Sebbene lo Stato sia una collettività (di persone) con un unico potere d’imperio e poiché i suoi elementi mutano nel tempo non esistono stati uguali ma ne esistono diversi a seconda del rapporto che si instaura tra governanti e governati.
Quando parliamo delle diverse forme di Stato facciamo riferimento sia alla struttura sia al rapporto tra sovranità da un lato, popolo e territorio dall’altra si instaura.
A seconda della struttura distinguiamo diverse forme di Stato: unitario federale e confederazione.
Lo Stato unitario è costituito da un unico popolo in un unico territorio, unica sovranità. Risponde alle esigenze di conservare l’unità nazionale ed è propria la forma che consente di realizzare pienamente il concetto di Stato, all’interno di esso troviamo altri enti pubblici o altre persone giuridiche pubbliche, ma in ogni caso questi non sono dotati di potere d’imperio per esempio in Italia.
Lo Stato federale è uno stato costituito da più stati federati o stati membri, dove ciascuno di essi ha un proprio popolo, territorio e sovranità, però nei rapporti internazionali soggetto di diritto è lo Stato federale, perché gli stato membri non vengono riconosciuti dagli altri Stati. Lo stato federale può nascere dall’unione di più Stati come U.S.A., Argentina, per lo smembramento di uno Stato unitario come il Brasile.
Nella maggior parte degli stati la forma più diffusa è quella dello Stato unitario, perché mediante esso si realizzo l’idea di Stato anche se al giorno d’oggi da più paesi questa forma viene messa in discussione, infatti per esempio in Italia le nuove forze politiche premono per l’attuazione di esso, perché si ritiene che lo Stato unitario non è più in grado di soddisfare le accresciute esigenze e necessità di autogoverni locali.
La Confederazione di Stati è un sistema transitorio e s’intende l’unione di più Stati, che provvedere a interessi comuni stipulano un trattato costituendo un organo collegiale comune, formato da delegati di ciascuno dei diversi stati. E’ un sistema transitorio perché è destinato a venir meno nel momento in cui gli interessi che hanno spinto le parti a far parte dell’unione vengono a cessare, oppure quando la confederazione si trasforma in Stato federale, qualora i vincoli che legano i diversi Stati si consolidano, si fanno più intensi, infatti in essa ciascuno conserva la propria personalità giuridica anche a livello internazionale e non esiste tra essi uno stato superiore per esempio la Svizzera.
Tra le diverse forme di struttura di uno Stato unitario abbiamo:
Pregi e difetti delle due forme:
Lo Stato decentrato presenta il pregio di tener conto della giusta misura di tutto quello che sono le necessità ed esigenze locali, si può attuare una difformità di condotta politica da parte dell’autorità statale nelle diversi parte del territorio, lo Stato unitario assicura una politica uniforma, però dall’altro lato non tiene conto in minima parte delle esigenze e le necessità locali, nel giusto peso o misura. Di queste due forme nel campo amministrativo è attuata la struttura della Stato decentrato, che a sua volta si distingue in:
Decentramento gerarchico, quando una parte delle funzioni viene assegnata agli organi locali, in quanto la competenza si estende su una parte limitata del territorio per esempio questore, provveditorato agli studi, tribunale.
Decentramento amministrativo autarchico si ha quando una parte delle funzioni dello Stato viene assegnato a enti pubblici diversi dallo Stato come il Comune, province, regioni e sono chiamati enti autarchici perché possono vivere anche da soli.
Il decentramento legislativo o politico è difficile da attuarsi, ma in ogni caso si dice che lo Stato concede agli enti pubblici dei diritti di poter emanare norme giuridiche per disciplinare materie di interesse locale (non entrano in contrasto) come l’Italia che è uno Stato unitario ma si hanno regioni dotate di autonomia espletata nel campo amministrativo e legislativo, insomma vengono riconosciute le autonome regionali. Sul piano giuridico la struttura dello Stato non viene modificata, ma sul piano interno vengono riconosciute alle regioni ampi poteri in campo legislativo e amministrativo.
Quando parliamo delle diverse forme di Stato facciamo riferimento sia alla struttura sia al rapporto tra sovranità da un lato, popolo e territorio dall’altra si instaura.
