Riassunto:
Nacque a Torino nel 1919; figlio di un ingegnere assai colto, di origine ebraica; dopo la licenza classica conseguita nel prestigioso liceo D'Azeglio, si laureò nel 1941 in chimica, nonostante le leggi razziali, grazie all'aiuto di un docente. Nel 1943 si unì ai partigiani contro i nazifascisti in Valle d'Aosta; catturato nel dicembre di quell'anno, fu deportato prima a Carpi-Fossoli e poi nel campo di concentramento di Buna-Monowitz, presso Aushwitz. Sopravvissuto, al ritorno in patria scrisse il diario romanzo Se questo è un uomo (1947), cui seguì, anni dopo, La tregua (1963), resoconto della lunga marcia di ritorno attraverso l'Europa.
Rientrato a Torino, LEvi alternò la professione di chimico all'attività letteraria; pubblicò racconti (storie naturali, 1967) e poesie (L'osteria di Brema, 1975); Ad ora incerta, 1984). Lo sforzo di sondare la realtà dal doppio punto di vista scienziato e di letterato emerge nella raccolta di racconti Il sistema periodico (1975) e nel romanzo La chiave a stella (1978), imperniato sui dialoghi tra un operaio e un chimico scrittore (controfigura dell'autore). Il terzo romanzo dedicato alla Shoah è Se non ora, quando? (1982), che narra in forma di documento la storia di un gruppo di ebrei che combattono, da partigiani, accanto ai sovietici.
Levi tornò per la quarta volta sul tema del campo di concentramento nel suo ultimo libro (O sommersi e i salvati, 1987: il titolo riprende un capitolo centrale di Se questo è un uomo).
L'autore è morto suicida a Torino nel 1987.
Nacque a Torino nel 1919; figlio di un ingegnere assai colto, di origine ebraica; dopo la licenza classica conseguita nel prestigioso liceo D'Azeglio, si laureò nel 1941 in chimica, nonostante le leggi razziali, grazie all'aiuto di un docente. Nel 1943 si unì ai partigiani contro i nazifascisti in Valle d'Aosta; catturato nel dicembre di quell'anno, fu deportato prima a Carpi-Fossoli e poi nel campo di concentramento di Buna-Monowitz, presso Aushwitz. Sopravvissuto, al ritorno in patria scrisse il diario romanzo Se questo è un uomo (1947), cui seguì, anni dopo, La tregua (1963), resoconto della lunga marcia di ritorno attraverso l'Europa.
Rientrato a Torino, LEvi alternò la professione di chimico all'attività letteraria; pubblicò racconti (storie naturali, 1967) e poesie (L'osteria di Brema, 1975); Ad ora incerta, 1984). Lo sforzo di sondare la realtà dal doppio punto di vista scienziato e di letterato emerge nella raccolta di racconti Il sistema periodico (1975) e nel romanzo La chiave a stella (1978), imperniato sui dialoghi tra un operaio e un chimico scrittore (controfigura dell'autore). Il terzo romanzo dedicato alla Shoah è Se non ora, quando? (1982), che narra in forma di documento la storia di un gruppo di ebrei che combattono, da partigiani, accanto ai sovietici.
Levi tornò per la quarta volta sul tema del campo di concentramento nel suo ultimo libro (O sommersi e i salvati, 1987: il titolo riprende un capitolo centrale di Se questo è un uomo).
L'autore è morto suicida a Torino nel 1987.