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La Rivoluzione Scientifica e Illuminismo Riassunto

Per rivoluzione s'intende uno o più avvenimenti che hanno come scopo quello di apportare un cambiamento totale e duraturo per dare una svolta al passato. Quando sentiamo nominare la parola 'rivoluzione' ci vengono in mente eventi storici di grande importanza coma la Rivoluzione Francese; però è anche utilizzato anche per l'avvento di nuove idee o conoscenze, di grande rilievo per la storia del sapere umano. La rivoluzione del progresso prende il nome di rivoluzione scientifica ed indica una serie di scoperte e un cambiamento della mentalità verso gli studi e le ricerche a partire dal Seicento grazie all'opera di numerosi studiosi tra i quali spiccano l'italiano Galileo Galilei e l'inglese Isaac Newton.


Il progresso della Scienza

Progresso così come la rivoluzione sono termini moderni, il primo significa andare avanti, cioè passare da una situazione a un'altra che giudichiamo migliore e più credibile, entrambi si sono pianamente affermati nel Settecento. Un tempo e parliamo dell'epoca medievale non si aveva la mentalità di quello che potesse accadere nel futuro ma si pensava sempre al passato e per questo motivo si nutriva rispetto nella lettura della Bibbia e per Aristotele. Lo sviluppo e il miglioramento delle conoscenze dell'uomo sono concetti che hanno trovato appoggio nell'Umanesimo e nel Rinascimento: l'apertura dell'uomo verso la natura e le sue leggi e la fiducia in se stesso e nella propria capacità di scoprirle.


Galileo e il metodo sperimentale

Nella Firenze dei Medici, che già viveva nel suo periodo di grande fama data la presenza di artisti e studiosi si affermò Galileo Galilei (1564-1642). Era uno studioso di fisica e matematica, ed introdusse il metodo sperimentale cioè tutto cioè sosteneva che tutto ciò che accadesse in natura non si doveva dare per scontato ma doveva essere osservato e verificato attraverso degli esperimenti e che non bisognava solamente limitarsi alla fase descrittiva ma trovare dei calcoli matematici perché il grande libro della natura è scritto in lingua matematica.
Molti riconoscono Galileo come l'inventore del cannocchiale ma invece questi è stato realizzato da artigiani olandesi, lui perfezionò il progetto e fu il primo che lo usò per osservare corpi celesti e da qui trasse come conclusione che la Terra ruota intorno al Sole e non viceversa, e dimostrò la validità della teoria eliocentrica di Copernico.

Scienza contro Chiesa

Anche se ciò che diceva Galileo era scientificamente provato, la Chiesa che era fermamente convinta a ciò che stava scritto nella Bibbia essendo questi per i popoli di quell'epoca la principale fonte della conoscenza scientifica, non era d'accordo perché in un brano della Bibbia si parlava del condottiero Giosuè che diceva al Sole di fermarsi. Oggi la situazione è diversa, la stessa Chiesa sostiene che la Bibbia è un testo religioso e non scientifico e tutto ciò che c'è scritto anche se è vero va interpretato e non semplicemente letto così per com'è. La situazione di Galileo non era delle migliore anche per via delle restrizioni verso le nuove idee imposte dal Concilio di Trento. Se prima Galileo divulgava le sue scoperte pubblicandole in diverse opere, dopo lo scontro con la Chiesa poteva ugualmente continuare i suoi studi purché li tenesse tutti per sé senza pubblicizzarli. Ma Galileo essendo l'uomo della conoscenza non poteva certamente farsi prevalere dall'ignoranza e così pubblicò le sue scoperte ugualmente. Questo suo atto di ribellione alle leggi imposte gli costò caro, dovette rinnegare tutto quanto aveva scoperto davanti al Tribunale dell'Inquisizione ed a causa della condanna fu costretto a vivere appartato nella sua casa ad Arcetri, vicino Firenze. Qui il granduca Ferdinando II de' Medici gli diede il permesso di continuare i suoi studi davanti a qualche allievo. Galileo si spense nel 1642 e proprio in quell'anno nacqua in Inghilterra Isaac Newton.

