Jorge Luis Borges (1899-1986) nasce a Buenos Aires da una ricca famiglia di proprietari terrieri. Dopo aver completato gli studi in Svizzera, torna in Argentina dove collabora a varie riviste e pubblica alcune raccolte di versi e volumi di narrativa, segnalandosi negli ambienti letterari. Nominato nel 1955 direttore della biblioteca nazionale di Buenos Aires, continua la propria intensa attività di scrittore, nonostante una grave forma progressiva di cecità, fino alla morte avvenuta a Ginevra.
Nella sua opera il reale e il fantastico si mescolano e sovrappongono: attraverso di essi Borges di rappresentare un altro mondo, nascosto sotto l’apparenza delle cose. Temi ricorrenti dei suoi racconti sono lo specchio e il labirinto.
Tra le opere ricordiamo le raccolte di racconti Finzioni (1944), L’Aleph (1949) e le raccolte di versi L’elogio dell’ombra (1965), La rosa profonda (1975).
Nella sua opera il reale e il fantastico si mescolano e sovrappongono: attraverso di essi Borges di rappresentare un altro mondo, nascosto sotto l’apparenza delle cose. Temi ricorrenti dei suoi racconti sono lo specchio e il labirinto.
Tra le opere ricordiamo le raccolte di racconti Finzioni (1944), L’Aleph (1949) e le raccolte di versi L’elogio dell’ombra (1965), La rosa profonda (1975).