Riassunto:
Elsa Morante (Roma 1912-1985) esordisce giovanissima scrivendo eleganti cronache di costume per riviste culturali, favole, racconti e traduzioni di Katherine Mansfield.
Si impone all'attenzione della critica con il romanzo Menzogna e sortilegio (1948) con cui segue, nel 1958, il premio Strega per L'isola di Arturo.
Partecipa alla vita culturale, politica, sociale, affiancando all’attività letteraria interventi su giornali e riviste. Vive negli ultimi anni un lento, doloroso declino, amareggiato da problemi esistenziali e personali.
La Storia
La trama
L’opera più famosa della Morante è La Storia, pubblicata nel 1974 con contrastanti giudizi critici, ma con grandissimo successo di pubblico soprattutto per la capacità di mettere al centro delle grandi vicende storiche la storia degli uomini e delle donne comuni.
Elsa Morante, in questo libro che vuol essere un atto di accusa e una preghiera, alterna momenti di drammatico realismo ad altri fortemente lirici, usando un linguaggio accessibile a tutti.
Elsa Morante (Roma 1912-1985) esordisce giovanissima scrivendo eleganti cronache di costume per riviste culturali, favole, racconti e traduzioni di Katherine Mansfield.
Si impone all'attenzione della critica con il romanzo Menzogna e sortilegio (1948) con cui segue, nel 1958, il premio Strega per L'isola di Arturo.
Partecipa alla vita culturale, politica, sociale, affiancando all’attività letteraria interventi su giornali e riviste. Vive negli ultimi anni un lento, doloroso declino, amareggiato da problemi esistenziali e personali.
La Storia
La trama
L’opera più famosa della Morante è La Storia, pubblicata nel 1974 con contrastanti giudizi critici, ma con grandissimo successo di pubblico soprattutto per la capacità di mettere al centro delle grandi vicende storiche la storia degli uomini e delle donne comuni.
Elsa Morante, in questo libro che vuol essere un atto di accusa e una preghiera, alterna momenti di drammatico realismo ad altri fortemente lirici, usando un linguaggio accessibile a tutti.