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D'ottobre - Folgore da San Gimignano

Testo, parafrasi, analisi e commento del sonetto "D'ottobre" di Folgore da San Gimignano.

Testo:

Di ottobre nel contà c'ha buono stallo,
e' pregovi, figliuoi, che voi n'andate;
traetevi bon tempo ed uccellate
come vi piace, a piè ed a cavallo.

La sera per la sala andate a ballo,
e bevete del mosto ed inebriate,
ché non ci ha miglior vita, en veritate:
e questo è vero come 'l fiorin giallo.

E poscia vi levate la mattina,
e lavativ'el viso con le mani;
lo rosto e 'l vino è bona medicina.

A le guagnele, starete più sani,
ca pesce in lag' o fiume o in marina,
avendo meglior vita di cristiani!



Parafrasi

D'ottobre vi prego, figli miei,
che ve ne andiate nel contado, un soggiorno adatto;
divertitevi e andate a caccia,
come preferite, a piedi o a cavallo.

La sera andate a ballare nel salone
e bevete buon vino e inebriatevi,
perché in verità non vi può essere vita migliore di questa:
e questa è santa verità, onesta come un fiorino d'oro.

E poi alzatevi al mattino
e lavatevi il viso con le mani;
arrosto e vino sono ottime medicine.

Per i Vangeli! Così facendo avrete miglior salute
che un pesce di lago, di fiume o di mare,
e farete la vita migliore che possa condurre un cristiano.



Commento

D'ottobre col vin nuovo: nel contado si va a uccellare e la sera al ballo, a bere il mosto. Non c'è miglior vita di questa né più lunga: sani come i pesci. Qui nuovamente appare il fondo realistico della saggezza di Folgore, il suo contenuto laico e borghese.



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