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Film sulla prima guerra mondiale


La Grande guerra è un tema affrontato da molti registi che illustrano il conflitto mondiale nelle sue diverse sfaccettature: gli otto film più noti che raccontano la Grande guerra sono altrettante storie di soldati e di battaglie, di eroismo e di viltà, di ferite nell'anima e nel corpo, di militarismo sordo e cieco, di giustizia calpestata e di umana pietà. Nel complesso un insieme di sguardi e di letture che fanno dell'evento bellico la metafora di una più generale condizione di vita, al punto di svolta di tanti personali destini.

Ecco l'elenco dei film riguardanti la 1° guerra mondiale:

1) La grande illusione (La grande illusion): di Jean Renoir, 1937, è uno dei capolavori di Renoir: una storia di evasioni e fuga dal campo di prigionia, di amicizia e amore, di malinconia sulla fine dell'aristocrazia e del suo senso dell'onore.

2) Orizzonti di gloria (Paths of glory)di Stanley Kubrick, 1957, racconta un attacco suicida (fallito) sul fronte francese del 1916: il fallimento della missione fa in modo che tre soldati scelti a caso dai propri superiori vengano fucilati all'alba per codardia. Il film, censurato in Francia fino al 1975, mette a confronto cinismo contro pietà, carrienismo e senso della giustizia (profanata).

3) La grande guerradi Mario Monicelli, 1959, si ambienta sul fronte italiano al tempo della ritirata di Caporetto. Due fanti, il romano Oreste e il milanese Giovanni, cercano di salvarsi, aiutati dall'astuzia e dalla fortuna. Ho narrato la Grande guerra dal punto di vista dei soldati qualunque, dei tanti poveri diavoli che furono trascinati al combattimento senza vocazione alcuna (Monicelli).

4) Per il re e per la patria (King and Country)di Joseph Losey (1964): un soldato britannico è processato nel 1917 per diserzione e condannato a morte. Egli ha intuito l'assurda inutilità della guerra e se ne è ritratto inorridito: nel suo candore, il protagonista è la raffigurazione della verità e dell'innocenza, che sono sempre le prime vittime di ogni guerra.

5) Uomini controdi Francesco Rosi, 1970, parte dal romanzo Un anno sull'altopiano di Emilio Lussu (1938) ed è un film polemico contro il fanatismo nazionalista, l'esasperazione della disciplina, l'assoluta lontananza degli stati maggiori dai soldati semplici, mandati delittuosamente al macello.

6) E Johnny prese il fucile (Johnny got his gun): di Dalton Trumbo, 1971, narra la vicenda di un giovane soldato americano, che combatte in Europa finendo gravemente ferito e ridotto a un corpo inerme privo di braccia, gambe, vista e udito. Lo si crede in coma, invece è lucido quanto basta per chiedere (senza essere esaudito) di venire ucciso oppure esposto come attrazione di un circo.

7) La vita e nient'altro (La vie et rien d'autre)di Bernard Tavernier, 1989: dopo due anni dalla fine della guerra, in Francia si tenta di identificare i corpi dei caduti. Hanno così occasione di incontrarsi, e di innamorarsi, il capitano Dellaplane e una che cerca il corpo del marito. Drammatica la visione della galleria scura, piena di morte (cadaveri di soldati, bombe, gas): uno spazio in cui la macchina da presa non riesce mai a entrare, salvo che per poche decine di metri, perché ogni volta qualcosa la respinge (ora lo sviluppo della storia, ora un'esplosione, ora il panico e l'angoscia). La sola immagine che di essa il film riesca a dare è quella di una bocca nera, un vuoto. Dentro quella bocca è come se il film si perdesse, si smarrisse nel nulla. Il nulla: è questa la verità profonda del film di Bertrand Tavernier, o almeno un suo lato, quello cui allude il titolo (che si dice sua ispirato a un verso di Paul Eluard).

8) Regenerationdi Gillies Mackinnon, 1997, si ambienta nel 1917, in un ospedale militare scozzese, dove lavora il dottor Rivers: egli cura alcuni ufficiali reduci dal fronte affetti da gravi forme di nevrosi traumatica, tra i quali due poeti, che torneranno entrambi in trincea a combattere. Nel film prevale la pietà come risposta alla tragedia della guerra, la compassione, come comunanza di dolore.

9) Niente di nuovo sul fronte occidentale: di Delbert Man, 1979, il film narra le vicende di un gruppo di amici che affascinati dalla storia raccontata dal professore di liceo decidono di entrare nell'esercito come volontari, la triste realtà e la dura vita della trincea li farà pentire amaramente per questa scelta, specie per la morte dei commilitoni del protagonista. E' un remake del film All'ovest niente di nuovo del 1930.

10) Addio alle armi: di Charles Vidor, 1957, il film si incentra su una storia d'amore ambientata nel periodo bellico.

11) Una verità dimenticata dalla storia - Joyeux Noel: di Christian Carion, 2005, il film è incentrato sulla tregua di Natale del 1914 fra soldati tedeschi, francesi e britannici che si trovano in trincea. Il film è ispirato a fatti realmente accaduti durante la prima guerra mondiale ed ha come scopo quello di far aprire gli occhi a chi considera la guerra una cosa positiva.

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