Herman Melville (New York 1818-1891), terzo di otto figli, interrompe ben presto gli studi in seguito alla morte del padre. A soli 17 anni si imbarca come mozzo su una nave, iniziando una lunga serie di viaggi da cui trarrà ispirazione per le sue opere. Tornato in patria nel 1844, incomincia a scrivere opere il cui contenuto avventuroso ha grande successo presso il pubblico.
Nel 1851 pubblica Moby Dick, il suo capolavoro. Si tratta di un romanzo straordinario anche per le riflessioni sul senso della vita, l'ambiguità della realtà e sull'impossibilità per l'uomo di penetrare i misteri profondi del bene e del male.
Tra le opere di Melville ricordiamo anche i romanzi Taipi (1846), Billy Budd (1924) e i racconti Bartleby (1857) e Benito Cereno (1857).
Nel 1851 pubblica Moby Dick, il suo capolavoro. Si tratta di un romanzo straordinario anche per le riflessioni sul senso della vita, l'ambiguità della realtà e sull'impossibilità per l'uomo di penetrare i misteri profondi del bene e del male.
Tra le opere di Melville ricordiamo anche i romanzi Taipi (1846), Billy Budd (1924) e i racconti Bartleby (1857) e Benito Cereno (1857).