Per Hegel vi sono tre diversi livelli di organizzazione della natura: Meccanica, fisica dei corpi e fisica organica.
1) La meccanica è il livello inferiore della realtà. È il piano della pura esteriorità dei fenomeni, evidente nello spazio e nel tempo. Il piano della meccanica culmina nella gravitazione universale che afferma una visione dinamica della natura e permette di guardare ai fenomeni sotto l'aspetto quantitativo.
2) Con la gravitazione la conoscenza della natura coglie solo l'aspetto superficiale della realtà. Si richiede un livello maggiore e diviene fisica dei corpi,studio della materia sul piano qualitativo, cioè attraverso le proprietà che la caratterizzano.
3) Il culmine dei processi della natura è costituito dall'affermarsi di una forma superiore di organizzazione, quella dell'organismo (fisica organica). La natura come totalità regolata da un fine si manifesta solo negli individui viventi. In essi il fine è la vita ed è in vista di questo fine che operano e funzionano i diversi organi.
Hegel distingue tre dimensioni dette vita organica: geologica, vegetale e animale.
Le tre funzioni degli animali sono:
- la sensibilità, capacità e sentire il mondo esterno;
- l'irrabilità, capacità di reagire a stimoli esterni;
- la riproduzione, generando altri esseri l'individuo si rinnova i loro, per estinguersi. Muore in nome dei diritti della specie.
L'uomo è un essere che vive e si riproduce ma sa anche autodeterminarsi, cioè esistere come autocoscienza e libertà. La morte non è annichilimento ma affermazione della sua universalità nella specie.
L'idea orientale della morte si lega all'immagine della fenice. È un'idea legata al corpo che non conviene allo spirito. L'idea occidentale invece è quella del ringiovanire nello spirito, cioè non del semplice ritorno alla sua forma, ma della sua trasfigurazione.