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Contro l'usura: analisi e commento - Ezra Pound

Testo, analisi e commento della poesia "Contro l'usura" / "With usura", di Ezra Pound.


Testo

Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v'è chiesa con affreschi di paradiso
arpe e liuti
e l'Annunciazione dell'Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà staccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l'usura, spunta
l'ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fe' con usura
Duccio non si fe' con usura
nè Piero della Francesca o Zuan Bellini
nè fu "La Calunnia" dipinta con usura.
L'Angelico non si fe' con usura, nè Ambrogio de Praedis,
nessuna chiesa di pietra viva firmata : "Adamo me fecit".
Con usura non sorsero
Saint Trophine e Saint Hilaire,
usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte ed artigiano
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l 'arte d'intessere oro nell'ordito;
l'azzurro s'incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane amante
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra giovani sposi
CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
carogne crapulano
ospiti d'usura.



Analisi del testo e commento

È il XLV dei Cantos.

Dante aveva collocato gli usurai al VII cerchio dell'Inferno, rappresentandoli nel canto XVII.
In questo suo canto, Pound riprende il motivo dell'usura, convinto che la pratica dell'usura, consolidatasi con la diffusione del commercio e l'istituzione delle banche, rappresenti il male peggiore della società moderna e contemporanea, corrompendola e inquinandola alle radici.

La condanna dell'usura si trasforma quindi in un polemico e radicale rifiuto della presente società capitalistico-borghese, con i princìpi utilitaristici ed esclusivamente economici su cui si è sviluppata. L'usura coincide con l'assenza di ideali e viene definita su un piano negativo (si noti la sequenza di «nessuno», «non», «né», su cui si basa per buona parte la costruzione del testo).
L'usura ha tradito le ragioni più autentiche della vita, e in particolare il rapporto tra l'uomo e le cose, trasformandole da "valori d'uso" in semplici "valori di scambio", il cui scopo non è il godimento appagante e disinteressato, ma la ricerca alienante e disumana del denaro e del profitto (es. «non si dipinge per tenersi arte / in casa ma per vendere e vendere »).
L'usura è così diventata un peccato contro natura, capace di alterare ogni rapporto affettivo (si vedano i versi conclusivi); ma è soprattutto «lebbra», una «cancrena», che può corrodere e corrompere ogni cosa, portandola alla decomposizione e alla putrefazione.



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