Il plurale di doccia è una vera insidia dal punto di vista grammaticale, può capitare infatti di non ricordarsi più se sia giusto scrivere docce o doccie, ovvero con la "i" o senza. I più astuti, pur non conoscendo quale sia il termine corretto, riescono a evitare cattive figure adottando il singolare della parola (doccia) preceduto dall'aggettivo numerale cardinale (primo, secondo, terzo...) e quindi userebbero frasi del tipo "vado a farmi una seconda doccia".
Anche se a noi piace giocare di astuzia, preferiamo che si conosca la regola grammaticale che troverete qui di seguito spiegata in modo breve e semplice.
La forma corretta
Il plurale di doccia è docce, senza la "i".Di conseguenza è sbagliato scrivere doccie.
La regola grammaticale
Si scrive "docce" perché la grammatica italiana impone una regola ben precisa per il plurale dei nomi che terminano in -cia e -gia.1) Se -cia e -gia sono preceduti da una vocale il plurale diventa -cie e -gie.
ESEMPIO:
ciliegia / ciliegie,
valigia / valigie,
camicia / camicie.
2) Se -cia e -gia sono preceduti da una consonante il plurale diventa -ce e -ge.
ESEMPIO:
goccia / gocce,
frangia / frange,
doccia / docce.
Per quanto riguarda la "doccia", la sillaba finale -cia è preceduta appunto da una consonante, la "c".
Spiegazione del diverso tipo di plurale
Il motivo legato alla perdita della "i" del secondo caso illustrato è dovuto alla vocale che non viene pronunciata. Mentre nel termine singolare (doccia) la vocale ha un suo peso fonetico, quando la sillaba (-cia) è preceduta da una consonante va quindi a perdere la sua funzione e di conseguenza la "i" viene tolta.Altre dubbi grammaticali a tema: