di Ugo Foscolo
Tuttavia Foscolo, sul piano formale sceglie la via di un neoclassicismo sostenuto e aulico.
Neoclassico è anche lo sforzo costante di nobilitare ogni aspetto della realtà quotidiana attraverso un lessico estremamente elevato e a un largo impiego di figure retoriche . Come pure neoclassico è il gusto per i rituali paganeggianti o per le personificazioni.
In realtà l’ode aspira ad essere ben più che un componimento galante d’occasione: Foscolo vuole condurre un ambizioso discorso filosofico sul significato e sul valore della bellezza.
La riflessione si sviluppa pienamente nella seconda parte, dove si insiste sulla funzione eternatrice della bellezza. Foscolo fonda il suo discorso su una lettura razionalistica del mito greco.
L’eternità della bellezza è un’illusione; ma Foscolo pone l’accento proprio sull'illusione contro la conoscenza razionale: ciò che conta è che la bellezza abbia consacrato alla memoria quelle donne famose, vincendo i limiti mortali.
Ciò che consente alla bellezza l’eternità nella fama è il canto dei poeti; così, nelle ultime due strofe, il discorso sulla funzione della bellezza si prolunga nel discorso della funzione del poeta.
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Commento:
L'ode si colloca nel solco della lirica arcadica: ad un clima settecentesco rimandano sia il carattere di poesia d’occasione, sia la forma metrica.Tuttavia Foscolo, sul piano formale sceglie la via di un neoclassicismo sostenuto e aulico.
Neoclassico è anche lo sforzo costante di nobilitare ogni aspetto della realtà quotidiana attraverso un lessico estremamente elevato e a un largo impiego di figure retoriche . Come pure neoclassico è il gusto per i rituali paganeggianti o per le personificazioni.
In realtà l’ode aspira ad essere ben più che un componimento galante d’occasione: Foscolo vuole condurre un ambizioso discorso filosofico sul significato e sul valore della bellezza.
La riflessione si sviluppa pienamente nella seconda parte, dove si insiste sulla funzione eternatrice della bellezza. Foscolo fonda il suo discorso su una lettura razionalistica del mito greco.
L’eternità della bellezza è un’illusione; ma Foscolo pone l’accento proprio sull'illusione contro la conoscenza razionale: ciò che conta è che la bellezza abbia consacrato alla memoria quelle donne famose, vincendo i limiti mortali.
Ciò che consente alla bellezza l’eternità nella fama è il canto dei poeti; così, nelle ultime due strofe, il discorso sulla funzione della bellezza si prolunga nel discorso della funzione del poeta.
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