La poesia "Dono" è stata scritta da Giuseppe Ungaretti nel 1968 e fa parte della raccolta Dialogo, nella sezione Ungà.
Indice
Testo
Ora dormi, cuore inquieto,Ora dormi, su, dormi.
Dormi, inverno,
Ti ha invaso, ti minaccia,
Grida: «T'ucciderò
E non avrai più sonno».
La mia bocca al tuo cuore, stai dicendo,
Offre la pace,
Su, dormi, dormi in pace,
Ascolta, su, l’innamorata tua,
Per vincere la morte, cuore inquieto.
Analisi del testo e commento
Negli ultimi anni della sua vita, Giuseppe Ungaretti, intrecciò una relazione sentimentale con l'italo brasiliana Bruna Bianco (lui era ottantenne, lei aveva 28 anni). La conobbe casualmente quando si trovava in Brasile per una conferenza e di questo amore ne sono testimonianza 400 corrispondenze epistolari di travolgente passione.La poesia può essere vista come un piccolo tentativo di Ungaretti di resistere all'amore verso Bruna Bianco, probabilmente per la differenza di età, ma il suo cuore batte così fortemente per lei (cuore inquieto) che gli è difficile negare l'evidenza. Tuttavia l'amore è ricambiato dalla giovane (ascolta l'innamorata tua: la mia bocca al tuo cuore offre la pace). Così grazie a questo amore Ungaretti sente una nuova giovinezza e ottiene nuove spunti per la sua poesia... ma la cosa più importante che ne ricava è che adesso come una ninna nanna, si può lasciare cullare da questo amore, l'ultimo amore vissuto come un dono per vincere la morte.
Figure retoriche
Anafora = "Ora dormi" (vv. 1-2).Personificazione = "inverno" (v. 3).
Epifora = "cuore inquieto" (v. 1 e v. 11).
Epifora = "pace" (v. 8 e v. 9).
Metafora = "vincere la morte" (v. 11).