scena di caccia, dove le prede sono alla mercé dei cacciatori. Veri protagonisti sono i Centauri che corrono a schiera convenientemente armati, lungo le rive del fiume: la loro funzione di guardiani ne frena l’ira, convogliata nel vigilare i dannati. Chirone, loro capo, si stacca nettamente per la sua accortezza: osserva prima di minacciare, ascolta pazientemente le parole di Virgilio, fornisce subito una guida ai visitatori.
La pena dei tiranni
Tra i violenti contro il prossimo, i tiranni sono i più duramente puniti: calati nel sangue bollente fino agli occhi, la loro pena non solo è la più grave, ma è anche quella maggiormente descritta, perché più grave fu la loro colpa che travolse beni e persone.
VEDI ANCHE: Inferno Canto 12 - Figure retoriche
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