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Tema: La Deforestazione

Temi Svolti: Le grandi foreste stanno scomparendo per fare spazio a delle nuove strutture e perché il legname è un ottimo combustibile. Cosa comporterà tutto questo se si continua così? E come è possibile rimediare?

Con molto ritardo ci si sta accorgendo che l’uomo sta danneggiando pesantemente il prodotto della natura saccheggiando e devastando le residue risorse di verde esistenti sul pianeta Terra.
Le grandi foreste che ancora resistono all'inarrestabile espansione della vorace civiltà tecnologica, in Asia, in Africa, in America Latina, vanno scomparendo a poco a poco, sistematicamente distrutte per fare spazio all'urbanizzazione o per fornire legname, combustibili, energia ed altre risorse indispensabili al funzionamento del sistema economico industriale mondiale.
Un caso recente di deforestazione è avvenuto nella foresta amazzonica, che occupava gran parte del Brasile che un tempo era un regno immenso di alberi, animali e sottoboschi ed era rimasta relativamente immune, non toccata dall'avanzata della tecnologia. Poi con l’aumento drastico tutto ciò è cambiato ed ha fatto insorgere ambientalisti, ecologisti, verdi di tutto il mondo in sua difesa.
A poco sono servite le proteste infatti si iniziò dapprima con il saccheggio del caucciù, poi con la fondazione della nuovissima capitale Brasilia ed infine la costruzione di una strada lunga oltre 3000 km che ha causato l’abbattimento di moltissime piante attraverso l’opera devastatrice di ruspe e di scavatrici, quindi dei mezzi di comunicazione messi a disposizione della tecnica.
Eppure attorno a questo paradiso naturale vivevano già persone (le comunità tribali), in condizioni primitive, senza l’uso di tecnologia da tempi remoti.
Così si è cominciato a distruggere la foresta per creare colture e aree di allevamento, per sfruttare il sottosuolo ricco di minerali, per ricavare guadagni dalla vendita del legname.
Ne è nato, a poco a poco, un allarme di dimensioni mondiali che è stato lanciato con la classica frase “prima che fosse troppo tardi”. Ci si è resi conto che la foresta amazzonica è solo una delle tante foreste che rischia a poco a poco di scomparire se l’azione dell’uomo punta solo ed esclusivamente al profitto e che quindi saccheggiare la natura può provocare ripercussioni sulla stessa sopravvivenza del pianeta sia perché viene tolto a molti animali il loro habitat naturale sia perché l’importanza delle piante è dovuta principalmente alla loro energia vitale dato che sprigionano ossigeno ed assorbono anidride carbonica.
La riduzione del patrimonio verdi significa una limitazione notevole dell’attività clorofilliana della vegetazione e una riduzione cospicua delle masse di ossigeno nell'atmosfera  con un impoverimento pericoloso dell’aria che respiriamo. L’aria, corrotta dagli scarichi tossici delle ciminiere industriali e delle automobili, non viene sufficientemente rigenerata.
Il disboscamento comporta anche un colpo mortale alle condizioni climatiche del nostro Pianeta: i venti, l’evaporazione delle acque e la successiva distribuzione delle piogge, sono stati alterati gravemente dalla progressiva scomparsa di piante e di arbusti, di erbe e di fogliami; basta semplicemente stare attenti ai telegiornali per vedere che ogni anno si raggiunge il picco del caldo e il picco del freddo.
Oltre all'alterazione delle condizioni climatiche la deforestazione comporta l’aumento di frane, smottamenti, alluvioni infatti i monti e le colline franano più facilmente, il terreno “slitta”, si smuove lungo le coste e le scarpate, dato che viene meno la potente forza di coesione esercitata dalle radici delle piante di alto fusto, mentre l’acqua piovana o delle inondazioni s’infiltra in profondità, non trattenuta per il nutrimento degli organismi vegetali.
Gli ambientalisti hanno già provveduto ha far suonare il campanello di allarme, quello che serve realmente adesso e che questo segnale venga recepito per cercare di salvare con ogni mezzo, ad ogni costo, il prezioso patrimonio della natura. Attualmente vi sono delle leggi in vigore che sanzionano pesantemente chi incendia un bosco o chi taglia alberi per procurarsi la legna, difatti gli enti autorizzato a compiere tali azioni non tagliano alberi qualsiasi bensì quelli che compromettono la crescita di altri altre piante in questo modo tagliando un albero favoriscono la migliore crescita di altre piante o se il caso ne piantano uno nuovo in zone migliori. Il problema sono proprio chi si appropria della natura abusivamente e illegalmente, cosa che è possibile fare tutt'ora dato lo scarso controllo che si ha di essa. E dato che la tecnologia mal usata è stata una delle cause della deforestazione con un po’ di impegno e di buona volonta se ne potrebbe creare una nuova di tecnologia in grado di salvarla.



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