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Tappeto - Ungaretti: analisi e commento

Appunto di letteratura riguardante la poesia "Tappeto" di Giuseppe Ungaretti: testo, spiegazione, analisi del testo, figure retoriche e commento.

La poesia "Tappeto" è stata scritta dal poeta Giuseppe Ungaretti nel 1914 e fa parte della raccolta L'allegria, nella sezione Ultime.



Indice




Testo

Ogni colore si espande e si adagia
negli altri colori

Per essere più solo se lo guardi.



Analisi del testo e commento

Per capire di cosa parla la poesia occorre conoscere la definizione di "tappeto": esso è un manufatto, perlopiù rettangolare, in tessuto di fibre naturali o artificiali, con disegni decorativi.

Il poeta ci vuole dire che ci sono due modi di osservare un tappeto: con superficialità e con attenzione.
  1. Il tappeto – visto come un unico elemento – è un drappo di tessuto, formato da tanti colori che si "espandano e si adagiano" per creare un disegno, proprio come le singole persone si uniscono per formare una comunità.
  2. Sebbene il tappetto sia un singolo oggetto, andandolo a osservare da vicino, è possibile notare che è formato da colori isolati e ben distinti; così è per il singolo individuo, essere unico e irripetibile.

Da ciò si può dedurre che il tappeto di questa poesia esprime la condizione dell'io nella sua relazione con gli altri.

Inoltre si possono dare due interpretazioni diverse e addirittura opposte tra loro. Tutto quello che si deve fare è leggere i primi due versi normalmente e, una volta arrivati al terzo verso, bisognerebbe spostare la virgola di una sola parola (una vera e propria magia poetica):

"Per essere più solo | se lo guardi"
La sua condizione di essere unico e irripetibile lo rende inevitabilmente solo. Per quanto viva assieme ad altri individui (i fili del tappeto), se preso singolarmente, l’uomo sarà sempre in una condizione di solitudine. Questa prima interpretazione ha quindi un risvolto triste e malinconico.

"Per essere più | solo se lo guardi"
Come già detto in precedenza, la seconda interpretazione è resa possibile spostando semplicemente la virgola di una sola parola (di un posto). Il significato che ne viene fuori è totalmente differente: non è affatto triste e malinconico, anzi, il singolo filo del tappeto, isolato dagli altri per essere osservato più attentamente, apparirà ancora più bello e luminoso. E ciò avviene anche per l'uomo.
Solo ponendo l'attenzione sul singolo individuo si riescono a cogliere tutte le sue particolarità e singolarità che lo rendono speciale; lo rendono un "più" che riesce ad emergere e a brillare sopra a tutto il resto.



Figure retoriche

Paronomasia = "colore" e "colori" (vv. 1-2).

Antitesi = "altri" e "solo" (vv. 2-3).



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