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Andare a Canossa - Significato

Perché si dice "andare a Canossa": origine, spiegazione e come si usa questa espressione nella lingua italiana.
Enrico IV di Franconia innanzi Gregorio VII a Canossa

Andare a Canossa è un modo di dire della lingua italiana che molti avranno già sentito dire, ma quanti saprebbero dire dove si trova Canossa e cosa è accaduto in questo luogo al punto da renderla così famosa?



Significato

Il modo di dire "andare a Canossa" sta a significare che la persona in questione si sta sottomettendo, sta ammettendo di aver sbagliato, e ciò avviene di fronte al nemico come un'umiliazione. 


Questa espressione viene utilizzata anche in altre lingue: 
  • in inglese → go to Canossa;
  • in tedesco → nach Canossa gehen
  • in francese → aller à Canossa.



Origine

Canossa è un comune italiano della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna.

In questa località durante la lotta per le investiture, nel rigido inverno del 1077, Enrico IV di Franconia, imperatore del Sacro Romano Impero, si umiliò davanti a papa Gregorio VII perché venisse ritirata la scomunica (da ciò ha origine il detto: Andare a Canossa, in segno di remissione e pentimento). 

Quando nel 1076 il papa decise di scomunicare l'imperatore, quest'ultimo subì un doppio danno: religioso e politico, in quanto venne estraniato dai riti religiosi e si trovò con sudditi non più sottomessi.

Così Enrico IV si recò dal papa che era ospite nel castello di Canossa dalla contessa Matilda di Canossa, ma il perdono non fu immediato come probabilmente si auspicava, infatti dovette attendere per tre giorni e tre notti, scalzo e inginocchiato nella neve, col capo cosparso di cenere e vestito solo di un saio (tonaca monacale che veniva indossata con scopo di penitenza, che poi divenne quella indossata dai frate francescani), prima di essere ricevuto da Papa Gregorio VII e perdonato grazie alla mediazione della contessa Matilda di Canossa.

Da segnalare che nonostante Matilde di Canossa fosse la cugina dell'Imperatore Enrico IV, si schierò dalla parte del papa Gregorio VII nella decisione della scomunica, mentre nella seconda occasione prese in parte le difese di Enrico IV a cui venne tolta la scomunica ma non la dichiarazione di decadenza dal trono.

Questa intercessione di Matilda non deve essere vista come un atto rappacificatore, anzi, dal 1080 e negli anni successivi vi sono stati diversi scontri fra papato e impero che hanno coinvolto Matilda e l'imperatore Enrico IV. Dopo alcune sconfitte militari di Matilde, tra cui quella più grave nella battaglia di Volta Mantovana (1080), ha avuto la meglio contro l'esercito imperiale nella famosa battaglia di Sorbara (1084), presso Modena. Enrico IV riprovò nel 1092 a corrompere i cittadini per metterli contro chi era schierato con il papato e, sebbene riuscì a formare un esercito temibilissimo, perse definitivamente la guerra e il potere (si narra che Matilda in persona combatté a quella battaglia insieme a un gruppo di guerrieri scelti e fedeli).



Curiosità

Se l'espressione andare a Canossa è conosciuta principalmente per l'atto di ammettere i propri errori anche a costo di umiliarsi, nel XIX secolo assunse anche un significato politico. Era un periodo di forte tensione tra Santa Sede e Impero Tedesco: il papa di quel periodo, Pio IX, aveva per esempio rifiutato di accreditare l’ambasciatore prussiano presso la Santa Sede. 
In tutta risposta, per dimostrare che la Prussia non era sottomessa al potere dei cattolici, Otto Von Bismark, che nel 1872 era cancelliere tedesco e primo ministro della Prussia, durante il Kulturkampf fece un discorso diventato famoso: «Noi non andremo a Canossa, né con il corpo né con lo spirito» (nach Canossa gehen wir nicht – weder körperlich noch geistig, in tedesco). 
Con tali parole voleva sottolineare che non si sarebbe abbassato al livello di Enrico IV che si era piegato dinnanzi al potere del papa GregorioVII a Canossa e che la Germania avrebbe considerato inaccettabile qualsiasi interferenza esterna in ambito politico, religioso e culturale sulle decisione del II Reich. A quel punto, tutti i membri dell'assemblea si alzarono in piedi e lo appludirono con entusiasmo.




Quando si usa

Questo modo di dire si può usare nei confronti di una persona che mette da parte l'orgoglio per scusarsi con lo scopo di ottenere il perdono.

ESEMPIO:
Johnny aveva promesso a se stesso che non sarebbe mai più ritornato dal suo ricco patrigno per chiedergli dei soldi. Ma è dovuto andare a Canossa: un allievo del suo dojo aveva bisogno di soldi per un costoso intervento chirurgico.

Il Presidente del club di calcio è dovuto andare a Canossa richiamando ad allenare l'allenatore che lo scorso campionato aveva esonerato. 

Dopo essermi reso conto che la mia reazione è stata esagerata ho deciso di andare a Canossa: domani andrò a casa sua sperando di ottenere il perdono e di essere riaccolto fra le sue braccia. 



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