Abbiamo visto nel percorso precedente come questi pregiudizi furono superati nel ciclismo, grazie all'intuizione di alcuni direttori di giornali, che spedirono le loro firme migliori al seguito del Giro d'Italia. In questo terzo percorso osserveremo invece il modo in cui il calcio entrò, progressivamente, nell'immaginario di un poeta aristocratico come Eugenio Montale, o in quello di un poeta tragico come Giuseppe Ungaretti; piuttosto, nei versi di un poeta amante della vita quotidiana, come Umberto Saba. E' Saba il primo scrittore italiano a occuparsi di calcio a fini artistici. Raffigurano nelle loro opere tale sport anche altri poeti novecenteschi, come per esempio Vittorio Sereni e Giovanni Giudici, capaci di liberarsi dei loro pudori intellettuali e di professarsi tifosi, rispettivamente dell'Inter e del Genoa. Anche Pier Paolo Pasolini tifoso del Bologna.