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La forma corretta è "d'altronde" con l'apostrofo. Questa è una locuzione avverbiale che deriva dall'accorpamento di due parole "da + altronde". Dal momento che la grammatica italiana non prevede la fusione tra una preposizione e un'altra parola, è evidente che si scrive d'altronde, con la preposizione semplice da soggetta a elisione prima dell'avverbio di luogo.
Secondo l'Accademia della Crusca "daltronde" può essere scritto anche in forma unita, sempre con la notazione di "forma rara" o comunque meno comune della corrispondente forma separata: quindi daltronde viene indicato come forma rara e desueta, anche se molti dizionari cartacei e online degni di nota affermano che l'univerbazione è oggi da considerarsi errata.
Per essere certi di non sbagliare dunque è opportuno utilizzare l’apostrofo. L'alternativa è utilizzare i suoi sinonimi, che sono: "d'altra parte, infatti, del resto, peraltro, tuttavia, però".