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Perché c'è così tanto odio nel mondo?

Come sarebbe il mondo se non esistesse l'odio, perché c'è n'è così tanto e quali soluzioni si potrebbero adottare per ridurre l'odio nel mondo.

La nostra cultura sta cambiando molto rapidamente, ma una delle cose che sembra essere cambiata maggiormente è quanto profondamente sembriamo odiarci. Vi sono una miriade di ragioni per cui oggi il mondo è così carico di odio, per questo motivo ho cercato di evidenziare quelli che ritengo siano i principali motivi e come possono essere affrontati.



Indice




Mancanza di fiducia

Tra i principali motivi dell'odio vi è la mancanza di fiducia verso il prossimo. Temiamo che l'altro possa tradirci, quindi lo si esclude dal nostro cerchio della fiducia. Di solito l'escluso è consapevole del motivo di questa distanza, anche perché può trattarsi di una distanza reciproca; altre volte, invece, non ne comprende il motivo e questa situazione si evolve in odio verso la persona che non gli concede la fiducia o almeno la spiegazione che crede di meritarsi.

La fiducia è alla base di tutte le relazioni. I figli che si fidano dei propri genitori che si prendono cura di loro finché non diventeranno adulti e indipendenti, i genitori che si fidano dei propri figli, moglie e marito che giurano di amarsi in salute e in malattia e di uscire dalle situazioni di difficoltà insieme. Quando viene meno la fiducia familiare, questa può tramutarsi in odio (gelosia, invidia, vendetta), perché si dà per scontato che in famiglia ci sia sempre unione e comprensione ma, come dimostrano le notizie di cronaca nera, non sempre tutto è bene quel che finisce bene.

Il concetto di fiducia non si estende solo alla famiglia. Confidiamo che il governo fornisca le infrastrutture di base per crescere, imparare e vivere. Confidiamo che le aziende siano eque e giuste nel trattare i dipendenti e nel creare uno spazio di lavoro sicuro. Confidiamo che le istituzioni garantiscano giustizia, trasparenza e responsabilità per vivere in modo soddisfacente. Ci fidiamo delle forze dell'ordine per proteggere i nostri diritti. Confidiamo che i nostri soldi in banca saranno al sicuro. Confidiamo che i nostri leader religiosi ci guidino.

Anche in questo caso le situazioni possono cambiare, basti pensare a chi ha perso il lavoro e non riesce a mantenere la propria famiglia o a chi ha finito gli studi e non trova un lavoro dignitoso, ma solamente lavori sottopagati che portano più dolori che gioie nelle nostre vite. Oppure il sistema giudiziario che, specialmente in Italia, non funziona così bene e spesso i criminali non pagano abbastanza per i crimini commessi. Può perfino essere un banale incidente di un'auto che sfiora un'altra auto, sufficiente per spalancare le porte dell'ira e provocare una rissa. Quando il rapporto di fiducia viene a mancare subentra la delusione che va ad alimentare l'odio, che in questo caso non è solo limitato a una famiglia, ma a una città o addirittura a un intero Paese.



La discriminazione

Abbiamo una propensione a dividerci in categorie andando a creare una situazione "noi contro loro": nero o bianco, buono o cattivo, giusto o sbagliato, amico o nemico, superiore o inferiore e così via. E queste divisioni si applicano alla maggior parte delle aree della nostra vita, come: razza, religione, sesso, cultura, casta, paese o nazione.

Ognuna di queste aree, vale a dire razza, religione, sesso, cultura, casta e paese o nazione hanno una storia dietro. E i leader politici manipolatori attirano l'attenzione sulle malefatte del passato a scopo propagandistico per evocare un senso di giusta rabbia o paura di una potenziale minaccia, generando odio.

A causa della nostra innata abitudine di generalizzare o stereotipare, odiamo non solo un individuo specifico ma l'intera categoria contro la quale ci siamo posizionati. Quindi non odieremo una persona in particolare, ma tutti i neri, tutti i bianchi, tutti i musulmani, tutti i cristiani, tutti gli ebrei, tutti i russi, tutti i cinesi e così via a seconda dei casi.

