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Il Teatro Moderno

Una nuova forma: il dramma
Dopo la parentesi medievale, periodo nel quale gli spettacoli teatrali sono quasi esclusivamente sacre rappresentazioni, il genere tragico rinasce in epoca moderna, nella forma del dramma. E' una forma nuova, che mette in scena azioni e personaggi tratti dalla vita reale; la rappresentazione ha perso il carattere sacro e religioso che aveva nel passato, ma la lotta contro il destino, rappresentato spesso dalle convinzioni sociali, è ancora protagonista.
I risultati più elevati furono raggiunti nel teatro elisabettiano, che ebbe nella seconda metà del Cinquecento in Shakespeare il massimo rappresentate. Sostenuto prima dalle regina Elisabetta, poi dal re Giacomo, rappresentava egli stesso le opere che scriveva nel suo teatro, il Globe.
I suoi indimenticabili protagonisti, come Romeo e Giulietta, Otello, Macbeth, Amleto, Re Lear, incarnano le grandi passioni universali dell'uomo di ogni tempo: l'amore, la gelosia, l'ambizione, la lotta per il potere.

La satira della realtà quotidiana
Anche la commedia riprende importanza. Il grande teatro di Molière a metà del Seicento recupera alcuni aspetti della produzione di Plauto e tende sempre più alla rappresentazione divertita dei caratteri negativi e criticabili della società. Molière analizza acutamente i difetti e i vizi umani, rappresentati magistralmente in personaggi che qui vizi e qui difetti possiedono in modo spesso esasperato. La critica della società e delle sue ipocrisie scatenò aspre polemiche nei suoi confronti e l'accusa di essere irriverente, immorale, denigratore di valori sacri, mentre il suo scopo era criticare una società che appariva falsa e crudele agli occhi del borghese di buon senso.

La commedia dell'arte
La commedia sopravvive inoltre nella cosiddetta commedia dell'arte, che nasce in Italia verso la metà del Cinquecento e poi si diffonde in tutta Europa. I protagonisti sono le maschere, Arlecchino, Colombina, Pantalone, Brighella; la trama è solo abbozzata, è un semplice canovaccio, di tema generalmente amoroso, a cui gli attori, spesso molto famosi e guidati da un capocomico, aggiungevano liberamente battute e discorsi.

Il rinnovamento operato da Carlo Goldoni
La ripetitività delle situazioni rene però necessario un rinnovamento che si realizza in Italia con Carlo Goldoni. Egli incomincia a trasformare i canovacci in veri e propri testi, che contengono per intero le battute dei personaggi. Prosegue poi eliminando le maschere e ridando così ai personaggi maggior naturalezza e realismo: la riforma del teatro italiano è ormai completata.
Goldoni afferma che le sue guide sono il Mondo e il Teatro: attraverso l'osservazione del mondo e della realtà egli studia le passioni dell'uomo, con un'indagine razionale e metodica e con l'ottimismo proprio della sua epoca, il Settecento: il Teatro è la tecnica espressiva che meglio permette di rappresentare il reale osservato.



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