Nella frase "Pretendo che tu ti dimetta", che tu ti dimetta è una proposizione subordinata che fa da oggetto della reggente (Pretendo). Corrisponde a un complemento oggetto (le tue dimissioni) e per questo si chiama proposizione oggettiva.
Essa risponde alla domanda: che cosa? e dipende generalmente da verbi quali: dire, affermare dichiarare, sostenere, riferire, annunciare, comunicare, rispondere, sentire, vedere, ascoltare, credere, ritenere, supporre, temere, volere, pretendere, comandare ecc.
La proposizione oggettiva esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale:
Essa risponde alla domanda: che cosa? e dipende generalmente da verbi quali: dire, affermare dichiarare, sostenere, riferire, annunciare, comunicare, rispondere, sentire, vedere, ascoltare, credere, ritenere, supporre, temere, volere, pretendere, comandare ecc.
La proposizione oggettiva esplicita è introdotta dalla congiunzione che e ha il verbo all'indicativo, al congiuntivo o al condizionale:
- So che arriverai.
- Credo che arriveresti.
- Penso che parta.
La proposizione oggettiva implicita ha il verbo all'infinito introdotto dalla preposizione di:
- Penso di venire.
Raramente ricorrono anche altre preposizioni:
- Ho imparato a parlare tedesco.