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La Sardegna: riassunto di geografia

Appunto di geografia riguardante la regione Sardegna: territorio, fiumi, laghi, clima, città province, isole, storia ed economia.

La Sardegna è una regione italiana autonoma a statuto speciale, la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo, vasta quasi quanto la Sicilia ma assai meno abitata (1.661.520 di abitanti), sia perché il suo clima è meno dolce sia perché è rimasta per millenni quasi completamente isolata dal continente. Il nome Sardegna deriva dal latino Sardinia, ovvero terra dei sardi, e le fu assegnato dai romani.

Confini: la Sardegna fa parte dell'Italia insulare e confina a est con il Mar Tirreno che la separa dall'Italia; a sud con il Canale di Sardegna che la separa dall'Africa; a ovest con il Mar di Sardegna che la separa dalla Spagna; a nord con le Bocche di Bonifacio che la separano dalla Corsica.



Indice




Territorio:

Il territorio della Sardegna è quasi completamente collinare e montuoso.
Molte coste sono basse e acquitrinose; altre rocciose e selvagge, cioè presentano grotte pittoresche come quella del Bue Marino, detta così perché frequentata da foche.
È circondata da varie isolette: isola di Sant'Antioco che è la più ampia, isola di San Pietro di origine vulcanica, isola dell'Asinara, ex sede di un carcere mentre adesso si trova un parco nazionale. C'è l'arcipelago della Maddalena che comprende sette isola tra cui la Maddalena e Caprera dove si trovano le memorie Garibaldine. L'interno dell'Isola è quasi interamente occupato da monti e altopiani, spesso coperti di erba giallastra arsa dal sole e dalla siccità estiva, Nella zona sud-occidentale i monti sono ricchi di metalli.

Fiumi: tra i più importanti fiumi ci sono il Flumini-Mannu che scorre nel Campidano e sfocia nel golfo di Cagliari; il Tirso che è sbarrato da una diga e forma il lago Omodeo che si getta nel golfo di Oristano; il fiume Coghinas forma il lago Coghinas e si getta a nord del golfo dell'Asinara; il Flumendosa si getta nel Tirreno.

Laghi: l'unico lago naturale è il lago di Baratz (ad Alghero), tutti gli altri sono artificiali ed utilizzati per l'acqua potabile e per usi agricoli.

Superficie: 24.100,02 km²
Collina: 67,9% 
Pianura: 18,5% 
Montagna: 13,6%
Lunghezza costiera: 1900 km.



Clima

Il clima è prevalentemente mediterraneo visto che si tratta di un'isola, caldo arido in estate e più freddo in inverno. Anche sulle vette più elevate la temperatura media annuale è piuttosto alta (circa 7° C). I venti più forti sono quelli provenienti da ovest e nord-ovest (con velocità di 22-24 km/h) che non sono utili nel periodo estivo per le coltivazioni in quanto le inaridiscono. Le precipitazioni sono rare nel periodo estivo così come le nevicate, quest'ultime si verificano solo a 500 metri sopra il livello del mare nelle stagioni più fredde.



Popolazione

In passato i sardi preferivano insediarsi nelle zone interne per sfuggire alle invasioni, mentre oggigiorno con lo sviluppo del turismo la popolazione si è spostata verso le coste, in particolare vicino a Cagliari.

Gli abitanti della Sardegna si chiamano sardi.



Capoluogo e province

A Cagliari, il capoluogo, ha sede l'amministrazione autonoma dell'isola. La città conserva interessanti monumenti della sua storia, tra cui le torri costruite dai Pisani. È un importante centro di comunicazioni navali, terrestri e aeree.
Nuoro è un centro pastorale e agricolo. Vi si conservano molti costumi e usanze dei montanari sardi, leali ed audaci.
Sassari si stende tra versi oliveti e ville. È al centro di una zona agricola promettente.
Altre città importanti ma di modeste dimensioni sono Oristano, Alghero, Porto Torres, Olbia, Carbonia e Iglesias.




La bandiera e lo stemma

La bandiera della Sardegna

La bandiera della Sardegna, chiamata anche Bandiera dei quattro mori, ha come simbolo una croce rossa su fondo bianco (Croce di San Giorgio) con quattro mori bendati sulla fronte (i quattro Re Saraceni sconfitti dagli aragonesi in Spagna).


Lo stemma della regione Sardegna

Lo stemma della Sardegna consiste in una croce rossa su fondo bianco con quattro mori bendati di bianco.



Storia

La Sardegna è stata un punto di passaggio per molti navigatori in cerca di terre e sbocchi commerciali. La storia della Sardegna si può dividere in tre periodi: nuragico, giudicale e Regno di Sardegna.
Circa 7000 nuraghi, ovvero torri circolari simili a un secchio rovesciato costruite con grosse pietre sono la testimonianza che in tempi lontanissimi vennero costruite per difendersi dai nemici e intorno ad essi si raggrupparono misere casupole, come avvenne più tardi nel medioevo per i castelli. I Nuragici erano un popolo di guerrieri, navigatori, pastori e contadini suddivisi in tante tribù che vivevano nei cantoni.
A partire dal IX secolo durò per i successivi seicento anni il periodo dei giudicati. In questo periodo le istituzioni locali si riformarono rendendosi autonome da Bisanzio che esercitava un'autorità solo nominale. In seguito si formarono quattro regni indipendenti (di Torres, di Gallura, di Arborea e di Calari) con un efficace organizzazione interna.
In ottemperanza al tratta di Anagni (24 giugno 1925) nel 1297 il papa Bonifacio VIII istituì il Regno di Sardegna con sede a Cagliari per risolvere la crisi politica e diplomatica sorta tra la Corona d'Aragona e il ducato d'Angiò a seguito del Vespro per il controllo della Sicilia.



Economia

Nonostante il passare degli anni, l'attività più importante sia a livello economico sia a culturale all'interno dell'isola è la pastorizia. A seguire vi è l'allevamento ovino (soprattutto caprino) legato allo sviluppo dell'industrie per la produzione di lana e latte. Quindi l'allevamento è più diffuso dell'agricoltura che è stata minacciata, un tempo, dalla malaria. Il terreno è in ogni caso arido e il clima secco e ventoso non aiuta di certo, ma nonostante questo si producono cereali (in particolare avena), ortaggi come carciofi, cavolfiori, pomodori e frutta (per l'essiccazione), olive e uva.
In ambito industriale si sperava nell'elettrodotto per l'energia elettrica ma così come altri grandi impianti (chimici, minerari, petrolchimici e metallurgici) ci sono state delle difficoltà.
Altri settore lavorativi degni di nota sono l'artigianato (un po' meno la pesca) e il turismo specie in Costa Smeralda che è una famosa zona balneare.



Piatti tipici

I piatti tipici della Sardegna sono: culurgiones di patate, ricci di mare, burrida, zuppa gallurese, orziadas, pani frattau, bottarga, panadas, scabecciu, pardulas, pane carasau, favata, panada di anguille, .



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