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Ciclo Produttivo

Per definizione si intende l'attività intercorsa dal momento in cui viene avviata l'ideazione del prodotto a quello della sua ultimazione.
Il tempo legato al ciclo produttivo deve essere calcolato in relazione alle ore di lavoro totali prestate per realizzare il prodotto. Ai tempi normalmente considerati per la reale attività produttiva vanno aggiunti quelli dovuti ad altre cause, come il carico e lo scarico delle merci, il trasporto, la manutenzione, le riparazioni, il collaudo eccetera. 
La fine del ciclo produttivo di un bene coincide dunque con la sua realizzazione; nel caso ad esempio di una produzione industriale, ciò corrisponde alla consegna diretta al cliente o al suo arrivo in magazzino. Non bisogna però dimenticare che il bene, per produrre un utile, deve essere venduto. Si usa quindi anche il termine ciclo finanziario, intendendo con esso il tempo che intercorre fra l'uscita del capitale necessario a produrre il singolo bene e il successivo ingresso dovuto alla vendita.
La vendita deve inoltre avvenire in tempi ragionevoli, sia per garantire un tempestivo utile all'imprenditore sia per una maggiore soddisfazione del cliente. Nel caso di prodotti industriali o alimentari ridurre il tempo di permanenza dei prodotti in magazzino è inoltre conveniente per evitare alcuni fenomeni dannosi, tra cui il deterioramento dei beni e la loro obsolescenza.
Il ciclo produttivo comprende una serie di fasi, fra le quali si individuano le seguenti:
  • ricerca di mercato;
  • progettazione;
  • programmazione;
  • realizzazione;
  • controllo;
  • collaudo;
  • certificazione;
  • consegna.
Ricerca di mercato
Prima di iniziare a produrre un bene, l'imprenditore deve avere ben chiaro cosa intende produrre. Occorre cioè che le caratteristiche di quanto si intende produrre corrispondano esattamente, per quanto possibile, con le prevedibili richieste del mercato. Ciò è tanto più necessario se nel campo desiderato di attività è già presente una forte concorrenza. Per produrre un'autovettura, ad esempio, non basta che essa sia provvista di quattro ruote, un motore e un abitacolo, elementi sufficienti a garantire il fine del veicolo, e cioè la trasportabilità di persone e cose. Accanto alle normali caratteristiche di potenza, consumo e velocità è invece indispensabile che carrozzeria, colore, sedili e accessori vari siano tali da far preferire il modello rispetto a quelli consimili. Per ottenere questi scopi le imprese si avvalgono fra l'altro dello strumento della ricerca di mercato, che consiste in un'indagine sulle preferenze del cliente e sulle loro possibili evoluzioni. Tale indagine può essere svolta con i seguenti strumenti:
  • inchiesta telefonica su un campione selezionato di possibili clienti;
  • colloqui individuali con un pubblico casuale statisticamente significativo;
  • sondaggi demoscopici su larga scala;
  • consulenza di professionisti del settore, riviste specializzate eccetera;
  • studio dei risultati di vendite precedenti;
  • analisi dei risultati ottenuti dai produttori concorrenti.
In alcuni casi al settore dell'impresa deputato alla ricerca di mercato può venire affiancata l'attività di pubblicazione del prodotto. Gli operatori, che per la loro professione sono i più aggiornati circa le richieste e le esigenze del pubblico, sono infatti idonei anche a suggerire le forme di commercializzazione del prodotto finito. Ciò viene effettuato tramite manifesti, spot radiofonici e televisivi, acquisto di spazi su giornali e riviste ecc.

Progettazione
Una volta definito l'oggetto o il servizio da produrre, occorre descrivere come raggiungere l'obbiettivo, ossia individuarne le modalità di realizzazione. Ciò viene effettuato nella fase della progettazione. Con essa vengono stabiliti i dettagli del prodotto e studiate le possibilità operative di produzione, pianificando l'uso delle attrezzature, studiandone i tempi e le altre varia particolarità. Nei casi più complessi tale fase richiede l'ausilio di tecniche di simulazione e l'analisi dei risultati ottenuti su di un prototipo sperimentale del prodotto. Di importanza primaria è evidentemente la compatibilità tra il previsto guadagno e le risorse economiche impiegate per la realizzazione del bene.

Programmazione
La fase della programmazione consiste in uno sviluppo ancora più dettagliato di quanto stabilito nella progettazione, ed è volta in particolare a stabilite le modalità relative ai compiti, alla disposizione e al funzionamento delle risorse dell'azienda, ossia del personale e delle macchine presenti. Vengono ad esempio fissati i quantitativi da produrre, l'ordine da seguire nelle lavorazioni, il numero di pezzi che deve trattare una macchina in un certo tempo ecc.
La programmazione della produzione deve tenere conto della possibilità di modifiche delle operazioni stabilite a causa di eventi prevedibili, come la manutenzione delle macchine, o relativamente imprevedibili, come guasti, scioperi o errori di produzione. Deve quindi essere dotata di un ragionevole grado di flessibilità.

