di Giosuè Carducci
Ti amo, o pio bue; e infondi nel mio cuore un mite sentimento di vigore e di pace, sia quando, solenne come un monumento, guardi i campi aperti e fertili, sia quando trascinando il giogo aiuti con la tua forza possente il lavoro agile dell’uomo: uomo che ti esorta percuotendoti, e la tua unica reazione e girare gli occhi verso di lui e guardarlo con distacco.
Dalla tu larga narice umida e nera esce il tuo fiato che si condensa, e come un inno lieto il tuo verso si riverbera nell'aria serena; e nella austera dolcezza del tuo occhio azzurro e grave si rispecchia nella sua ampiezza e nella sua pace il divino silenzio della verde pianura.
LEGGI ANCHE: Commento Il Bove di Carducci
Parafrasi:
Ti amo, o pio bue; e infondi nel mio cuore un mite sentimento di vigore e di pace, sia quando, solenne come un monumento, guardi i campi aperti e fertili, sia quando trascinando il giogo aiuti con la tua forza possente il lavoro agile dell’uomo: uomo che ti esorta percuotendoti, e la tua unica reazione e girare gli occhi verso di lui e guardarlo con distacco.
Dalla tu larga narice umida e nera esce il tuo fiato che si condensa, e come un inno lieto il tuo verso si riverbera nell'aria serena; e nella austera dolcezza del tuo occhio azzurro e grave si rispecchia nella sua ampiezza e nella sua pace il divino silenzio della verde pianura.
LEGGI ANCHE: Commento Il Bove di Carducci