Newton e la legge di gravitazione universale

Il matematico e professore all'università di Cambridge Isaac Newton (1642-1727) osservò la rotazione della Luna attorno alla Terra e scoprì che la Luna era attratta dall'orbita della Terra. Approfondendo le sue ricerche scoprì che la caduta di un corpo sulla Terra così come il fenomeno della rotazione della Luna, seppure sono due fenomeno molto diversi, sono entrambi regolati da una stessa legge fisica che prende il nome di legge di gravitazione universale per cui tutti i corpi hanno la proprietà di attirarsi a vicenda; la forza di attrazione (o forza di gravità) cresce quanto più crescono le masse dei corpi, mentre diminuisce con l'aumentare della loro distanza. Quindi gli oggetti cadono perché attratti verso Terra dalla forza di gravità, la stessa che trattiene la Luna nella sua orbita intorno alla Terra e i pianeti intorno al Sole.

L'evoluzione scientifica

Se pensavate che gli unici esponenti della rivoluzione scientifica fossero Galileo e Newton, vi sbagliate di grosso perché vi sono stati migliaia di studiosi che hanno contribuito al progresso della conoscenza. Il filosofo tedesco Leibniz insieme a Newton scoprì il calcolo differenziale. L'astronomo tedesco Giovanni Keplero diede confermà alle teorie di Galileo e quindi che è la Terra a girare intorno al Sole e studiò anche le orbite dei pianeti; il chimico inglese Robert Boyle si occupò dello studio dei gas, i pensatori francesi René Descartes (soprannominato Cartesio) e Blaise Pascal hanno lavorato per un qualcosa che al giorno d'oggi sono i moderni computer, il matematico inglese John Napier inventò i logaritmi, il fisico italiano Evangelista Torricelli, studiò la pressione e inventò il barometro. Questi sono gli studiosi e ricercatori illustri ma molte scoperte sono state fatte da persone ignote, anche perché certe invenzioni si realizzano ma appaiono normali, per esempio il sestante, di cui non si conosce il nome dell'inventore è stato il più importante strumento di navigazione oceanica.


Scoperte Mediche

L'evoluzione scientifica passò anche in campo medico, l'invenzione del microscopio permise di scoprire la presenza di globuli rossi e l'esistenza dei capillari; Marcello Malpighi, inventore italiano dette vita ad una nuova scienza: la microbiologia che si occupava dello studio di piccoli organismi viventi. L'anatomia era l'ambito di cui si occupava il celebre studioso Giovanni Battista Morgagni. L'olandese Antoni van Leeuwenhoek ha trovato la spiegazione della diffusione di molte malattia: i batteri. La vita dipende da altre vita e nulla nasce spontaneamente, questa scoperta è dovuta ad Antonio Vallisneri e Francesco Redi. Vennero sconfitte malattie che sembravano incurabili come il vaiolo grazie alla scoperta del vaccino di Edward Jenner (1749-1823) che ebbe l'idea di introdurre nell'organismo una piccola quantità della malattia in modo da assumerla in forma leggera ed ottenere l'immunità dalle forme più gravi.

