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Riassunto: Chichibio e la Gru

Titolo: Chichibio e la gru
Genere: Novella
Autore: Giovanni Boccaccio

Intreccio
Currado Gianfigliazzi, trovando una gru uccisa, la manda al cuoco Chichibio, il quale la cucina. Il profumo della gru invita la donna Brunetta a chiedere al cuoco una coscia e Chichibio, essendo innamorato della donna, gliela offre .

Quando il cuoco serve la gru a Gianfigliazzi, il padrone si accorge della mancanza di una coscia e chiede a Chichibio una spiegazione.
Il cuoco gli risponde che le gru hanno solo una zampa e il padrone un po’ adirato chiede di dargliene dimostrazione.
La mattina seguente Chichibio porta il padrone al fiume e gli mostra alcune gru su una zampa sola e Gianfigliazzi provoca un forte rumore obbligando le gru a poggiare anche l’altra zampa a terra.
Allora Chichibio risponde che le gru hanno due zampe, ma che egli non aveva gridato e fatto rumore la sera prima.
Questa risposta suscita una risata nel padrone che, apprezzandone l’arguzia, non lo castiga.


Fabula
1. Chichibio cucina una gru per il padrone e offre una coscia all’amata
2. Il padrone si accorge della zampa mancante e Chichibio risponde che le gru non
hanno due zampe.
3. Gianfigliazzi vede le gru e facendo rumore dimostra a Chichibio che ne hanno due
4. Chichibio risponde facendo ridere il padrone che non lo punisce.

Dimensione Spaziale
La vicenda è ambientata a Firenze, più specificatamente nella cucina dove opera il personaggio. In un secondo momento la narrazione transita sulla riva di un fiume dove si conclude la novella. La descrizione dei luoghi non è particolareggiata come in tutte le novelle del Decameron, poiché le descrizioni minuziose sono presenti solo se funzionali alla storia.

Dimensione Temporale
Il racconto è inserito nel trecento e viene narrata nell’arco di tempo di due giorni.
Le prime peripezie sono collocate la sera quando il padrone deve cenare.
Il secondo giorno invece siamo alla mattina dove poi ci viene svelata la conclusione della novella.

Personaggi
Chichibio: é il protagonista,cuoco, che dopo aver per amore donato una coscia della gru, cacciandosi nei guai, si riappacifica con il proprio padrone grazie ad una frase astuta e nello stesso tempo arguta.
Gianfigliazzi: è il padrone di Chichibio. Dopo che si era molto adirato per il misfatto compiuto del servo, lo perdona dopo essersi divertito ascoltando la frase che il servo stesso aveva pronunciato per discolparsi.

Narratore
Il narratore è onnisciente, esterno a tutte le vicende narra quindi in terza persona.
Spesso il narratore dà spazio ai dialoghi tra i vari personaggi, ma essi non diventano mai narratori della novella.

Commento
La fortuna condiziona lo svolgersi di questa novella: questa infatti mette in bocca a Chichibio frasi che non avrebbe mai detto se non in quella situazione, le stesse frasi argute che gli permettono di riappacificarsi con il proprio padrone e di non subire la sua collera. Un altro tema è quello della debolezza che l’amore per Brunetta provoca nel protagonista; egli, infatti, nonostante sappia che il dono non sia giusto né lecito cede alla richiesta della ragazza e le dona una coscia della gru.
La novella è scorrevole e quindi porta ad una piacevole lettura. Il racconto è inoltre divertente in quanto nelle prime sequenze si avverte la paura da parte di Chichibio, di minaccia e di sfida da parte del signore che diminuiscono progressivamente e lasciano il posto ad un finale quasi liberatorio.



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