A seconda della struttura distinguiamo diverse forme di Stato: unitario federale e confederazione.
Lo Stato unitario è costituito da un unico popolo in un unico territorio, unica sovranità. Risponde alle esigenze di conservare l’unità nazionale ed è propria la forma che consente di realizzare pienamente il concetto di Stato, all’interno di esso troviamo altri enti pubblici o altre persone giuridiche pubbliche, ma in ogni caso questi non sono dotati di potere d’imperio per esempio in Italia.
Lo Stato federale è uno stato costituito da più stati federati o stati membri, dove ciascuno di essi ha un proprio popolo, territorio e sovranità, però nei rapporti internazionali soggetto di diritto è lo Stato federale, perché gli stato membri non vengono riconosciuti dagli altri Stati. Lo stato federale può nascere dall’unione di più Stati come U.S.A., Argentina, per lo smembramento di uno Stato unitario come il Brasile.
Nella maggior parte degli stati la forma più diffusa è quella dello Stato unitario, perché mediante esso si realizzo l’idea di Stato anche se al giorno d’oggi da più paesi questa forma viene messa in discussione, infatti per esempio in Italia le nuove forze politiche premono per l’attuazione di esso, perché si ritiene che lo Stato unitario non è più in grado di soddisfare le accresciute esigenze e necessità di autogoverni locali.
La Confederazione di Stati è un sistema transitorio e s’intende l’unione di più Stati, che provvedere a interessi comuni stipulano un trattato costituendo un organo collegiale comune, formato da delegati di ciascuno dei diversi stati. E’ un sistema transitorio perché è destinato a venir meno nel momento in cui gli interessi che hanno spinto le parti a far parte dell’unione vengono a cessare, oppure quando la confederazione si trasforma in Stato federale, qualora i vincoli che legano i diversi Stati si consolidano, si fanno più intensi, infatti in essa ciascuno conserva la propria personalità giuridica anche a livello internazionale e non esiste tra essi uno stato superiore per esempio la Svizzera.
Tra le diverse forme di struttura di uno Stato unitario abbiamo:
- Lo Stato accentrato quando l’esercizio delle funzioni delle più importanti attività dello Stato sono riservate in misura larghissima agli organi centrali dello Stato, ne consegue che il potere e le attribuzioni, riconosciute agli organi locali enti pubblici diversi dallo Stato sono ridotti al minimo.
- Lo Stato è decentrato quando sono riconosciute in misura larghissima attribuzione e poteri agli organi locali, agli enti pubblici dallo Stato per esempio l’Italia.
Pregi e difetti delle due forme:
Lo Stato decentrato presenta il pregio di tener conto della giusta misura di tutto quello che sono le necessità ed esigenze locali, si può attuare una difformità di condotta politica da parte dell’autorità statale nelle diversi parte del territorio, lo Stato unitario assicura una politica uniforma, però dall’altro lato non tiene conto in minima parte delle esigenze e le necessità locali, nel giusto peso o misura. Di queste due forme nel campo amministrativo è attuata la struttura della Stato decentrato, che a sua volta si distingue in:
Decentramento gerarchico, quando una parte delle funzioni viene assegnata agli organi locali, in quanto la competenza si estende su una parte limitata del territorio per esempio questore, provveditorato agli studi, tribunale.
Decentramento amministrativo autarchico si ha quando una parte delle funzioni dello Stato viene assegnato a enti pubblici diversi dallo Stato come il Comune, province, regioni e sono chiamati enti autarchici perché possono vivere anche da soli.
Il decentramento legislativo o politico è difficile da attuarsi, ma in ogni caso si dice che lo Stato concede agli enti pubblici dei diritti di poter emanare norme giuridiche per disciplinare materie di interesse locale (non entrano in contrasto) come l’Italia che è uno Stato unitario ma si hanno regioni dotate di autonomia espletata nel campo amministrativo e legislativo, insomma vengono riconosciute le autonome regionali. Sul piano giuridico la struttura dello Stato non viene modificata, ma sul piano interno vengono riconosciute alle regioni ampi poteri in campo legislativo e amministrativo.