Nel 1887 Francesco Crispi diventa il 1° ministro ed ha nelle mani un governo di tipo autoritario. Realizza importanti riforme: aumenta il potere della polizia in vista della repressioen dei fasci siciliani (operai in rivolta), dal codice penale Zanardelli toglie la pena di morte, riconosce il diritto di sciopero ed aumenta il protezionismo sulle importazioni. Il popolo è sempre più povero ed emigra verso l'America. Francesco Crispi occupa la Somalia e appoggia il Ras Menelik al trono d'Etiopia. Ottiene con il trattato di Uccialli la sovranità su Asmara, capitale dell'Eritrea ma non in Etiopia; avvia una campagna militare ma viene sterminato ad Adua ed a seguito di ciò Crispi si dimette.
Fonte: Mapper-Mapper