La crescente necessità di comunicare a distanza e lo sviluppo di Internet hanno imposto un uso sempre più esteso del modem (modulator-demodulator), ossia di quel dispositivo che consente di convertire il segnale digitale in uscita dal computer in un segnale analogico atto a essere trasmesso sulle normali linee telefoniche, e viceversa.
Il modem può essere interno, ossia costituito da una scheda montata internamente al PC, o esterno, quando è dotato di un proprio contenitore fornito di connessioni. IN entrambi casi il dispositivo adempie solitamente, mediante un apposito software, anche alle funzioni di fax (da facsimile, cioè copia).
Contrariamente agli apparecchi fax tradizionali, il modem-fax non consente la lettura diretta di un documento, ma può trasmettere solo documenti contenuti all’interno del PC. Per supplire a tale carenza è necessario abbinare al fax uno scanner. In alcuni casi il dispositivo può servire anche da segreteria telefonica o essere dotato della funzionalità viva voce.
Un esempio di modem è la velocità di trasmissione, mediamente attestata sul valore di 56 kbps, unità di misura che indica la quantità di bit trasmessi al secondo.
Si segnala a questo ritardo la perdurante confusione indotta dal simbolo k, usato sia nell’aritmetica decimale per indicare 10 alla terza = 1000, sia nell’aritmetica binaria per indicare 2 alla decima = 1024.
I diversi testi sposano a volte l’una o l’altra accezione, ma a nostro avviso in questo caso è da preferire la seconda.
Le possibilità di comunicazione si amplificano facendo uso di un accesso ad Internet, la struttura che collega in una rete mondiale milioni di elaboratore. Tralasciando le altre varie specificità di tale mezzo, con la connessione in rete è fra l’altro possibile collegare il proprio PC ad altri computer o ad apparecchi telefonici, sia per trasmettere segnali vocali sia messaggi scritti con modalità SMS (Short Message System).