Realizzazione
La fase in cui avviene l'effettiva produzione del bene è quella della sua realizzazione pratica. Nel caso della fabbricazione di un prodotto industriale ciò avviene con il contributo di tre risorse.
  1. il personale in genere specializzato;
  2. gli impianti e le macchine che li costituiscono;
  3. i materiali da acquistare per realizzare il prodotto finito.
Personale
La programmazione dei compiti del personale, intendendo in genere con questo termine i dipendenti di livello meno elevato, richiede la definizione di diversi fattori, quali ad esempio l'individuazione delle professionalità più adatte per le singole mansioni, le assunzioni, l'addestramento, l'attribuzione dei turni di lavoro ecc.

Impianti
Gli impianti e i macchinari, in particolare se automatizzati, rappresentano nel settore industriale il fattore più caratteristico delle imprese di produzione. Particolare imepgno va quindi posto nel definire il loro impiego, stabilendone i modi e i tempi di lavoro, il coordinamento, il loro eventuale potenziamento o l'uso di particolari tecniche di lavorazione.

Materiali
Ugualmente fondamentale è il fattore dei materiali impiegati: ne va innanzitutto effettuata la scelta in relazione alle caratteristiche fisiche e tecnologiche, al prezzo e alla reperibilità. Importante è anche la precisazione della quantità, la valutazione dei tempi più opportuni per l'acquisto, la scelta delle ditte fornitrici, le condizioni di acquisto e i tempi di consegna. Un altro fattore di cui tenere conto per quanto riguarda i materiali acquistati è la loro giacenza in magazzino prima di venire utilizzati. Una quantità eccessiva di prodotti in giacenza costituisce un immobilizzo di capitale, mentre una scorta esigua non permette di soddisfare tempestivamente gli improvvisi aumenti di produzione.

A seconda delle necessità le diverse fasi di lavorazione possono ad esempio essere organizzate come segue:
- celle di produzione;
- linee di produzione.

Celle di produzione
Si parla di celle di produzione (o isole) quando più macchine dello stesso tipo sono accorpate in un unico ambiente per eseguire le previste lavorazioni sui pezzi che vi pervengono. Si tratta di una struttura tipica di una produzione di piccola serie, ossia dedicata alla realizzazione di un numero limitato di prodotti.

Linee di produzione
La struttura costituita da linee di produzione (o catene) è caratteristica della lavorazione in grande serie, in grado di produrre un alto numero di esemplari. Le varie macchine sono disposte in una successione logica topografica a seconda delle fasi di lavorazione che il pezzo deve subire.
Circa il numero di pezzi lavorati e successivamente prodotti, la produzione può essere continua, se il flusso è ininterrotto, oppure a lotti, se questo è intermittente e costituito da un certo numero di pezzi prodotti per volta. Il primo tipo di produzione è caratteristico della grande serie, il secondo viene riscontrato principalmente nella media e piccola serie, ma a volte anche nella produzione in grande serie.

Controllo
Come in qualunque sistema reale, una scrupolosa pianificazione non garantisce che il processo produttivo si svolga senza intralci o imprevisti, derivati dalle più varie cause. Per mantenere la produttività nei margini richiesti, e per far sì che la qualità del prodotto sia verificata in ogni fase della produzione, occorre dunque che le variabili più significative dell'intero processo siano oggetto di un attento controllo.
Questo può, a seconda dei casi, essere esercitato mediante un semplice esame a vista o tramite misurazioni effettuate con appositi strumenti. Le informazioni raccolte vengono inviate ad un centro di controllo, che può così predisporre le necessarie correzioni. Nelle lavorazioni più complesse tale procedura è automatica, e può venire delegata ad un programma gestito da un elaboratore elettronico.

Qualità totale
Il concetto di qualità totale vede, nella sua attuale concezione, un significato più estensivo di quello normalmente attribuitogli. Esso riguarda infatti non solo il prodotto finale, ma la gestione di tutti i principali settori dell'azienda, sia quelli produttivi che quelli organizzativi e amministrativi. La qualità totale tende infatti a valorizzare il rapporto fornitore cliente mediante una strategia di miglioramento continuo che elimini ogni difetto sia dal bene prodotto che dall'immagine complessiva.

Controllo statico di qualità
Il controllo statistico di qualità (C.S.Q.) è un procedimento che, attraverso metodi particolari, permette di gestire i processi produttivi in funzione dei fattori che influiscono in modo sensibile sul risultato della lavorazione.
Il C.S.Q, se condotto correttamente, ha una validità ufficiale, e permette all'azienda di certificare il Sistema di Qualità Aziendale, in accordo alle norme esposte più oltre.

