![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEpQnObG8Um-YPho8RfHKMi3PloUv7a57gYByHWm_ht9RdszrIrMkgHYNG2wKbmxLsZ2_xs_3kJEuhLCiyWan-V0Vi9K5e1d2GhNmVRYVbO0rR0o7sKNGe06OZ-ZNtM6M9AeXP0Gv8jWHdztgFh6D2tKVoI_GZMHmlTIgPxuR00Vsz2R6_IBGZKfeW/s1600-rw/risposta-sonetti-mesi-cenne-della-chitarra.jpg)
di Cenne da la Chitarra
Risposta per contrari ai "sonetti de’ mesi" di Folgore da San Geminiano
A Folgore e al suo ottimismo gaudente risponde un giullare d'Arezzo, Cenne della Chitarra, autore di una corona dei mesi nella quale contrappone la noia al piacere, i lamenti al buonumore in una sorta di contrappunto burlesco. Se Folgore aveva promesso, per gennaio, stanze rallegrate dalla fiamma viva, lenzuola di seta e vino piccante, Cenne offre stanze fumose, cuccette da marinaio, pioggia e vento, aceto forte calabrese. L'uno e l'altro sono giochi letterari: raffinato il primo, parodistico il secondo, agro per il dispetto di una pena. Nel sonetto introduttivo, Cenne si rivolge a una brigata avara e sprovveduta di beni, al suo capitano Paglierino e agli altri, Benci, Lippo, Senso che sembra un anatroccolo: li vuole tutti scamiciati e immersi in un fangoso inferno.
Lista in risposta ai Sonetti dei mesi