Scaturisce da qui il senso di sospensione e di apprensione che si coglie nelle poesie della raccolta.
Lo stile si ispira alle contemporanee ricerche degli ermetici; ma già in Frontiera (e poi, più chiaramente, nelle successive raccolte) lo sforzo di Sereni è quello di coniugare l'essenzialità e l'oscurità della parola ermetica con l'obiettivo di restare fedele alle circostanze concrete della vita, per cui si arricchisce anche di elementi e modalità narrative. Per questa ragione il linguaggio di Sereni appare fin da qui più sciolto e aperto, più comprensibile, rispetto a quello di Luzi e degli altri poeti dell'Ermetismo fiorentino.