Nelle nove liriche della sezione Il giovanile errore (il primo componimento è quello eponimo: I colloqui) il poeta tratta episodi di vagabondaggio sentimentale, seguendo l'illusione giovanile, con le sue promesse non mantenute. I sette testi della seconda serie, Alle soglie, illustrano gli impossibili amori che si offrono al poeta quando egli è alle soglie, ovvero sotto la minaccia della morte (quest'ultima è la Signora vestita di nulla).
In questa seconda serie sono compresi i celebri poemetti La signorina Felicità e L'amica di nonna Speranza. Chiude il libro la sezione Il reduce, che canta, nei suoi otto componimenti, la rassegnazione, l'indifferenza, l'accettazione di una vita senza spessore: sono i motivi della prima lirica di questo gruppo, Totò Merùmeni.
Il libro, complessivamente, segna una svolta nella poesia italiana novecentesca: il poeta assume l'ottica del borghese onesto, affettuosamente, ironicamente critico nei confronti della società del suo tempo.
Soprattutto, Gozzano dà vita a una sorta d'ironica parodia nei confronti della poetica dannunziana (invece che farmi Gozzano / un po' scimunitu, ma greggio / fari gabriel-dannunziano: / sarebbe stato ben peggio!), rifacendosi a un linguaggio comune e a un mondo limitatamente provinciale, raffigurato con realismo.