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Tema svolto sull'intelligenza artificiale (AI)

Cosa ne pensi dell'intelligenza artificiale? Scrivi un tema sugli aspetti positivi e negativi dell'AI indicando come dovremmo comportarci con essa.
IA

Ultimamente si sente parlare con insistenza di intelligenza artificiale, ma che cosa s'intende con questa espressione? Spiega di cosa si tratta e il tuo punto di vista personale e quello generale che l'opinione pubblica si è fatto di essa, elaborando le diverse e contrastanti idee di pensiero: perché è un bene e perché può rappresentare una minaccia.





Intelligenza artificiale: breve premessa

Il tema che leggerete è adatto per la scuola secondaria di primo grado, ovvero per la scuola media, perché utilizza espressioni semplici e non contiene citazioni di alcuni famosi scienziati che hanno discusso sull'argomento in positivo e in negativo. Per la realizzazione del tema è stato adottato lo schema tipico del testo argomentativo, con l'introduzione al problema, la tesi, l'antitesi, la confutazione dell'antitesi e infine la conclusione.



Intelligenza artificiale: tema svolto

Viviamo in un'era in cui la tecnologia è diffusa in quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Siamo immersi in un mondo digitale in cui gli smartphone sono diventati estensioni delle nostre mani, e la connettività è diventata una parte essenziale delle nostre interazioni sociali, lavorative ed educative. Non possiamo più fare a meno della tecnologia perché significherebbe isolarsi dalle persone che si conoscono e dal resto del mondo. Apparteniamo alla generazione dell'iperconnessione, dove i selfie dominano i social ed emoticon ed emoji (le faccine) esprimono le emozioni meglio delle parole. Ma c'è un'altra tendenza che sta guadagnando terreno nel mondo digitale: l'intelligenza artificiale (IA), anche nota con l'acronimo inglese "AI" (Artificial intelligence).
L'intelligenza artificiale è quando una macchina, inteso come dispositivo, può fare cose intelligenti come pensare, imparare, pianificare ed essere creativa, in modo simile all'uomo. Con l'IA, i computer possono capire ciò che li circonda, interagire con l'ambiente, risolvere problemi e raggiungere obiettivi specifici. Ricevono dati, li elaborano e forniscono risposte. I sistemi di IA possono adattarsi imparando dagli effetti degli utilizzi passate e lavorare in modo autonomo.
Se fino a qualche tempo fa l'intelligenza artificiale potevamo immaginarla attraverso libri e film di fantascienza, adesso invece è sufficiente una connessione internet e usare le propria voce per interagire con il dispositivo in questione, che agisce come una persona sempre pronta a rispondere alle nostre domande, anche quelle più difficili e strane, e in qualsiasi momento, 24 ore al giorno e 7 giorni su 7.
Può anche prevedere cosa vogliamo prima ancora che noi lo sappiamo. Le app sui nostri telefoni imparano dai nostri comportamenti e, proprio come degli assistenti personali, ci suggeriscono cose ancor prima che noi stessi ci rendiamo conto di averne bisogno.

L'intelligenza artificiale è questo e anche di più, può essere usata per regolare il traffico stradale, per regolare la temperatura nelle abitazioni così da poter ottimizzare l'energia, per guidare veicoli senza nessuno alla guida e in modo sicuro grazie alla disposizione di sensori, in ambito medico per migliorare le diagnosi e la prevenzione, per ottimizzare la produzione ed evitare gli sprechi nelle fabbriche, nel settore agricolo, nel settore alimentare e nella amministrazione pubblica.