L'aspetto più triste di tutto questo è che in molti casi abbiamo creato miti per giustificare la superiorità di un gruppo rispetto ad un altro, ad esempio il nazismo: la teoria nazista ipotizzò la superiorità della razza ariana come "razza dominante" su tutte le altre e in particolare sulla "razza ebraica".

Tuttavia, gli studiosi affermano che analizzando i geni di tutti gli esseri umani otteremmo come risultato che gli esseri umani sono geneticamente identici al 99,9%. Le differenze, se ce ne sono, sorgono a causa delle nostre culture e non dei nostri geni. Siamo prima di tutto degli esseri umani, e dovremmo rispettarci reciprocamente e comportarci come tali.



La sopravvivenza del più forte

Siamo diventati così saldamente radicati nella nostra convinzione che il principio alla base dell'evoluzione sia puramente "sopravvivenza del più adatto" e anche nel contesto del più veloce, più forte, più crudele ecc. non ci rendiamo conto che Darwin vedeva anche cooperazione e "simpatia" nell'evoluzione. Egli dichiarò:
"Quelle società ove il numero dei membri strette da scambievole simpatia sarà stato maggiore avranno meglio prosperato, ed avranno allevato un numero di grande di prole".



I media favoriscono l'odio

La televisione, i giornali, e le testate giornalistiche che operano su internet hanno bisogno di novità e interazione per ottenere una maggiore attenzione. Più la notizia è scioccante e maggiormente si andrà a parlare di essa, e maggiori saranno i loro guadagni. Pertanto sono i media stessi che fanno di tutto per non far finire la notizia nel "dimenticatoio" e, quando possibile, raccolgono informazioni anche da provenienze incerte facendole passare per vere infischiandosene se queste possano alimentare il clima di odio. Una notizia che mi ha fatto riflettere, non tanto per la notizia in sé, quanto per la reazione di chi l'ha letta è stata quando nel corso della guerra tra Russia e Ucraina per la conquista del Donbass, una donna anziana ucraina ha invitato dei soldati russi a mangiare una torta fatta da lei, torta poi rivelatosi una trappola per uccidere 8 soldati russi attraverso un ingrediente segreto: lo zinco, una sostanza che se ingerita porta intossicazione e alla morte da avvelenamento. La notizia potrebbe essere vera o falsa, è irrilevante per l'articolo in questione, infatti vorrei soffermarmi sulla reazione degli utenti dei social network che facevano il tifo per l'anziana donna, definendola un'eroina, trascurando il fatto che lei stessa abbia fatto qualcosa di raccapricciante, e questo è il contesto perfetto per dire che dalle guerre nessuno ne esce mai vincitore.



Come ridurre l'odio nel mondo?

L'odio nel mondo non si può cancellare del tutto, ma almeno si può ridurre tenendolo lontano dalle nostre vite e dalle persone che ci circondano. Dal momento che l'odio è solitamente generato da ignoranza, da una mancanza di controllo delle proprie emozioni e dalle insoddisfazioni della vita, bisognerebbe incrementare la propria istruzione, capire le culture degli altri Paesi e imparare a essere in pace con se stessi.

Eccovi alcuni suggerimenti che potrebbe essere utile seguire per ridurre l'odio interiore:
  • Leggere ed informarsi di più… e magari vedere qualche film istruttivo
  • Evitare ed invitare ad evitare siti, giornali, pagine social che diffondono contenuti tossici
  • Viaggiare e conoscere il mondo
  • Non aspettare i cambiamenti ma attivarsi in prima persona per renderli possibili
  • Prendere parte ad ambienti di condivisione, per superare le proprie paure e debolezze
  • Convivere con le differenze
  • Apprezzare la diversità
  • Ascoltare gli altri (anche se ciò potrebbe essere noioso)
  • Imparare a sorridere di più
  • Fare volontariato
  • Fare donazioni (del sangue, per la ricerca ecc.)
  • Non chiudersi nel proprio mondo e confrontarsi con gli altri
  • Denunciare chi fa del male ad altri



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