Amici è una poesia di Gianni Rodari, scrittore e pedagogista italiano, che ha come tema principale l'importanza dell'amicizia. Riteniamo che questa poesia sia una delle migliori nel trattare questo tema, sia per la sua semplicità che per il suo stile giocoso che la rendono accessibile a tutti, bambini inclusi, e può essere riusata anche per celebrare ogni 30 luglio la giornata internazionale dell'amicizia.
Testo
Dice un proverbio dei tempi andati
“Meglio soli che male accompagnati”.
Io ne so uno più bello assai:
“In compagnia lontano vai”.
Dice un proverbio ,chissà perché:
“Chi fa da solo fa per tre”.
Da questo orecchio io non ci sento:
“Chi ha cento amici fa per cento!”.
Dice un proverbio ormai da cambiare:
“Chi sta solo non può sbagliare!”.
Questo, io dico, è una bugia:
“Se siamo tanti si fa allegria!”.
Analisi del testo
Il testo della poesia è scritto in rima baciata, il cui schema è AABBCCDD.È composta da 6 strofe e a sua volta sono formate da due versi. Il primo verso di ogni strofa serve a introdurre il proverbio contenuto nella seconda strofa.
I proverbi sono dei detti popolari che hanno lo scopo di dare un insegnamento, una guida su ciò che si deve e non si deve fare. Molto spesso i proverbi si contraddicono fra loro, ma questo è perché bisogna anche saperli contestualizzare.
Figure retoriche
Antitesi = ogni strofa è contraddetta dalla strofa successiva. L'antitesi è presente nelle parole "soli" (v.1) e "compagnia" (v.4); "solo" (v.6) e "cento amici" (v.8); "sta solo" (v.10) e "siamo tanti" (v.12).Commento
In questa poesia Gianni Rodari diventa promotore dell'amicizia, un legame di affetto reciproco fra due o più persone.Egli inizia dicendo che c'è un proverbio antico che suggerisce di proseguire da soli la propria vita perché spesso si finisce per incontrate cattive compagnie. Questo è vero, vi sono persone nocive che ci possono rallentare e farci del male, ma esistono anche le buone compagnie e queste permettono di andare lontano, in quanto aiutano a superare e a convivere con i problemi della vita di tutti i giorni.
Poi continua dicendo che se siamo soli riusciamo a lavorare meglio e questo è vero perché abbiamo meno distrazioni, ma questo possiamo farlo per un po' e raggiunto il limite ritorneremo a lavorare come una persona. Invece avere un amico in più, e parliamo di vera amicizia e non semplicemente un "conoscente" o "compaesano" o un "legame di parentela", oltre ad essere delle gambe e braccia in più su cui contare, è anche una testa in più che può aiutare a vedere le cose da un altro punto di vista.
Infine dice che se restiamo da soli non sbaglieremo mai e il motivo è dovuto al fatto che non ci sarà nessuno a giudicarci negativamente quando commetteremo uno sbaglio. Ma anche qui l'autore ha da ribattere, dicendo che più amici si hanno è più si è felici, in quanto si può anche ridere e scherzare dei propri sbagli se si sta in compagnia degli amici.
Nel mondo attuale dove la tecnologia sta diventando sempre più "umana" (intelligenza artificiale) sembra quasi che non serva più nemmeno la comunicazione fra persone, figuriamoci l'amicizia, che è qualcosa di molto più profondo. Eppure l'amicizia quella vera ti migliora la vita, ti dà sicurezza, ti mette di buon umore, è una conquista e ma è anche qualcosa di assai raro e proprio per questà rarità è preziosa e bisogna farne tesoro. E pure noi di Scuolissima vogliamo promuovere l'amicizia con un proverbio: Chi trova un amico trova un tesoro!