Collaudo
Ultimata la fase di realizzazione, prima di venire immesso sul mercato, il prodotto deve affrontare una fase di collaudo per verificare la sua corrispondenza al progetto originale, o quantomeno la sua effettiva vendibilità. Oltre ad essere privo di difetti, il prodotto deve presentare le caratteristiche fisiche e funzionali previste col voluto margine di tolleranza e deve soddisfare ai necessari requisiti antinfortunistici. Nelle aziende più importanti, il collaudo rappresenta quindi la verifica finale delle attività di controllo già svolte in fase di lavorazione. Il collaudo può essere essenzialmente di due tipi:

  • singolo o campionato;
Collaudo singolo
Il collaudo singolo viene eseguito verificando individualmente ogni pezzo in tutte le sue componenti, e viene effettuato su prodotti di una certa rilevanza o complessità, o in ragione della loro potenziale pericolosità. Nei casi di consegne particolarmente importanti il collaudo, come vorrebbe il reale significato del termine, viene realizzato in presenza dell'acquirente.

Collaudo campionato
Il collaudo campionato viene eseguito su prodotti di grande serie, di piccolo valore e di scarsa pericolosità, esaminando alcuni pezzi presi a caso con criteri statistici: se un certo numero di pezzi presenta un grado minimo di difetti si può ragionevolmente pensare che l'intero lotto di produzione presenti lo stesso grado di imperfezione.
Se il bene prodotto è ad esempio un elettrodomestico, è opportuno che esso sia sottoposto ad un collaudo individuale, mentre se gli oggetti prodotti sono delle viti, il cliente dovrà aspettarsi che solo una minima parte di esse sia stata verificata, privilegiando in questo caso il costruttore un collaudo di tipo statistico.

Certificazione
La necessità di poter verificare la rispondenza ai criteri di qualità e di sicurezza riconosciuti rende la certificazione di un prodotto un requisito particolarmente importante e significativo. Tra i vari documenti che garantiscono la qualità di un prodotto e la sua rispondenza ai requisiti di leggi si citano i seguenti:
  • certificazione di conformità;
  • specifica tecnica;
  • marchio;
  • marcatura;
  • carte di controllo.
Certificazione di conformità
Un importante documento di certificazione del prodotto è la certificazione di conformità, definita dalle norme ISO (International Stardadization Organization). Tale organizzazione ha emanato una serie di norme (ISO 9000) che hanno per oggetto i Sistemi di Qualità. In Italia il documento citato viene definito come Certificazione italiana dei sistemi di qualità aziendali. Essa viene rilasciata in seguito ad una dichiarazione di conformità stilata dal costruttore, e che attesta il soddisfacimento delle norme e delle caratteristiche tecniche richieste.

Specifica tecnica
La specifica tecnica esprime in modo dettagliato le caratteristiche del prodotto nell'ambito di un rapporto fra venditore e acquirente. In essa sono incluse le indicazioni riguardanti gli aspetti tecnici, costruttivi, il funzionamento, i costi, le forme di pagamento, i tempi di consegna, le garanzie ecc.
Come si vede la specifica tecnica non rappresenta un documento ufficiale, scaturendo da un confronto fra le esigenze delle parti. Essa tuttavia viene richiesta per integrare altri documenti come la già citata dichiarazione di conformità.

Marchio
Un attestato sulla rispondenza a determinati requisiti è il marchio apposto sul prodotto. Esso, come l'italiano IMQ o gli equivalenti contrassegni internazionali, garantisce la rispondenza alle norme di sicurezza e di funzionamento del dispositivo verificato in relazione a determinate prescrizioni. L'attestazione è emessa dagli organismi competenti.

Marcature CE
La marcatura CE è un'indicazione apposta dal costruttore che dichiara il rispetto dei requisiti stabiliti dalla certificazione di conformità e dalle direttive particolari relative al prodotto, ed ha la funzione di consentirne la libera circolazione sui mercati europei. La marcatura CE deve essere apposta sul prodotto o sui documenti annessi. Marchi di Qualità e marcatura CE possono trovarsi entrambi sul prodotto, purché il marchio non limiti la visibilità della marcatura. Al contrario del marchio, la marcatura non è un attestazione rivolta al cliente. Essa è invece diretta sia alle autorità preposte al controllo sia al rivenditore e all'installatore che dovranno accertarne o documentarne la presenza.

Carte di controllo
Le operazioni di controllo della qualità di un prodotto, effettuate in accordo con la norma UNI ISO 9004-4, vengono registrate su apposite carte di controllo, documenti che forniscono una rappresentazione grafica dei valori riscontrato dalla misurazione di un determinato parametro su di un certo numero di campioni. Il tipo di carta di controllo varia a seconda del tipo di prodotto a cui si riferisce.

Consegna
Il cilo produttivo si chiude con la realizzazione del bene richiesto. Ciò dovrebbe auspicamente coincidere con l'immediata consegna all'acquirente, ma nella gran parte dei casi il prodotto è destinato ad una permanenza più o meno lunga in magazzino. Trascorso tale periodo, il prodotto va in genere trasportato nel luogo di smistamento o di vendita. Ciò comporta, nei casi più importanti, la presenza di una rete di distribuzione, a volte gestita dall'azienda, più spesso delegata a compagnie esterne. L'importanza di tale settore non va sottovalutata; il suo corretto funzionamento risulta infatti determinante per il successo del prodotto proposto al consumo.



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