Gustav Klimt (1862-1918) è il massimo esponente della secessione viennese che dalla fine del 1800 opera a Monaco e Berlino, in Germania e, a Vienna, in Austria.
La secessione viennese è un'associazione di 19 pittori e architetti che si stacca dall'accademia di belle arti per unire le arti in un'opera d'arte totale, recuperando le tradizioni con l'uso di nuovi materiali come foglie e polvere d'oro, getti di colori violenti dopo l'incontro con i Fauves di Matisse. Ne fanno parte Gustav Klimt, Egon Schiele, Koloman Moser, Otto, Wagner, Joseph Maria, Olbrich e Josef Hoffmann.
Gustav Klimt celebra nelle sue opere i fasti dell'impero asburgico che crollerà subito dopo la morte di Klimt nel 1918.
Le sue opere risentono della scuola di ornato e decorazione, influenzate dall'arte bizantina di Ravenna che Klimt ammirò nei suoi viaggi così come dai temi dell'arte italiana del Rinascimento (es. Giuditta con uso di foglie d'oro).
Fonte: Mapper-Mapper