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Tema sul Razzismo

Tema Svolto: Alcuni gravi episodi recentemente accaduti dimostrano che in Europa e purtroppo anche in Italia, sta ritornando la malattia del razzismo. Quali sono, a tuo avviso, i motivi di tale ritorno?

Il razzismo probabilmente c’è stato da sempre ma ha preso piede maggiormente con la politica della Germania di Hitler che considerava gli Ebrei un popolo che rappresentava una minaccia solo per la loro presenza, e poi questo finì coi campi di concentramento, la morte di milioni di ebrei ed altre etnie che considerava “diversi” come le persone di colore, gli handicappati ecc.
Si pensava che con la morte del principale responsabile del movimento razzista si potesse chiudere un cerchio di malessere sociale ed invece, a quanto pare, anche oggi, sono troppo frequenti episodi di teppismo razzista, come incendi di ostelli e rifugi per immigrati, profanazioni di cimiteri ebraici, affissione di stupidi manifesti con la svastica, purtroppo perfino aggressioni nei confronti di zingari, immigrati, negri ecc.
Tutto ciò ci riporta indietro ad un clima di dio e di persecuzione, che, sinceramente, avremmo desiderato non dovesse più ripetersi.
Mi ricordo di un sondaggio fatto sul giornale L’Espresso in cui era uscito dalle statistiche che il 44% degli italiani era contro la presenza di Ebrei in Italia e che volevano mandarli via perché considerati diversa. Anche se tale questione fa sdegnare molte persone credo che tali sondaggi non vengano fatti in modo accurato ed a campioni di persone veramente significative appunto per alimentare gli ascolti e le notizie, per fare come si suol dire audience.
Il razzismo nasce quindi dal bisogno di perseguitare minoranze per sentirsi superiori, per darsi una sicurezza psicologica altrimenti difficile da raggiungere. Spesso, su questo senso di insicurezza e di frustrazione, hanno fatto leva movimenti politici violenti, estremisti o semplicemente nazionalisti, per estendere la propria base di consenso.
Credo che gli Ebrei abbiano attenuato il ricordo del terribile “olocausto” che durante la seconda guerra mondiale provocò ben sei milioni di vittime tra gli Ebrei di tutte l’Europa e spero che non ripensino ai campi di concentramento, alle camere a gas e ai forni crematori. Eppure ci sono certi storici in mala fede che infieriscono su queste vicende già gravi, ad esempio, proponendo una revisione della storia, cercando di ridimensionare la portata dell’olocausto e di assolvere la Germania nazista dalla terribile responsabilità di aver provocato la seconda guerra mondiale. Secondo me non si deve cancellare il ricordo seppure disumano dell’olocausto, questi deve restare sempre vivo, per far si che eventi simili non si possano presentare anche in futuro anche in forme diverse.
La crisi degli ideali e dei grandi valori morali, attualmente conosciuta dalle giovani generazioni, influisce non poco nel diffondere sentimenti di frustrazione e quindi nel cercare consolazione rifugiandosi in false ideologie risultanti da un miscuglio di violenza, fanatismo e intolleranza. L'entusiasmo dei giovani ha bisogno di essere indirizzato verso fini costruttivi, di avanzamento sociale e civile, per consolidare la democrazia. E' indispensabile a questo punto, che il mondo della cultura e la scuola facciano un grandioso sforzo di orientamento nei giovani che vedono la storia e la recepiscono magari in maniera diversa da quella che è stata realmente. Il razzismo infatti nasce per una mancanza di cultura e per fiducia data a persone che hanno fatto della debolezza sociale il loro punto di forza. La scuola deve trasmettere il messaggio delle tragedie del passato sin dall'infanzia e dall'adolescenza che è quello di rispettarsi reciprocamente, di confrontare e dibattere con interesse ed intelligenza le idee di tutti.



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