Sono molteplici i vantaggi dell'intelligenza artificiale, ma si parla molto di essa non solo per gli aspetti positivi ma anche e, soprattutto, degli aspetti negativi. In passato quando volevamo informaci su qualcosa, andavamo a cercare uno specifico termine sul vocabolario, oppure in un libro o un enciclopedia o l'andavamo a chiedere a un familiare. Poi abbiamo imparato ad usare sempre meno i libri e a chiedere direttamente ai motori di ricerca su internet. Mentre adesso non serve più chiedere digitando le lettere della tastiera, cioè non serve più scrivere, ma non serve più nemmeno leggere dato che tutto quello che ci interessa sapere ci viene comunicato a voce. Leggere e scrivere sono le prime due cose che impariamo frequentando la scuola dell'obbligo e adesso quasi non servono più per accrescere il nostro sapere. Così facendo le nostre abilità cognitive e linguistiche saranno sempre meno sviluppate, in quanto il nostro cervello sarebbe meno stimolato e incapace di trovare la soluzione da solo, anche per problemi piccoli che normalmente saremmo dovuti essere in grado di risolvere da soli. È un po' come la calcolatrice, permette di risolvere calcoli matematici in modo rapido e sicuro, ma usandola spesso il rischio è quello di disabituarsi ad eseguire calcoli a mente o su un foglio di carta in colonna. Il rischio di un'intelligenza artificiale molto intelligente è che quella umana diventi meno intelligente.

Questo è solamente il primo di una lunga serie di aspetti negativi. Se l'IA impara dalle informazioni che ottiene da noi ogni volta che lo usiamo e, forse, anche quando non lo usiamo, la nostra privacy è al sicuro? Le aziende non investono di certo enormi quantità di denaro sull'intelligenza artificiale per sapere quanti video di gattini guardiamo su internet ma, con tutta probabilità, sono interessate a indurci a comprare loro prodotti basandosi sui nostri interessi ma anche facendo leva sulle nostre paure e preoccupazioni.

Un altro aspetto preoccupante riguardante l'IA riguarda il mondo del lavoro. Se fino a qualche tempo fa potevamo dire che un robot non è in grado di fare quello che è in grado di fare l'uomo, adesso non è più così o comunque presto non lo sarà più. Probabilmente l'intelligenza artificiale è già in grado di scrivere un tema migliore di questo, probabilmente sa più cose l'intelligenza artificiale che un neodiplomato o un neolaureato. Parecchi lavori di segreteria, call center, di editoria, potrebbero facilmente essere sostituiti dall'intelligenza artificiale.

Ultimo, ma non meno preoccupante è l'aspetto riguardante la sicurezza. Chi ci garantisce che in un lontano futuro, quei film in cui vediamo dei robot armati non possano diventare la realtà? È inevitabile che prima o poi qualcuno userà l'intelligenza artificiale per scopi militari ed è più "facile" avviare guerre senza la paura di sacrificare il proprio esercito "umano".

Tuttavia, prima di preoccuparci troppo per il futuro, dobbiamo ricordiamo che viviamo nel presente. Anche internet così come lo conosciamo è una minaccia, ma solo per chi non lo sa usare. Sono numerose le persone che ogni giorno accedendo alla propria posta elettronica incappano a delle truffe. Il problema legato alla disoccupazione si potrebbe definire normale, anche in passato c'erano dei lavori che oggigiorno non ci sono più, ma questo non vuol dire che non siano nate nuove professioni. L'IA è un'evoluzione di quello che c'è già, potrebbe diventare la soluzione ai problemi del mondo come il cambiamento climatico, la fame nel mondo o le malattie incurabili. Forse un giorno vedremo l'IA come un supereroe in grado di rendere il mondo un posto migliore. Ragion per cui non dobbiamo preoccuparci dell'IA, che ad oggi è solo un tramite per raggiungere un obbiettivo, bensì da chi ne detiene il controllo. Sicuramente essa va gestita con molta attenzione, per evitare che venga usata per danneggiare piuttosto che per migliorare la vita.

In conclusione, l'IA è ad oggi come un nuovo compagno di classe. Può essere il nostro migliore amico, che ci aiuta con i compiti e ci suggerisce cosa mangiare a pranzo. Ma è anche un po' spaventoso, con tutte le informazioni che conosce di noi. Forse dobbiamo solo imparare a convivere con questo nuovo compagno e capire come possiamo renderlo un nostro alleato anziché un nemico. Alla fine, il futuro è nelle nostre mani (o forse dovremmo dire nelle mani dei robot).



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