L'Illuminismo

Tutto questi cambiamenti, rivoluzioni avvenute tra il Seicento e il Settecento cambiò il modo di pensare e di comportarsi anche nelle diversi discipline come la filosofia, il diritto e l'economia. A partire dalla Francia si sviluppò un nuovo movimento culturale che prese il nome di Illuminismo: ed aveva come obbiettivo quello di portare la luce della ragione nella mente degli uomini per condurli sulla via del progresso e della felicità. Tra i principi degli illuministi vi erano la libertà di critica, la tolleranza delle idee degli altri, l'uguaglianza e la fratellanza tra gli uomini. Sostenevano fermamente che la storia dell'uomo non rimarrà immutata nel corso del tempo e che andando avanti il modo di vivere sarà sempre più giusto e felice.
Gli illuministi scrissero anche una grande enciclopedia di scienze umane ed i fondatori dell'opera furono Jean Baptiste D'Alembert e Denis Diderot. Non si trattava semplicemente di una raccolta d'informazioni ma di un modo per convertire i lettore verso le idee illuministiche e nonostante il governo francese cercò di ostacolarli ebbe un enorme successo. L'Illuminismo piacque così tanto che il Settecento fu chiamato "secolo dei lumi".

Riforma Politica

Illuminismo si basava sulla felicità dei popoli e con questa politica certamente non si poteva garantire il benessere del popolo e la loro soddisfazione. Tre grandi filosofi politici del Settecento (Charles de Montesquieu (1689-1755), Francois Marie Arout, detto Voltaire (1694-1778), e Jean Jacques Rousseau (1712-1778) hanno lasciato un impronta incancellabile nella storia.
Montesquieu con la pubblicazione della sua opera Lo spirito delle leggi esaminava le forme di governo che vi sono state nel passato e sosteneva che il governo doveva adattarsi alle esigenze del popolo perché un modello politico uguale per tutti non esiste. Sosteneva che il potere dello Stato andasse separato in 3 parti, il potere legislativo era quello del fare le leggi, il potere esecutivo nel governare per conto dello Stato, e il potere giudiziario per fare giustizia di colori che vanno contro le leggi stabilite. Solo con la suddivisione dei tre poteri si poteva garantire un giudizio equo in modo che un potere possa controllare il potere dell'altro, e difatti essendo un ragionamento più che giusto viene adoperato in molti Stati democratici.
Voltaire invece sosteneva che ognuno doveva essere libere di credere in qualsiasi cosa e il governo non doveva costringere gli individui a seguire delle idee già prefissate. Era del parere che i monarchi dovevano usare il loro potere per fare del bene al popolo e per difendere gli interessi della borghesia da cui dipendeva l'economia dei popoli.
Rousseau invece basava il suo credo nel principio dell'uguaglianza. Nel suo Contratto sociale aveva delineato ciò che per lui era un vero Stato democratico. Gli uomini nascono liberi e uguali, si riuniscono volontariamente in uno Stato, perché vivere insieme è più conveniente che vivere soli ma la loro libertà ed uguaglianza non devono essere violate. Lo Stato è un patto che si viene a creare con i cittadini e dato che sono loro lo stato il potere politico appartiene a loro ed i governanti rappresentano i funzionati ai quali il popolo ha prestato la sua fiducia e può togliergli il potere in qualsiasi momento. Dato che tutti i cittadini sono uguali lo devono essere anche di fronti alla legge.


Conseguenze Illuministiche

Se oggi possiamo godere di certi diritti e leggi molto lo dobbiamo agli illuministi. Tutti gli uomini nascono liberi e uguali, la libertà di pensare e di esprimere le proprie opinioni, di professare la propria religione, di essere giudicato come gli altri sono grandi idee arrivate sino ai giorni nostri, che un tempo non esistevano perché tali diritti (o per meglio dire privilegi) li possedevano solo i nobili. L'esigenza di essere libero non era solamente sul piano filosofico ma anche lavorativo, gli studiosi affermavano che chiunque doveva essere lasciato libero di svolgere l'attività che voleva, senza aiuti ma anche senza limitazioni. Ciò significava comprare e vendere merci all'interno dello Stato o fra diversi Stati senza il permesso di autorità superiori e senza pagare tasse o dazi per far entrare o uscire merci, che erano presenti anche per scambi da una città e l'altra. Fu successivamente Adam Smith (1723-1790) ha cambiare la situazione con la teoria del liberismo che fu alla base della rivoluzione industriale.



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