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Tema su Luigi Pirandello

Tema svolto:
Nato ad Agrigento (all'epoca chiamata Girgenti), in Sicilia, nel giugno 1867, Pirandello trascorre un'infanzia agiata; riceve una prima istruzione in casa, poi si iscrive al ginnasio. Fin da ragazzo si appassiona al tradizionale teatro dei pupi siciliani e scrive alcune tragedie, ma esordisce in campo letterario, nel 1899, con versi raccolti in  Mal giocondo (un titolo già rivelatore della sua visione paradossale e umoristica della vita).
Nel 1891 si laurea in filologia romanza a Bonn, in Germania, con una tesi in tedesco sull'amato dialetto siciliano; l'anno successivo si trasferisce a Roma, dove può vivere grazie al sostegno economico del padre, proprietario di zolfare in Sicilia. Nella capitale frequenta scrittori siciliani come Luigi Capuana, Ugo Ojetti e altri. Nel 1893 scrive il primo romanzo, L'esclusa, pubblicato nel 1901.
Nel 1894 sposa la contemporanea Antonietta Portulano; dal matrimonio nasceranno tre figli: Lietta, Stefano e Fausto. Un dissesto economico, provocato dall'allagamento della grande zolfara paterna presso Aragona, sconvolge l'equilibrio familiare: la moglie è afflitta da un grave scompenso psichico, destinato a divenire, con il tempo, vera follia, e Pirandello deve iniziare a lavorare per vivere.
Collabora alle riviste letterarie dell'epoca; dal 1897 al 1922 si dedica all'insegnamento che, dice, gli pesa enormemente presso l’istituto Superiore di Magistero Femminile di Roma. Nel 1904 Pirandello ottiene un discreto successo con il romanzo Il fu Mattia Pascal, tanto che dal 1909 inizia a collaborare alla prestigiosa terza pagina del Corriere della Sera, dove pubblica numerose novelle. Intanto, su invito dell’amico siciliano Nino Martoglio, comincia a scrivere testi per il teatro: nel 1910 vanno in scena a Roma i suoi primi atti unici, La morsa e Lumie di Sicilia.
Come drammaturgo Pirandello raggiunge la notorietà solo nel 1923, grazie al grande successo, a Parigi, dei drammi Sei personaggi in cerca d’autore (del 1921) ed Enrico IV (del 1921). Il suo nome si impone nel panorama culturale e letterario dell’epoca per merito soprattutto del pubblico teatrale, fino ad allora, infatti, la critica si era mostrata assai fredda verso la sua arte così rivoluzionaria.
Nel 1924 Pirandello s’iscrive al Partito nazionale fascista, proprio mentre il caso Matteotti fa vacillare il regime. Ma i rapporti tra Pirandello e il fascismo si raffreddano ben presto: la visione paradossale e relativistica dello scrittore mal si concilia con l’ideologia del partito unico.
Nel 1925 conosce Marta Abba, che diverrà la sua ispiratrice e la primattrice del Teatro d’Arte (o degli Odescalchi), il teatro fondato e diretto da Pirandello con il sussidio dello stato. Assieme alla compagnia viaggia in lunghe tournée in Europa e in Sudamerica. Nel 1925-26 esce l’ultimo romanzo, Uno, nessuno e centomila, sintesi del suo relativismo.
Nel 1929 riceve la prestigiosa nomina ad Accademico d’Italia. Ha ormai raggiunto una fama internazionale: nel 1932 si gira a Hollywood il film As You Desire Me, tratto dal suo dramma Come tu mi vuoi, di cui sono interpreti Greta Garbo, Erich von Stroheim e Melvyn Douglas; nel 1934 vince il premio Nobel per la letteratura. Pirandello muore nel dicembre 1936: lascia scritto di volere un funerale umile e povero, in netto contrasto con la volontà del regime di celebrare solenni esequie di stato. Le sue ceneri vengono quindi trasferite ad Agrigento, presso la casa natale, sulla collina detta Caos.



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