Si intitola "Filastrocca di Capodanno" e titolo migliore non potrebbe esserci perché è quella che meglio descrive ciò che passa nella testa delle persone a pochi giorni dall'arrivo del nuovo anno, che è carico di aspettative. Anche Gianni Rodari parte subito con aspettative altissime, ma poi si ravvede e all'anno che verrà chiede umilmente un unico desiderio.
Filastrocca di Capodanno: scheda poesia
Titolo | Filastrocca di Capodanno |
Autore | Gianni Rodari |
Genere | Filastrocca |
Raccolta | Filastrocche in cielo e in terra |
Data | 1960 |
Corrente letteraria | Realismo |
Temi trattati | Le troppe aspettative per l'anno nuovo |
Frase celebre | «Se voglio troppo, non darmi niente, | dammi una faccia allegra solamente.» |
Testo
Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri per tutto l'anno.
Voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile
voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco;
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
Analisi del testo
Schema metrico: 6 strofe costituite da 2 versi ciascuna e con rima baciata (AABBCCDD).Il poeta sembra rivolgersi alla filastrocca stessa o al Capodanno e gli chiede di fargli i migliori auguri per l'anno che verrà. Subito dopo comincia a fare una lista di cose che vorrebbe vedere nell'anno nuovo, similmente a quando si scrive da piccoli la letterina a Babbo Natale. Il poeta però si mette a scrivere richieste assurde come il volere il sole tiepido di aprile a gennaio, che è noto per essere il mese più freddo dell'anno; e desidera l'opposto per il mese di luglio, lo vorrebbe fresco, sebbene sia noto per essere uno dei mesi più caldi dell'anno; vuole che che non debba mai calare la sera e che possa essere sempre giorno; vuole un mare sempre calmo e piatto (alludendo al fatto che in certe giornate estive capita che piove e c'è vento e non si può andare a nuotare), che il pane acquistato sia sempre fresco (anche col passare dei giorni); che il gatto e gatto, nemici per natura, possano andare d'amore e d'accordo; che dalle fontane invece dell'acqua possa uscire del latte.
Infine, dopo aver volato con la fantasia, ritorna coi piedi per terra e ammette che se tutto ciò che desidera è troppo, può ignorare quanto scritto in precedenza, perché per il nuovo anno gli basta avere una faccia allegra.
Commento
Questa filastrocca sta a significare che a Capodanno viaggiamo troppo con la fantasia, pretendiamo davvero troppo dall'anno nuovo e non ci rendiamo nemmeno conto di quanto siano irrealizzabili questi "desideri" e che bisogna essere realisti nella vita. Inoltre, bisogna notare come il poeta non si è limitato a parlare di un singolo desiderio assurdo, sono tutti assurdi, dal primo all'ultimo. Il poeta non vuole davvero tutte queste cose elencate, e lo dimostra il fatto che chiude la filastrocca con uno dei desideri più semplici e genuini che si possa desiderare, ovvero quello di vivere il nuovo anno con allegria!